Questa dottrina scientifico-metodologica, la quale restringeva il vero ai fatti sensibili,e che i fatti e veri trascendenti (ossia soprasensibili) dichiarava inaccessibili alla scienza (l'inconoscibile), porge ragione della accoglienza diffusissima del metodo positivo nella seconda metà del secolo XIX; e poi spiega la formazione delle due correnti derivate da A. Comte, con particolare pregiudizio delle scienze sociali.
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Bastiat Le armonie economiche (1850); indirizzo che ebbe accoglienza più diffusa, temperandosi però per merito dei più saggi e recenti economisti. In Francia la seguirono Comte (Carlo), Dunoyer, Chevalier, Cherbuliez, Courcelle-Seneuil, Baudrillart, Garnier, ecc.; in Italia, primi Scialoja (dal 1845), Ferrara, Boccardo; in Germania, von Thünen, Hermann, Rau, Mangoldt; nella Spagna, Florez-Estrada; in Russia, Storch; in America, Carey ecc. Di queste due direzioni però (notisi bene), prima tiene il campo quella ottimista, più tardi quella pessimista.
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