Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi

399922
Murri, Romolo 1 occorrenze
  • 1907
  • Murri, La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi, Roma, Società Nazionale di Cultura, 1907, 1-297.
  • Politica
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E negli uomini, via via che la coscienza umana supera le differenze individuali per elevarsi al comune concetto dell'uomo, egli si abitua gradualmente a trovare degli eguali suoi, l'azione dei quali, come la sua propria, egli reputa sottomessa poi ad una norma comune; e nell'osservanza di questa ripone il bene e la giustizia, facendosi solidale con gli altri nel punire le infrazioni. Ma questo progresso non è spontaneo e graduale. L'illusione individualistica non cede il posto se, dall'interno, una forza sempre più viva ed operosa non la domina e non la affina. E questa forza non è la ragione od, almeno, la sola ragione: poiché la ragione per sé non è una forza, ma è solo luce che rischiara la via alle forze operanti. Se l'egoismo prevale, essa foggia per i vantaggi di questo le ingegnose teorie utilitarie ed eudemonistiche che sono in voga oggi: se un principio di vita religiosa agisce nell'anima, questa assorge ad una più giusta ed oggettiva visione del posto e dell'ufficio di ogni singolo uomo nella vita; e l'uomo sente che per esser degno di vivere, per sostituire la consapevolezza all'istinto, la bontà all'egoismo, egli deve traversare un processo di negazione di sé, rompere spiritualmente la corteccia del proprio io individuale, sentirsi prima uno fra molti, soggetti tutti a una stessa legge dall'alto, e poi anche uno con molti, chiamato a vivere con unità di intenti, di mezzi, di animi — più specialmente — con questi molti; e il bene finisce con l'apparirgli qualche cosa che è, sì, per lui, ma che non ha il suo esser bene dall'esser per lui, ma piuttosto, appunto perché è bene indipendentemente dal giudizio e dal senso particolare di lui, debba essere voluto e cercato; e del quale bene egli poi fermamente creda che possa essere raggiunto; poiché nulla ci farebbe accettare la necessità di cercare e volere ciò che sappiamo esser fuori del nostro sforzo.

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