Perché fra economia civica e rurale si cela un contrasto naturale: la città ha bisogno di prodotti alimentari, che essa non crea, e che la campagna (per la legge di produttività decrescente del suolo) tende ad offrirle a prezzi rincariti; la campagna ha bisogno di capitali, che essa per i limitati redditi non può risparmiare, e che la città, abituata ai lauti profitti dell'industria e dei traffici, non le fornisce che a condizioni onerose. Il contrasto non è insolubile; ma per il concorso di circostanze particolari esso può divenire acuto e ruinoso. Nella storia dei Comuni in guerra colla feudalità si può in parte scorgere un conflitto fra ricchezza immobiliare e mobile: e al di dietro dell'odierno rivolgimento delle classi lavoratrici e del socialismo, si cela forse una lotta silenziosa e profonda fra ceti fondiari e capitalisti, fra campagna e città (Petrone).
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