una vena di acre piacere, o, se piacere è dir troppo, di soddisfazione selvaggia, qualche cosa insomma di ancora indecifrabile, che si sarebbe potuto
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, che premeva sul grembo. Entrò col respiro un po' affaticato (essa era già sui due mesi) portando in quell'aria ottenebrata e pregna dell'acre odore
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umor pungente. Non sapeva piangere e se ne sentiva un acre bisogno. Si ricordò che fanciulletto di cinque o sei anni si era buttato sul cadavere di
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, mostrando i segni rossastri della scrittura. Era un acre piacere che lo inchiodava a contemplare gli avanzi di un tradimento. Tradimento di chi? non andò a
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suprema della vita. Forse anche il dottore la pensava cosí perché rispose alquanto acre e imperioso: - Allora, signore, un uomo solo è qui necessario. - No
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