Bensì al di là di certi limiti di tempo si palesa opposizione d'interessi fra proprietario e finanziere: questi vorrebbe prolungare al massimo la durata del contratto per godere intero l'incremento di prodotto e di prezzi che frattanto si effettuasse; quello vorrebbe abbreviarla, per attrarre a sé con successive elevazioni di canone quell'aumento stesso. Ma il conflitto si dirime con formule già proposte ed attuate (di lord Kames, Domblasle): si può nel contratto originario a lunga durata, p. e. a 50 anni, prestabilire i periodi e la misura di elevazione del canone, p. e. di 1/5 ogni dieci anni, salvo nel fittuario alla scadenza d'oggi periodo di ritirala.
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