Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Trattato di economia sociale: introduzione all’economia sociale

392712
Toniolo, Giuseppe 1 occorrenze
  • 1906
  • Opera omnia di Giuseppe Toniolo, serie II. Economia e statistica, Città del Vaticano, Comitato Opera omnia di G. Toniolo, voll. I-II 1949
  • Economia
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In questo cammino razionale, ben prima della tecnica produttiva (propriamente detta) si afferma con certi indizi anticipati la tecnica dei consumi; intendendosi per essa l'arte di accomodare i prodotti elementari all'uso definitivo umano (ammannire il cibo, adattare e abbellire le vesti, corredare le abitazioni), arte domestica e femminile per eccellenza. La quale tecnica si combina per lo più colla economia occupatoria,cioè colla apprensione di quanto la natura fornisce senza lavoro dell'uomo, p. e. le frutta spontanee dell'albero, l'erba della prateria, la pelle della belva, la carne del pesce, la pietra del torrente o della cava. Grado rudimentale della tecnica, — in cui segnano un progresso i metodi di conservazione dei raccolti e il loro accumulo in riserve, — e in cui sembra decisivo il passaggio alla ittiofagia od uso delle carni; perché importa l'impiego del fuoco,il quale fu sempre considerato sacro per la sua importanza. Mentre infatti il fuoco determina un centro di convivenza (focolare domestico), esso, trapassando alla produzione, diventa il mezzo per rimaneggiare le materie prime dell'industria, donde col fuoco lo spezzamento delle pietre, l'incandescenza dei metalli, il bruciamento delle radici, ecc. Di qui il rinvenimento nelle primitive abitazioni di arnesi di consumo, forchette, stoviglie, arredi abbastanza progrediti quando ancora gli stromenti dell'arte acquisitiva (spesso tutt'uno con quelli di difesa) si riducono all'arco, alla freccia, alla clava, alla rete. Ma frattanto deve notarsi come questa tecnica dei consumi in una economia occupatoria rappresenta anche uno stadio infimo di civiltà,«perché l'uomo che si limita passivamente alla semplice raccolta dei doni di natura, rimane alla balìa di essa, quasi mendicante nel giardino e talora nel deserto del mondo» (Schmoller).

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