Ho supposto che vi fossero stati degli abusi; ma perchè vi siano abusi non si può andar mai contro un disposto della legge; nè per qualche rara eccezione si potrebbe mai togliere ai molti un beneficio di legge; non potrebbe per la colpa di pochi la grande massa venire defraudata.
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Creda la Camera che la franchigia postale dà luogo a grandissimi abusi; e se le poste non rendono ciò che dovrebbero, ciò proviene in gran parte dall'abuso della franchigia postale. E per mia parte credo un dovere il tendere a restringere, anzi che ad allargare questo privilegio;
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Comprendo benissimo che tale innovazione suscitò lamento, nè mi meraviglio che questi lamenti siansi portati anche davanti alla Camera, ma tuttavia io credo che il ministro dell'interno è stato spinto a questa proposta dal sentimento di diminuire per quanto fosse possibile le cagioni, direi, di abusi nella franchigia postale.
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In quanto a ciò che riguarda i sindaci, non c'è dubbio che le risposte del signor ministro siano in buon dato soddisfacenti; io non credo nemmeno che sia il caso di entrare lungamente in questa materia; perchè quando si tratta di dover parlare di abusi di pubblici funzionari, credo che sia meglio punirli, se noti, e cercar di scoprirli, se non accertati, anzichè proseguire a discuterne qui vagamente, senza che molto siavi a guadagnare da noi o dallo Stato.
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Io credo che precisamente gli abusi, che l'onorevole ministro dei lavori pubblici ha citato quando parlava dei sindaci, molto più forti, molto più grandi, molto più estesi e pericolosi si avverino rispetto alla franchigia accordata agli arcivescovi e vescovi.
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In questa seconda parte la franchigia, anche ad insaputa dei deputati, potrebbe dar luogo a troppo facili abusi.
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Epperciò, non solo noi dobbiamo considerare quali sieno le disposizioni della legge, ma quali abusi si possano commettere dal potere esecutivo, tirando partito delle medesime.
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Non vi è dunque uomo serio che non voglia una legge su questa materia, se non altro per limitare gli abusi del potere esecutivo. Quindi l'onorevole Sella nel suo discorso di ieri, spostando la quistione sollevata dalla Sinistra, fece male a supporre in me intendimenti che non ho mai avuti.
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Ora, se disapprovo tutti gli abusi che si sono fatti, e le intrusioni d'uomini esclusivamente politici, forse esagerate, che avvennero nell'amministrazione a danno dei funzionari di carriera (e in questo credo di poter parlare più alto degli altri, perchè credo di queste colpe di averne meno degli altri).
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Ad ogni modo, ripeto, mentre ammetto che degli abusi si facessero, debbo tuttavia porre in avvertenza la Camera di non subir troppo l'influenza di una certa cattiva impressione che tutti abbiamo a questo proposito sentita, e di non lasciarsi allucinare fino al punto di dare l'ostracismo ad un numero d'impiegati, fra i quali si contano amministratori abilissimi, i quali meritano di essere trattati coi riguardi stessi che si usano verso gli altri impiegati.
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Accademia della crusca
