La scienza dell'economia sociale trapassa oggi un momento di sistemazione,se la parola infelice ma ormai accettata dai più significa il lavorio per dare ordine razionale sintetico all'insieme dei veri già acquisiti ad un determinato ramo del sapere; quasi hiatusche intercede fra i risultati di ieri e le promesse dell'indomani. Lo attestano anche fra noi i trattati, manuali, principi di economia,che dopo il Cassa, il Lampertico, il Nazzani comparvero coi nomi rispettati di Pantaleoni, Pareto, Graziani, Supino, Valenti, — oltre a quelli stranieri (posteriori al Roscher, Wagner, Schönberg) dello Schmoller, del Philippovich, del Sax fra i tedeschi, dei francesi Leroy-Beaulieu e Gide, dell'olandese Pierson e del Marshall inglese, forse più originale fra tutti; senza dire di altri per data o per scuola più recenti, quali Brants, Antoine, Pesch.
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