. — Col suo permesso, signor barone, al pancreas abbiamo assegnato il numero undici. — Cosa mi dici! Il numero undici non è la cistifellea? — Cistifellea
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! Ma quanto abbiamo dormito! Che cosa è successo, insomma? — Mi sembra, — dice il signor Bergamini, — di sentire la fanfara dei bersaglieri. Belle
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due, arteriosclerosi. — Abbiamo mandato il sangue a Milano per le analisi la settimana scorsa... — Ha ragione il signor barone. Sono arrivate con la
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ascoltare con attenzione. Intanto non si preoccupi delle armi, non abbiamo alcuna intenzione di farle del male, se lei accetterà le nostre condizioni
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impostore! — Troppo bello per essere vero. — Meno male che abbiamo chiesto la foto. Pian piano la tempesta si calma. Cessano le esclamazioni e si
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, abbiamo con noi un medico-chirurgo. Le farà l'operazione a regola d'arte. Non sentirà il minimo dolore. — Grazie, molto gentile. Il capo fa sul serio. E
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quantità di sonnifero che farebbe dormire sei locomotive. Eccolo a posto. — Da cosa nasce cosa, — egli canticchia, soddisfatto. — Abbiamo un nuovo
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parenti... — No, signor barone. — Tutti morti prima di me, tranne l'Ottavio. E lui sarà li che aspetta il mio funerale, s'intende. Abbiamo notizie del
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ventiquattro miliardi. Per il suo cadavere non ci daranno nemmeno un soldo. — Abbiamo il nipote, — osserva un discepolo. — Quello vale anche meno. Nel suo
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