Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abito

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Giornalismo ed educazione nei seminari

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Sturzo, Luigi 8 occorrenze
  • 1902
  • Scritti inediti, vol. i. 1890-1924, a cura di Francesco Piva, pref. di Gabriele De Rosa, Roma, Cinque Lune-Ist. Luigi Sturzo, 1974, pp. 217-233.
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L'educazione pertanto, arrivando a formare un abito mentale e volitivo, che è un prodotto insieme di principii naturali e soprannaturali, di inclinazioni personali e di abitudini sociali, di fatti biologici e tradizionali, individuali ed ambientali, di passioni, di convinzioni e di profonde modificazioni del proprio io (che ha una decisiva importanza per tutta la vita), non si può restringere al solo concetto caratteristico essenziale del sacerdozio, ma pervade tutte le facoltà dell'uomo e le modalità di ogni attività anche la più eccelsa e divina.

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Ora tra le attività sacerdotali, per comando di pontefici e di vescovi, per bisogno di popoli, oggi è da annoverarsi questa azione sociale detta democrazia cristiana o azione popolare; anzi l'abito, le idee, le convinzioni di questa azione devono esser in tutti i sacerdoti, qualunque possa essere il loro ufficio, perché tutti non solo sono uomini e cittadini, ma e più sono ministri di Dio, che stanno a contatto delle famiglie, nelle quali entra l'errore con la politica e la scienza, l'immoralità con le lettere e con i giornali; l'egoismo con le lotte amministrative o economiche.

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Anzi io credo qualche cosa di più; son sicuro che quando non si sente oppresso dalla regola, ma può in certo modo aver coscienza della propria personalità, il giovane esplica meglio le sue facoltà e diviene per convinzione e per abito di coscienza, quel che la sola regola morta lo costringerebbe a divenir in apparenza. Del resto, se un giovane (parlo dei più grandicelli, di coloro che frequentano le scuole scientifiche), quando ha da esplicare in certo modo la sua attività, e gli è perciò concessa una misurata libertà, non sa mantenere la virtù ed il carattere chiericale; se per assistere o per fare una conferenza o per scrivere un articolo o per occuparsi degli affari di un congresso cattolico, egli è capace di abusare, di violare la disciplina; allora è meglio cacciarlo dal Seminario; la sua virtù è falsa, è fittizia, è insufficiente; non potrà mai essere buon sacerdote in mezzo al popolo, in mezzo ai mali che inondano la società, nel vivo contrasto delle passioni individuali e sociali.

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