Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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I problemi del dopoguerra

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Sturzo, Luigi 4 occorrenze
  • 1918
  • Opera omnia. Seconda serie (Saggi, discorsi, articoli), vol. iii. Il partito popolare italiano: Dall’idea al fatto (1919), Riforma statale e indirizzi politici (1920-1922), 2a ed. Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2003, pp. 32-58.
  • Politica
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Certo che noi, vecchia Europa, abbiamo una storia che non si cancella; istituti umani e religiosi, innestati nel tronco secolare e vivo della chiesa, sussistono anche là dove la riforma anglicana e luterana credeva spazzare il papismo, là dove l'ortodossia assiderava ogni attività cattolica e ne reprimeva ogni manifestazione, là dove il giurisdizionalismo sopravviveva con gli istituti dei placet e degli exequatur;e questa storia ci dice che in tutte le forme di esteriore compressione e limitazione della chiesa e nella sovrapposizione del potere politico, sopravvive una virtù energetica incoercibile come le acque del fiume, che non si può arginare, come la forza della terra che germina nelle aridità e fra le rupi, come la luce del sole che penetra le nubi e vince le tempeste. Ma non per nulla oggi la storia arriva ad una svolta tragica e dinamica; non per nulla i popoli affrontano i vecchi ordinamenti e ne cancellano le orme; anche oggi i giuristi debbono rivedere i loro postulati, e nell'invocato regime di libertà dar la sua parte alla chiesa.

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Abbiamo bisogno, tutti i partiti e tutte le correnti del paese, di avere la sensazione di una salda riorganizzazione delle forze sociali, così logorate e svalutate nel periodo della grande guerra. Non voglia fanciullesca di distruggere il giocattolo dopo essersi divertito, per conoscere quel che c'è dentro e poi buttarlo fra i rottami di casa; ma è necessità di rinsaldare le forze organiche del paese. Da tempo i pochi e i più illuminati han sostenuto la rappresentanza proporzionale, come espressione reale ed efficiente della volontà' popolare; altri si sono accontentati del collegio plurinominale a larga base, con la rappresentanza della minoranza; lo spirito che pervade queste invocate riforme, delle quali i cattolici da un lato e i socialisti dall'altro sono da tempo fautori, contro l'atomismo del collegio uninominale, espressione di maggioranze locali spesso fittizie, irose e pettegole nelle quali s'incanaglisce la piccola vita paesana, lo spirito, dico, che pervade queste riforme risponde al bisogno di avvicinare alla realtà vissuta la rappresentanza del paese. Per questo s'invoca anche la riforma del senato parzialmente elettivo di secondo grado, a numero limitato, con la facoltà di nomina del proprio presidente: perché valga a essere organo vitale e controbilanciante della politica della camera dei deputati, nel dinamismo delle forze rappresentative e vitali del paese.

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Quando si riannoda il potere e l'enorme sviluppo tedesco alla filosofia kantiana, quando la politica militarista prussiana è simboleggiata dal Treitschke, non si fa della sintesi fantastica per comodo delle unificazioni ideali, delle quali abbiamo bisogno per appoggiare le nostre categorie mentali; si fa insieme della sintesi reale e vivente. Il popolo è intuitivamente logico, e la legge ferrea dei fatti è insieme legge ferrea delle idee. La ripercussione dell'azione sul pensiero collettivo non è che identica nell'ordine delle cause, benché specificamente diversa nell'ordine degli effetti, a quella unità spirituale che c'è in noi tra il nostro pensiero e la nostra azione individuale. La somma collettiva delle ripercussioni tra pensiero e azione dà un risultato specifico, dinamico, pari alla forza logica e alla convergenza reale dei bisogni sentiti.

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Non sono spente e non cadono invano le forze del pensiero; ad esse facciamo appello in questi difficili momenti, come lo abbiamo fatto durante la guerra, nella quale ci hanno assistito nella fiducia del trionfo del diritto, nella ragione di giustizia e di civiltà, nella valutazione delle aspirazioni dei popoli e della libertà delle nazionalità oppresse; anche quando gli eventi bellici erano a noi sfavorevoli, e tutti i materialisti della vita, con a capo i socialisti, ci assillavano col pessimismo della loro piccola anima.

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