Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: accade

Numero di risultati: 33 in 1 pagine

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Le Sezioni Unite si pronunciano sulla sanatoria dei vizi di notifica degli atti impugnati nel processo - abstract in versione elettronica

87529
Glendi, Cesare 1 occorrenze
  • 2004
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Si ritiene perfettamente logica e consequenziale anche l'affermazione secondo cui, non diversamente da quanto accade per ogni altro vizio fatto valere contro l'atto impugnato, anche i vizi di nullità della notifica e di decadenza dell'ente impositore restano sanati se non dedotti nel ricorso proposto contro l'atto stesso. Non convince, per contro, l'assunto secondo il quale i vizi della notifica dell'atto impugnato, nonostante la loro natura sostanziale, resterebbero comunque sanati con la proposizione del ricorso, in quanto così l'interessato mostrerebbe di aver avuto conoscenza dell'atto e in tal modo la notifica dell'atto stesso risulterebbe aver raggiunto il proprio scopo. Resta, infine, problematica l'adombrata distinzione tra giuridica inesistenza e nullità di notificazione dell'atto, mentre appare difficilmente spiegabile l'asserita inoperatività della sanatoria ex tunc del vizio di notifica dell'atto laddove la proposizione del ricorso abbia luogo decorso il termine previsto a pena di decadenza per la notifica dell'atto da parte dell'ente impositore e nel ricorso sia stata specificamente dedotta l'intervenuta decadenza.

La definitività di un rapporto tributario non può ancorarsi al pagamento dell'imposta - abstract in versione elettronica

90237
Basilavecchia, Massimo 1 occorrenze
  • 2005
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Riemerge, con un'importante sentenza della Corte costituzionale, la rilevanza della nozione di rapporto tributario definito, o esaurito; nozione che non può ancorarsi, nel caso della legge interpretativa al pari di quanto accade per le sentenze della Corte costituzionale, alla casuale circostanza dell'avvenuto pagamento, ma deve riguardo alla complessiva situazione di immodificabilità che si verifica intorno al meccanismo di un prelievo.

Ma le cure riabilitative sono tutte uguali? Contributo alla valutazione della congruità delle spese riabilitative nell'ambito del risarcimento del danno alla persona - abstract in versione elettronica

91227
Cortucci, Cristiano; Luchini, Duccio; De Palma, Tommaso 1 occorrenze
  • 2005
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Gli AA. ritengono che, a differenza di quanto solitamente accade, il medico-legale dovrebbe intervenire con maggiore incisività su questa materia, non limitandosi a registrare supinamente le spese ma assicurandosi che queste siano comprovate da certificazioni di natura contabile. A questo fine risulta inoltre fondamentale un'attenta conoscenza dei dispositivi normativi che regolano l'erogazione di trattamenti sanitari da parte del Sistema Sanitario Nazionale: in particolare delle leggi che, introducendo i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), hanno fornito delle vere e proprie liste di terapie (tra le quali figurano alcune delle tecniche fisiochinesiterapiche più in voga) non erogate dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN), in quanto non sono disponibili sufficienti evidenze scientifiche riguardo alla loro efficacia. Su queste basi normative, e considerando ognuna delle tecniche fisiochinesiterapiche alla luce delle loro precise indicazioni e controindicazioni, gli AA. propongono di valutare la risarcibilità o meno delle spese sostenute in campo riabilitativo e di considerare anche l'ipotesi del concorso colposo del soggetto che, in seguito ad un'indicazione medica o motu proprio, si affidi ad una terapia non validata, non conseguendo il miglioramento atteso.

Brevi note sulla nozione e sull'imputazione a periodo delle spese di formazione del personale nel reddito d'impresa - abstract in versione elettronica

93025
Marino, Tancredi 1 occorrenze
  • 2006
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A seguito del d.l. n. 223/2006, è possibile allo stato dedurre fiscalmente in un unico esercizio le predette spese e ammortizzarle civilisticamente, come accade per le imprese che applicano gli IAS.

L'attività medico legale di "acquisizione dei dati" e le risorse internet - abstract in versione elettronica

95049
Marchetti, Daniela; Colecchi, Catia; Albertacci, Gianluca 1 occorrenze
  • 2006
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Il tema, che rientra nel più vasto capitolo della validità della cosiddetta "conoscenza di sfondo" che indirizza lo svolgimento delle indagini, viene trattato ponendo l'accento sulla necessità che tale acquisizione avvenga, alla stregua di ciò che accade in ogni attività medico-forense, nel rispetto di una metodologia condivisa che garantisce la "corroborazione" o "falsificazione" delle argomentazioni tecniche.

Le "ragioni economiche" tra difetto di causa contrattuale ed elusività dell'operazione - abstract in versione elettronica

100991
Beghin, Mauro 1 occorrenze
  • 2007
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Ergo, la nullità del contratto per difetto di causa può costituire una reazione rispetto a situazioni patologiche incidenti sul piano civilistico, mentre sul piano fiscale le norme idonee ad osteggiare le operazioni elusive sono incentrate sulla inopponibilità (quanto all'art. 37-bis del d.p.r. 600/1973) oppure, come accade per le disposizioni antielusive specifiche, sulla indeducibilità di talune componenti o, più in generale sul restringimento di alcune posizioni soggettive.

I poteri dei liquidatori di società di capitali nella distribuzione dell'attivo - abstract in versione elettronica

102441
Scimemi, Ettore 1 occorrenze
  • 2008
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Accade spesso che tra i rapporti di una società in liquidazione figurino debiti condizionati o contestati. Prendendo spunto da tale ipotesi, l'A. analizza i poteri dei liquidatori di società di capitali nella distribuzione dell'attivo, così come disciplinati dai decreti di riforma del diritto societario, sia con riferimento alla distribuzione di acconti di liquidazione sia rispetto alla chiusura della liquidazione e al riparto finale. Nel contemperamento degli interessi tendenzialmente configgenti dei soci e dei creditori sociali, la legge affida oggi ai liquidatori una più ampia discrezionalità, alla quale corrisponde un articolato regime di responsabilità.

Scienza medica e diritto costituzionale - abstract in versione elettronica

104005
Balboni, Enzo 1 occorrenze
  • 2008
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E' quanto accade tutte le volte in cui si fronteggino, da un lato, le esigenze della pratica clinica o della ricerca e, dall'altro, il valore della tutela della vita sin dal concepimento, valore la cui rilevanza costituzionale è fuori dubbio. E' in questi casi di necessario bilanciamento di principi, valori o interessi che la politica ha un ruolo determinante alla ricerca di un equilibrato e ragionevole contemperamento pratico.

Responsabilità per la sanzione amministrativa e fatto del terzo - abstract in versione elettronica

106329
Batistoni Ferrara, Franco 1 occorrenze
  • 2008
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In ordine a questa prova, è tuttavia necessario che il contribuente non sia incorso in "culpa in eligendo", ossia che il terzo cui si è rivolto per attuare il pagamento del tributo sia ragionevolmente affidabile, come accade nel caso in cui questi sia un professionista qualificato.

Exceptio non rite adimpleti contractus e gravità dell'inadempimento - abstract in versione elettronica

110333
Sapone, Natalino 1 occorrenze
  • 2009
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Quando invece - come accade nei contratti di durata - l'eccezione d'inadempimento produce anche effetti definitivi, la mancanza di gravità dell'inadempimento rende l'exceptio contraria alla buona fede di cui all'art. 1460 comma 2 c.c.

L'oggetto economico delle imposte nella giurisprudenza sull'antieconomicità - abstract in versione elettronica

111273
Lupi, Raffaello 1 occorrenze
  • 2009
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L'oggetto economico delle imposte emerge in modo inevitabilmente estemporaneo e confusionario nei comportamenti di istituzioni lasciate sostanzialmente sole, senza strumenti convincenti per interpretare quello che accade loro intorno. È il destino della giurisprudenza sull'antieconomicità, spesso dispersiva, sensata nelle conclusioni, ma disorientante nelle motivazioni, e che spazia dalla mancata registrazione dei ricavi, alla documentazione dei costi, all'inerenza, sfiorando l'elusione e il merito dei comportamenti aziendali.

Mera propaganda o arma di genocidio? Ruanda: il caso dei "media dell'odio" (parte I) - abstract in versione elettronica

112575
Henderson, Claire 1 occorrenze
  • 2009
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Non accade spesso, però, che le parole siano processate in qualità di arma di genocidio. E' stata questa l'accusa portata contro i dirigenti della Radio Télévision Libre des Milles Collines e della rivista Kangura del pubblico ministero del Tribunale Internazionale Penale per il Ruanda (TPIR) nella scia del genocidio ruandese del 1994. L'articolo approfondisce le vicende di questo processo.

Jus variandi e tutela della professionalità del dipendente pubblico. Il commento - abstract in versione elettronica

113507
Squeglia, Raffaele 1 occorrenze
  • 2009
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Ciò comporta, a differenza di quanto accade nel lavoro privato, l'irrilevanza delle mansioni in concreto svolte e la insindacabilità del giudice, da parte del magistrato. La soluzione prescelta dalla Suprema Corte non sembra però assicurare pari dignità alla tutela della professionalità del dipendente pubblico rispetto a quello privato, oltre a collocarsi in controtendenza rispetto ai recenti provvedimenti legislativi che tendono ad un recupero dell'efficienza della pubblica amministrazione anche e soprattutto attraverso la valorizzazione delle professionalità interne alle amministrazioni.

Due contratti a confronto: mandato e mediazione - abstract in versione elettronica

113879
Maccarrone, Andrea 1 occorrenze
  • 2009
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I magistrati sposano l'orientamento secondo cui è ammissibile la sussistenza di un rapporto contrattuale di altro tipo tra il mediatore ed uno dei soggetti messi in contatto, come accade allorché al mediatore sia affidato l'incarico unilaterale di attivarsi per la ricerca del partner commerciale.

La Corte di Strasburgo quale garante del giusto processo - abstract in versione elettronica

118333
Ubertis, Giulio 1 occorrenze
  • 2010
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La funzione della Corte di Strasburgo di garantire i requisiti del giusto processo, per un verso, non implica l'obbligo di abbassarne il livello di attuazione per gli Stati che maggiormente ne esaltino qualche aspetto (come accade per la regolamentazione del contraddittorio nel nostro codice di procedura penale) e, per l'altro, non consente una riduzione della portata innovativa delle sentenze della medesima Corte, quando rilevino inadempienze nei sistemi nazionali (come avviene per la disciplina italiana delle dichiarazioni unilaterali).

I termini per l'accertamento della decadenza dalle agevolazioni fiscali - abstract in versione elettronica

126563
Nastri, Maria Pia 1 occorrenze
  • 2011
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In mancanza di un termine espresso in tema di decadenza di alcune disposizioni agevolative, come accade in tema di proprietà agricola, il contribuente non può essere soggetto ad un'azione dell'amministrazione soggetta al solo termine di prescrizione ordinaria ex art. 2946 c.c., ma sarà soggetto ad un termine triennale che decorrerà dalla conclusione dell'istruttoria da parte della Regione. Prevedere un termine triennale per l'azione dell'amministrazione finanziaria appare coerente con il consolidato orientamento in tema di agevolazioni prima casa.

Testamento e rapporti obbligatori di durata - abstract in versione elettronica

131527
Scaramuzzino, Fabio Massimo 1 occorrenze
  • 2012
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Si è ritenuta più corretta quell'interpretazione che, nel propendere per l'atipicità del legato in oggetto, ne individua la specificità nel peculiare e distinto interesse che il disponente intende perseguire: non tanto, o non solo, assicurare al legatario un reddito, da usare come meglio si crede, come accade nel caso del legato, tipico, di rendita vitalizia, quanto assicurare al legatario un tenore di vita del tutto simile a quello precedente, con tutto ciò che comporta il farlo. c) II legato di rendita perpetua. Quanto al legato di rendita perpetua, a mezzo del quale si attribuirebbe al legatario un diritto di credito in perpetuo ad una prestazione periodica avente ad oggetto la dazione di una somma di denaro o di altre cose fungibili, dietro l'alienazione di un immobile (rendita fondiaria) o la cessione di un capitale (rendita semplice) (cfr. artt. 1861 e 1863 c.c.), si discute in merito alia sua costituzione a mezzo di testamento e, conseguentemente, alla sua "atipicità". Si è rilevato che dalla qualificazione in termini di "atipicità" o "tipicità" del legato in esame, a differenza di quanto emerso per quello di mantenimento, non derivano conseguenze divergenti, dovendosi applicare le medesime previsioni dettate per il contratto, con la sola eccezione dell'art. 1864 c.c., che, comunque, non può essere ritenuta decisiva se si valorizza il disposto dell'art, 1867, n. 2, c.c. consentendo al beneficiario di ottenere il riscatto forzoso della rendita a fronte dell'opposizione dell'onerato alla concessione dell'ipoteca.

Il malato e il nemico. Questioni etiche e antropologiche dell'uso sociale della medicina - abstract in versione elettronica

131993
Papa, Alessandra 1 occorrenze
  • 2012
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Rischio culturale, inoltre, quello dell'inimicizia rispetto al malato, che in chiave politica si ripropone in termini di cittadinanza fragile, come per esempio accade con i tentativi di strumentalizzare le nuove metodologie di lettura profonda della persona. Una capacità di predizione che, nelle sue applicazioni pratiche, ci mette perciò di fronte a non pochi aspetti problematici, persino inediti. Si profila, cosicché, la possibilità che l'azione terapeutica stessa sia esautorata per rispondere a esigenze di una mera medicalizzazione e che questa abbia, in effetti, come unico obiettivo quello di soddisfare solo meri criteri di produttività funzionale, all'interno di un progetto sociale sanitario legato a modelli interpretativi bio-organici della persona umana. Da qui l'implosione degli stessi concetti di malattia e di malato, la malattia è, infatti, intesa come fatto privato e debitum sociale, anche quando solo presunta e attesa, e la persona malata viene ad essere intesa come disfunzionale, non degna di amicizia e solidarietà sociale, cioè come una sorta di nemico pubblico. Il che, su un piano politico, si risolve inevitabilmente in una perdita di cittadinanza attiva. Nei nuovi e più complessi scenari della medicina diagnostica - rispetto all'eredità genetica e rispetto alla cosiddetta biopolitica - si pone allora come un'emergenza il problema della cittadinanza fragile e del cittadino vulnerabile, a causa del prevalere della lettura dell'immagine genetica dell'essere umano rappresentato, oramai, mediante la comparazione di screening, test diagnostici e profili di rischio.

Servizi legali immobiliari in civil law e common law: sistema tedesco e nordamericano a confronto - abstract in versione elettronica

134501
Murray, Peter L.; Sturner, Rolf 1 occorrenze
  • 2012
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Accade che il solicitor del compratore intervenga anche per la banca.

L'obbligazione alimentare - abstract in versione elettronica

134551
Venturelli, Alberto 1 occorrenze
  • 2012
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Così accade, in particolare, per il legato di usufrutto che, anche laddove espressamente ricondotto dal testatore al perseguimento di una finalità alimentare, garantisce un effetto di natura costitutiva all'atto stesso dell'apertura della successione, senza imporre all'onerato alcuna prestazione periodica. b) La rilevanza dello stato di bisogno nel legato di alimenti. Nei casi in cui il testatore non abbia disposto altrimenti, l'art. 660 c.c. indica i criteri determinativi della tipologia delle somministrazioni attraverso un rinvio alla corrispondente norma dedicata all'obbligazione alimentare ex lege (art. 438 c.c.). Per quest'ultima, però, lo stato di bisogno dell'alimentando funge anche da condizione di esigibilità del diritto, che non può essere esercitato laddove il beneficiario possa autonomamente "provvedere al proprio mantenimento", sicché non è chiaro se il rinvio dell'art. 660 c.c. coinvolga anche questo aspetto della disciplina, rendendolo pertanto incondizionatamente derogabile dal testatore. Il legislatore ha tuttavia avuto cura di precisare che il rinvio all'art. 438 c.c. mira solo a garantire le "somministrazioni" chiamate a comporre, contenutisticamente, il legato e non le condizioni fattuali in presenza delle quali esso può essere preteso, sicché, preso atto che dei profili propriamente quantificatori si occupa, in via esclusiva, il 2° co. dello stesso art. 438 c.c., non si vedono ostacoli per concludere che il, 1° co. della medesima previsione, non essendo stato specifico oggetto di richiamo, è altresì sottratto all'intervento derogatorio del testatore. c) La determinazione dell'oggetto della prestazione alimentare. Il riconoscimento dell'ampio potere derogatorio dell'autonomia testamentaria, operato dall'art. 660 c.c., incontra dunque il limite imprescindibile della qualificazione tipologica e non può risolversi nella negazione del connotato "alimentare", se non a costo di ricorrere a schemi negoziali diversi da quello qui descritto, ancorché comunque idonei a garantire il soddisfacimento di finalità lato sensu assistenziali, come per esempio il legato di rendita vitalizia e quello atipico "di mantenimento". Per operare una più approfondita distinzione tra queste disposizioni testamentarie, è necessario prestare attenzione non solo all'oggetto della prestazione alimentare, ma anche alla sua variabilità e adattabilità ai mutamenti delle condizioni patrimoniali del legatario.

Politiche attive e servizi per l'impiego 2012 - abstract in versione elettronica

136933
Filì, Valeria 1 occorrenze
  • 2012
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Innanzi tutto si implementano i livelli essenziali delle prestazioni che devono essere garantite dalle Regioni e dagli altri enti territoriali per chi cerca un impiego; secondariamente, si interviene sulla delicata materia dell'acquisto, perdita e sospensione dello stato di disoccupazione, secondo una logica di favor verso qualunque forma di inserimento lavorativo, anche precario; in terzo luogo, si promuove un completo scambio delle informazioni tra Inps e centri per l'impiego al fine sia di effettuare un costante monitoraggio di quanto accade nel mercato del lavoro, sia di potenziare in modo mirato le politiche attive e l'azione dei servizi per l'impiego; infine, si rende più rigorosa la c.d. "condizionalità", subordinando, in maniera più restrittiva rispetto al passato, il sostegno al reddito ad un comportamento leale ed attivo del lavoratore nei confronti dei servizi per l'impiego.

Sulla capacità di testare: interdizione e incapacità naturale - abstract in versione elettronica

138827
De Rosa, Maria Luisa 1 occorrenze
  • 2013
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Il testamento è negozio giuridico unilaterale a carattere personalissimo e, pertanto, la legge attribuisce valore alla dichiarazione "mortis causa" solo e in quanto sussista, in capo al testatore, un sufficiente grado di intelligenza e volontà: l'assenza di codesto presupposto comporta l'incapacità di testate, a differenza di quanto accade nel campo contrattuale, ove per tali evenienze si rimedia con lo strumento della rappresentanza. Inoltre, la capacità di testare va presa in considerazione con riguardo al momento della redazione del testamento essendo indifferenti le vicende personali del testatore anteriori o successive a quel determinato momento. b) Gli interdetti. Ad avviso della dottrina, l'incapacità a testare degli interdetti trova il suo fondamento logico nella infermità mentale del soggetto e il suo fondamento giuridico nello stato di interdizione in cui l'interdetto versa dal giorno della pubblicazione della sentenza di interdizione. Conseguentemente, la presenza di siffatto stato preclude, sino alla revoca dell'interdizione, la possibilità di provare che il testamento sia stato fatto in "un lucido intervallo" o che l'infermità di mente sia cessata. Non sono mancate critiche al sistema e numerosi sono stati i contributi di studiosi tendenti a una proposta di rimeditazione critica della disciplina anche con riferimento all'indiscriminata incapacità dell'interdetto giudiziale a porre in essere atti di natura esistenziale e alla possibilità di una ammissione giudiziale a testare. c) Gli incapaci naturali La capacita di intendere e di volere, lungi dal concretare due distinte facoltà, rappresenta un'endiadi, il connubio tra la capacità umana di analizzare e di capire e quella di imprimere alla propria condotta la direzione desiderata; l'una non può esistere senza l'altra non potendosi affermare che il soggetto vuole determinati effetti giuridici senza averli previamente compresi ovvero, d'altro canto, che il soggetto comprende il valore degli effetti ma non sia in grado di volerli: sui piano della capacità, la possibilità di autodeterminarsi (volontà) va di pari passo con la consapevolezza delle conseguenze dei propri atti (intelletto). La soluzione legislativa rappresenta una specificazione, nel campo testamentario, del principio espresso dall'art. 428 c.c. per gli atti "inter vivos", con la differenza che non rilevano il pregiudizio al suo autore e la malafede dell'altro contraente come presupposti per l'accoglimento dell'azione ma ai fini dell'impugnazione conta solo e unicamente la detta incapacità dotata così di importanza autonoma. d) Il regime delle impugnazioni. Il testamento fatto dall'incapace può essere impugnato da chiunque vi abbia interesse entro il termine di cinque anni decorrenti dal giorno in cui si è data esecuzione alle disposizioni testamentarie. La norma, quindi, non dà una definizione dell'azione o del tipo di invalidità limitandosi a utilizzare il termine "impugnazione" e sicuramente singolare è la scelta normativa di considerare il testamento annullabile cioè valido ed efficace sino a quando non viene tempestivamente proposta l'impugnazione - e non nullo, come invece rilevato da parte della dottrina, trattandosi di testamento scritto da un incapace d'intendere e di volere: in questo senso, infatti, depone la previsione di un termine di prescrizione quinquennale a dispetto della titolarità dell'azione in capo a chiunque vi abbia interesse (peculiare della nullità relativa).

L'attività notarile fra constatazione di fatti, verbalizzazione di dichiarazioni testimoniali, prova prima del processo e delega all'assunzione della prova (testimoniale) - abstract in versione elettronica

139703
Fabiani, Ernesto 1 occorrenze
  • 2013
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., e rientrando piuttosto nell'ambito della competenza generale del notaio (tale, per l'appunto, anche in tema di atti non negoziali), ben possono svolgere un'importante funzione deflattiva del contenzioso, così come del resto già accade in altri ordinamenti (quali, in particolare, la Spagna) che ne hanno maggiormente valorizzato questa intrinseca potenzialità ed in piena conformità, peraltro, con la c.d. funzione antiprocessuale da sempre riconosciuta al notaio nel nostro ordinamento.

Computo delle azioni proprie ai fini del calcolo delle maggioranze in assemblea - abstract in versione elettronica

141483
Bonavera, Enrico Erasmo 1 occorrenze
  • 2013
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Nelle società per azioni (con la sola eccezione di quelle facenti ricorso al mercato del capitale di rischio), l'esigenza di evitare che l'acquisto di azioni proprie possa consentire una modifica del peso organizzativo delle partecipazioni all'interno dell'assemblea, a vantaggio di alcuni azionisti e a danno di altri comporta che le azioni proprie dovranno venire in ogni caso computate ai fini del calcolo delle maggioranze e delle quote richieste per la costituzione e per le deliberazioni dell'assemblea, anche se non espresse con riferimento alla quota di capitale, come accade per la maggioranza richiesta per l'assemblea ordinaria in seconda convocazione.

Il ricorso incidentale nei giudizi amministrativi di primo grado relativi a procedure selettive: residue incertezze domestiche e gravi incognite di origine europea - abstract in versione elettronica

146055
Betonazzi, Luca 1 occorrenze
  • 2014
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Ciò accade quando il ricorso incidentale, che verte sulla valutazione delle offerte, mira a divaricare il "gap" tra le posizioni che in graduatoria rivestono il secondo e il primo classificato, sì da renderlo incolmabile anche nell'ipotesi di accoglimento del ricorso principale: evenienza che si verifica soltanto se (e nei limiti in cui) la c.d. prova della residenza è praticabile dal giudice perché implica l'accertamento di fatti semplici (si pensi all'ipotesi di doppio errore, da parte del seggio di gara, nell'applicazione della formula matematica stabilita dalla "lex specialis" per l'attribuzione dei punteggi alle offerte economiche) e non quando la c.d. prova è impraticabile in quanto intrisa di valutazioni tecniche complesse che ripugnano ad un sindacato giurisdizionale sostitutivo. Sono proprio tali valutazioni tecniche, a dire dell'A., il fattore che impedisce al ricorso incidentale, su di esse appuntato, di tradurre "sub species" di capacità in atto l'astratta idoneità ad incidere, negandolo, sull'interesse che assiste il ricorso principale. Il contributo si sofferma poi sulla sentenza della Corte di giustizia europea, Sez. X, 4 luglio 2013, C-100/2012 ("Fastweb"), ritenuta - con una valutazione netta ma argomentata - sbagliata, immotivata e contraddittoria con un (corretto) precendente (19 giugno 2003, C-249/01, "Hackermuller"). Di qui quella che l'A. definisce l'ardita (ed impossibile) acrobazia della Plenaria n. 9/2014, che ha profuso il massimo sforzo per conciliare l'inconciliabile, ossia il principio di diritto già enunciato dalla Plenaria n. 4/2011 e ribadito come regola generale (esame prioritario del ricorso incidentale escludente) con la sentenza "Fastweb", costruita come eccezione dalla portata circoscritta alle sole fattispecie di identità/comunanza delle censure escludenti incrociate prospettate dagli unici due operatori in competizione (esami di entrambi i ricorsi). Al di là dell'opinabile concetto di identità/comunanza accolto, il contributo registra l'inevitabile fallimento della tentata acrobazia, non senza notare, più realisticamente, che la Plenaria si è prefissa (e prodotta in un lodevole sforzo per conseguire) l'obiettivo di marginalizzare una soluzione non condivisibile e tuttavia cogente, per il fatto di provenire dalla Corte di giustizia europea, fino a quando non verrà rimediata "funditus" (occasione potrebbe essere offerta da C.g.a.r.S., ord. 17 ottobre 2013, n. 848). Invero, non v'è alcuna ragione - al di fuori del carattere vincolante delle sentenze del giudice europeo - per la quale il ricorso incidentale escludente debba smarrire la sua attitudine paralizzante a fronte della sola, neutra e accidentale circostanza dell'identità/comunanza delle censure escludenti incrociate dedotte dai due unici concorrenti in gara. La verità, in conclusione, è che la sentenza "Fastweb" rappresenta una via senza uscita: o la si abbandona perché erronea oppure la logica ivi sottesa (descrivibile vuoi come trasfigurazione dell'interesse a ricorrere strumentale in interesse legittimo, vuoi come legittimazione al ricorso irreversibile conquistata con il fatto storico dell'avvenuta e integrale partecipazione alla gara) è destinata a rompere i (contingenti e fragili) argini dell'identità/comunanza delle censure escludenti incrociate da parte dei due soli competitori, per svelare la sua intima vocazione generale ed esondare in plurime direzioni.

La "funzione" della stabile organizzazione ed i criteri generali di determinazione del suo reddito, con particolare riferimento ai rapporti con la "Casa madre" - abstract in versione elettronica

147013
Lovisolo, Antonio 1 occorrenze
  • 2014
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. - pur non qualificandosi, in generale e di per se stessa, autonomo soggetto di imposizione - si configura quale centro di imputazione di relazioni giuridiche, fiscalmente rilevanti, generandosi al riguardo interrelazioni fiscalmente eminenti con la "casa madre", alla stregua di ciò che accade per quanto attiene ai rapporti fra due soggetti diversi ed autonomi, legati da stretti vincoli soggettivi/oggettivi. Ed infatti i rapporti fra casa madre e s.o. sono caratterizzati da un regime fiscale di alterità e di contrapposizione di interessi, pur in presenza (spesso) di una loro unità soggettiva, giuridica ed economica. Tale alterità e differenziazione fiscale comporta che, al fine della determinazione del reddito della "casa madre" e della sua s.o., rilevi una problematica del tutto analoga a quella delle operazioni "intercompany" ad iniziare dalla problematica afferente i prezzi di trasferimento o le spese di regia e le spese promiscue. Invano si cercherebbero specifici strumenti idonei a supportare affidabili soluzioni normative. Al riguardo, si possono invocare i principi sanciti dall'art. 7 comma da 3 a 7 del Modello Convenzionale e nell'art. 14, ultimo comma, d.p.r. n. 600 del 1973 ove si impone alle imprese di rilevare nelle scritture contabili i fatti di gestione che interessano le s.o. determinando separatamente i risultati di esercizio di ciascuna di esse.

Note sul processo di divorzio in Francia - abstract in versione elettronica

147989
Graziosi, Andrea; Nascosi, Alessandro 1 occorrenze
  • 2014
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Il saggio è dedicato al processo di divorzio nell'ordinamento francese, all'interno del quale conserva uno spazio del tutto residuale la separazione personale che, a differenza di quanto accade nel nostro Paese, non rappresenta una condizione preliminare per lo scioglimento del vincolo coniugale. Dopo aver concentrato l'attenzione sui presupposti delle quattro forme di divorzio riconosciute in Francia (ossia "le divorce par consentement mutuel, le divorce pour acceptation du principe de la rupture du mariage, le divorce pour altération définitive du lien conjugal, le divorce pour faute"), l'indagine si sofferma sugli aspetti procedurali del divorzio, rientrante nella sfera di attribuzioni del "juge aux affaires familiales" istituito presso il "tribunal de grande instance". Il lavoro si sviluppa sull'analisi dei tratti salienti della procedura "gracieuse" del divorzio per "consentement mutuel", nonché sugli interessanti profili dell'uniforme procedura di divorzio "contentieux". Viene in particolar modo evidenziato il carattere bifasico del giudizio contenzioso, caratterizzato da una prima fase dedicata allo svolgimento di un tentativo obbligatorio di conciliazione, al cui esito negativo consegue la pronuncia dei provvedimenti provvisori ed urgenti ("ordonnance de non-conciliation") volti a regolamentare la vita familiare durante il processo; e da una seconda fase a cognizione piena (benché in forme leggermente diverse da quelle ordinarie) introdotta dall'istanza di uno dei coniugi ("assignation") in cui va indicata la forma di divorzio giudiziale che si richiede. Il giudizio divorzile termina con la pronuncia della sentenza, impugnabile nelle forme ordinarie del sistema processuale francese. Nella parte finale il lavoro prende in esame anche la "séparation de corps", che determina soltanto un allentamento del rapporto coniugale senza condizionare la proponibilità del giudizio di divorzio, non costituendo la separazione dei coniugi un passaggio obbligato per lo scioglimento del matrimonio.

Prodotti di arredo e diritti IP [Intellectual Property] in Cina - abstract in versione elettronica

150857
Snaidero, Roberto 1 occorrenze
  • 2014
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La Cina può trasformarsi da pericolo a grande opportunità, se si agisce con tempestività, avendo ben noti i possibili strumenti di tutela e le loro criticità sul piano dei diritti sostanziali e sul piano procedurale, tenendo un corretto approccio mentale, volto ad aggredire il mercato con convinzione, monitorandolo sempre e senza tralasciare o sottovalutare mai ciò che accade al suo interno. Nell'industria del legno arredo, l'Italia è il secondo Paese produttore d'Europa, dopo la Germania, e il primo Paese esportatore dell'Unione Europea.

L'"escamotage" del diritto di cronaca: l'uso dell'interesse pubblico per fini pubblicitari - abstract in versione elettronica

152617
Randi, Francesca 1 occorrenze
  • 2015
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Diversamente accade quando l'interesse pubblico è strumentalizzato per meri fini di lucro e/o pubblicitari: queste sentenze offrono l'occasione per una ulteriore riflessione sull'atteggiamento della giurisprudenza in relazione al contemperamento delle opposte esigenze, del singolo e della collettività, e alle soluzioni riparatorie in caso di illecito.

L'ordine dei costituenti nella Carta europea delle lingue regionali o minoritarie. Un'analisi linguistico-comparativa tra le redazioni inglese, italiana e spagnola - abstract in versione elettronica

156571
Coppolella, Mariangela 1 occorrenze
  • 2015
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In particolare, i testi giuridici normativi dovrebbero generalmente presentare una regolarità sintattica della frase al fine di compensare all'impiego di espedienti linguistici che conferiscono opacità alle informazioni giuridiche; tuttavia, ciò non sempre accade. Difatti, l'obiettivo di questo studio è mostrare che il linguaggio giuridico inglese, italiano e spagnolo spesso impiegano un ordine sintattico marcato della frase per attribuire una maggiore salienza comunicativa ad uno specifico elemento giuridico. Concludendo, il lavoro contribuisce alla diffusione dello studio del linguaggio giuridico inglese, italiano e spagnolo, e della disciplina della Linguistica giuridica secondo l'approccio proprio della Linguistica testuale.

La valutazione probabilistica della prova del DNA nella Genetica Forense - abstract in versione elettronica

160919
Presciuttini, Silvano; Domenici, Ranieri 1 occorrenze
  • 2016
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Il calcolo della probabilità è un elemento essenziale della genetica forense, a differenza di quanto accade per altri settori delle scienze forensi, come ad esempio la dattiloscopia. Storicamente sono stati sviluppati due approcci statistici, l'uno basato sulla probabilità di esclusione, l'altro sul rapporto di verosimiglianza. L'approccio per esclusione permette di stabilire, sulla base delle frequenze geniche della popolazione di riferimento, la probabilità che un soggetto preso a caso, diverso dal sospettato (o dal padre putativo), possa essere la fonte della traccia (o il padre biologico). Tale probabilità non deve essere confusa con quella, differente, che il sospettato sia la fonte della traccia (o che il padre presunto sia il padre biologico). Il rapporto di verosimiglianza confronta invece due proposizioni contrapposte - quella dell'accusa (o quella di paternità) e quella della difesa (o di non paternità) - sulla base delle probabilità di osservare i dati genetici nell'una e nell'altra delle due ipotesi. Tale rapporto si può convertire nella probabilità che sia vera l'una o l'altra proposizione applicando il teorema di Bayes, che richiede la specificazione delle (soggettive) probabilità "a priori" attribuite alle due ipotesi alla luce dei dati circostanziali. Le criticità dei due approcci sono discusse nella parte conclusiva dell'articolo.

Giurisprudenza italiana e cinese in materia di imitazione delle forme - abstract in versione elettronica

166867
Calda, Filippo; Giacopello, Fabio 1 occorrenze
  • 2016
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In particolare si pone in evidenza la rigidità del sistema cinese che non ammette un cumulo delle varie fattispecie di concorrenza sleale, contrariamente a quanto accade nel nostro ordinamento dove è ammesso il cumulo e dove la giurisprudenza ricorre ampiamente alla clausola generale di contrarietà alla correttezza professionale.

Adattamento dell'usufrutto all'impresa commerciale - abstract in versione elettronica

168445
Weigmann, Roberto 1 occorrenze
  • 2016
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Accade ormai raramente che sorga un diritto reale di godimento sull'azienda dopo che la riforma del diritto di famiglia, nel 1975, ha riservato al coniuge una quota ereditaria in proprietà: più probabile è il caso di usufrutto legale sull'azienda lasciata a figli minorenni. Nelle società non è facile adattare le norme dell'art. 2352 c.c. alle quote di S.r.l. e di società di persone.