Si fecero manovrare alcune cifre in alcuni bilanci, si emanarono decreti su decreti, si sconvolsero gli uffici, e senza aver tolto pur una delle vere cause di dispendio, senza aver abolito le sinecure e falcidiata la parte di chi troppo rode sul bilancio, senza aver cessato dal metodo che condusse alla misera condizione presente, si venne a dire: «Noi siamo giunti all'estremo limite delle economie possibili; e siccome si è ben lungi ancora dall'aver riparato al dissesto, conviene colmare il disavanzo coll'imposta. Gl'Italiani, si soggiunse, devono acquistarsi la patria coi sacrifici e sosterranno perciò oltre i passati anche questo dei sempre maggiori gravami che vengano a pesare sulla loro poco prospera condizione economica.»
Accademia della crusca
