Cr.) e la monumentomania della decimanona dinastia, che raggiunse il sommo con Seti I e Ramsete II (il Sesostri dei greci, l'oppressore degli ebrei), col tempio di Osiride in Abido e colla sala delle colonne di Karnack in Tebe. Ciò che ha riscontro a distanza di tempo in Assiria nella grandezza di Ninive (scoperta da Botta, Layard, Smith), specie per opera di Assurbanipal (m. 625 a. Cr.), il Sardanapalo dei greci; e atterrata quella da Nabupalassar (Nabucodonosor, m. 561) il più celebre re dell'antichità profana, la magnificenza per opera di questo di Babilonia, colla sua doppia muraglia militare di 79 chilometri di giro, racchiudente uno spazio come il dipartimento della Senna, in esso il palazzo imperiale, templi, edifici civili, giardini pensili, fontane e statue.
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