Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abitano

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La campagna elettorale

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Alcide de Gasperi 1 occorrenze

Ai membri di direzione che abitano fuori di Trento e non siano deputati parlamentari vengono rifuse le spese di viaggio. Tale diritto spetta anche agli eventuali fiduciari di collegio quando assistano alle sedute della direzione invitati da questa. Avvertenza. — Come gli amici possono dedurre dalle proposte il termine ultimo, entro il quale si devono comunicare alla direzione i nomi dei delegati, è protratto ai 5 m.c. Dopo questa data se gli elettoti nostri non avranno fatto uso del loro diritto è segno che vi rinunziano in favore della direzione. Infine ricordiamo che per una proposta fatta dal dr. Degasperi, visto l’esito delle elezioni della direzione si rimette ai convegni del collegio che prossimamente si dovranno tenere per le elezioni dietali l’eventuale compito di eleggere un rappresentante che a nome del rispettivo collegio s’aggiunge alla direzione.

La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi

400939
Murri, Romolo 2 occorrenze
  • 1907
  • Murri, La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi, Roma, Società Nazionale di Cultura, 1907, 1-297.
  • Politica
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All'ombra di ognuno di essi abitano sacerdoti. Essi hanno locali vasti per le riunioni dei fedeli, arredi sacri, oggetti d'arte ricchissimi, rendite di benefici, seguaci e fautori molti; tutti mezzi incredibilmente efficaci di azione. E fuori della città, non solo dovunque si aggruppino, spesso intorno all'antichissima pieve, case d'umani, ma su per i colli, nelle pianure fertili, nelle gole dei nostri monti, di quando in quando un campanile, una chiesa, un prete; e le anime degli umili abitatori dei luoghi intorno nelle sue mani. E tutti questi preti e frati sono organizzati mirabilmente; ad essi è vietata ogni occupazione che non sia di ministero spirituale o non giovi a questo; una voce li chiama ed essi accorrono alle riunioni; una parola viene dai gradi più alti della gerarchia e domani, da tutte le chiese d'Italia, quella parola è ripetuta e spiegata a tutte le comunità dei fedeli.

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Vi sono, anche nell'Italia nostra, uomini che abitano caverne scavate nel sasso, o casupole costruite di fango e di paglia, o stanze umide oscure immonde, in cui sovente si accumulano sin a cinque o dieci persone di età e di sesso diverso; il male è grave e troppo ancora inadeguati i rimedii. E vi sono anche signore che spendono in un vestito solo quanto basterebbe a fondare e dotare una istituzione caritatevole; che ricchezze enormi rivestono in ori e diamanti; che alle bambine, anche oggi, forano le orecchie per appendervi ricchi gingilli; e le signorine soffocano in tenaci corazze la persona e nelle calzature sottilissime il piede; ed anche questi sono dannosi ed inumani costumi: ma assai più diffuso e vorace è l'abuso dei cibi, e questo in persone di tutte le classi, dalle più umili alle più elevate; e quel che è più grave, l'abuso è sovente abitudine di tutti i giorni, si tratti di raffinatezze di cibi o di eccessi di bevande. Il digiuno ecclesiastico ci ricorda questo comune dovere di sobrietà; ed è anche precetto ed esempio vivente di parsimonia nelle vivande. Esso è particolarmente diretto a temperare l'abuso della carne, abuso favorito anche, spesso, da una medicina alla moda, contro la quale reagisce oggi in maniera quasi violenta il vegetarianismo; sistema, questo, che fu sovente in uso nell'ascesi cristiana e che unito ad un genere di vita laborioso e normalmente tranquillo, lungi dall'essere nocivo, è vantaggiosissimo all'organismo.

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