Per questo il critico il quale osservi serenamente e dal di fuori troverà che innanzi ai cattolici italiani non sono aperte che due vie; o superare con un lavorio interno di critica e di sintesi nuove quel che i due programmi hanno di opposto e di inconciliabile, in modo da salvare sia le esigenze essenziali del cattolicismo sia le esigenze pratiche e presenti della nostra vita pubblica, o nascondersi dietro ai moderati e fare con essi, non già una alleanza, ma una società in accomandita, rimettendo a più tardi il loro ingresso aperto nella vita pubblica, e confidando nelle profonde e inavvertite elaborazione di idee che vanno avvenendo nella loro coscienza politica...subliminare.
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