Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIOR

Risultati per: accende

Numero di risultati: 2 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi

400331
Murri, Romolo 2 occorrenze
  • 1907
  • Murri, La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi, Roma, Società Nazionale di Cultura, 1907, 1-297.
  • Politica
  • UNIOR
  • ws
  • Scarica XML

Così, e non già assoggettandolo ad un meccanismo esteriore di atti e di riti, si crea l'uomo nell'uomo e si accende il lume della coscienza morale. Sorprende, a rifletterci, il pochissimo uso che si fa, nell'educazione dei fanciulli, di concetti filosofici fondamentali, che pure sarebbe assai facile far penetrare in essi; ad es., dei concetti della limitatezza del nostro fragile e fugace essere terreno e della secondaria e subordinata importanza delle cose esteriori per rapporto alla vita interiore. Una maggior conoscenza della psicologia infantile mostrerebbe che spesso, per educare il senso religioso, basta secondare alcune spontanee curiosità del fanciullo.

Pagina 115

Il pallido ed oscuro concetto che abbiamo di Lui ci traluce dalle cose terrene e si accende nella profondità del nostro spirito all'esame di ciò che è in noi e di ciò che ci circonda. Le idee metafisiche che noi associamo all'affermazione del suo essere sono quelle di potere occulto e primo, origine e sostegno di tutte le cose, di sapienza, di governo cui nulla sfugge. Quando le cause naturali di molti fatti ci erano ignote, e le conoscenze sperimentali, ancora fanciulle, erano piene delle illusioni del nostro spirito, noi eravamo portati ad immischiare l'attività divina ai processi della natura, ad attribuire direttamente a Dio alcuni fatti naturali o più desiderati o più temuti o più meravigliosi, a rivolgerci a Lui come ad agente superiore bensì alla natura, ma la cui efficacia si immischiava ai processi di questa, deviandoli o modificandoli a piacimento secondo che noi chiedessimo ed Egli fosse disposto a concederci. Così desiderii umani ed egoistici, sete del meraviglioso, forme di culto superstiziose si insinuavano talora nel nostro costume. Mille idee ed immaginazioni intorno al modo di agire di Dio non erano e non sono anche oggi che anticipazioni dell'esperienza, secondo la nota frase di Bacone. nella religione del volgo esse hanno ancora, spesso, una parte preponderante. Conosciute meglio le successioni dei fatti della natura, noi abbiamo come liberato il nostro concetto di Dio da queste ingerenze ovvie ed arbitrarie nel corso di essi e pensato più altamente dei suoi rapporti con questi; e le nozioni le quali oggi ci giovano ad avvicinarci a Lui sono per la massima parte (essendo quelle d'una causalità metafisica accessibili a pochi) d'ordine morale. Se nelle religioni rudimentali gli uomini considerarono negli Dei solo la potenza, o la forza che ossi avevano di rendere dei servigi o di procurare dei danni, oggi e per noi l'idea di Dio è intimamente associata a quelle di bontà, di pietà, di giustizia, di paternità, di amore; e ciò che ci muove verso Lui è lo sforzo della nostra coscienza verso la purificazione morale, verso il bene e la pienezza della vita. Non ingiustamente, sebbene forse con qualche esclusivismo, si è detto consistere l'essenza dell'insegnamento evangelico in questo concetto della paternità di Dio e nell' atteggiamento filiale che esso provoca da parte nostra verso Lui, e che Gesù Cristo ci raccomanda insistentemente con così toccanti parole. Nel Vangelo e nelle lettere giovannee questa unione del concetto di bontà amorevole e di Dio diviene identità: Dio è amore e chi è nell'amore è in Dio. Così il processo di avvicinamento a Dio ci è presentato come un processo di redenzione dell'anima nostra dal male — da ogni forma del male morale ⸺ e di elevazione interiore. Tutto ciò adunque che è alto, nobile, santo, puro, che ci apparisce degno d'esser cercato e voluto non da noi soli ma da tutti gli uomini, a cominciare da quelli stessi che più amiamo; tutto ciò che eleva, nobilita, affina l'anima e la convivenza umana, in che sentiamo arricchirsi e come metter più salde e più profonde radici la nostra vita interiore, tutto ciò noi sentiamo essere, se non Dio stesso, ciò che ha più del divino ed è, in altre parole, più atto a rappresentarci e rivelarci Dio, a farci conoscere ciò che Egli insieme dà e chiede.

Pagina 29

Cerca

Modifica ricerca

Categorie