L'altro grande dovere dello Stato italiano sarebbe quello «di aumentare la produzione: 1° diminuendo le forze ritardatrici; 2° sviluppando le energie acceleratrici». Perfettamente d'accordo. In molti rami dell'attività economica si desidera o una iniziativa previdente e provvida dello Stato (basti ricordare il credito agrario e parecchi difettosissimi servizi pubblici) o una buona legislazione. Il N., come è noto, si è occupato sopratutto del problema delle acque pubbliche: fonte, non sfruttata ancora che in piccola parte, di energie motrici; la concessione di esse è regolata da una legislazione difettosa, e pochissimo sollecita degli interessi collettivi. Il N. vuole che si abbia presente un piano organico consapevole di graduale nazionalizzazione, che potrebbe, dopo qualche diecina d'anni, trasformare radicalmente, per effetto di questo colossale demanio pubblico, le condizioni finanziarie dello Stato e l'economia nazionale.
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