Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE

676107
Ghislanzoni, Antonio 1 occorrenze
  • 1884
  • Prima edizione completa di A. BRIGOLA e C. EDITORI
  • prosa letteraria
  • UNIFI
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Gli equilibristi, inferociti da parziali resistenze, avevano perpetrato in parecchi comuni le più feroci rappresaglie contro i facoltosi, abbattendo e incendiando edifizii, violentando persone. Negli ultimi bollettini del 22 ottobre, il numero delle vittime si faceva ascendere a due milioni cinquemila e ottocento. Il Presidente temporario del Consiglio, nel rilevare questa cifra, si fregò le mani esclamando: «Il nostro sistema di non repressione ha dato ottimi risultati. Lasciar passare la volontà dei pazzi è il migliore stratagemma per ricondurre alla ragione le maggioranze. La violenza e l'eccesso generano mai sempre la reazione. Fra una ventina di giorni il partito equilibrista sarà schiacciato, nè si udrà più riparlarne in Europa, nè anche a Manicopoli. Le previsioni dell'arguto presidente si avverarono. Di là ad un mese, quel moto rivoluzionario che aveva scompigliato tante proprietà e distrutte tante vite, era appena ricordato come una sfuriata ridicola di pochi imbecilli. I nuovi rappresentanti della nazione protestarono contro gli abberramenti dei loro elettori; e lo stesso Casanova, l'Acclamato di Milano, il Redentore del popolo, il Messia dell'uguaglianza universale, nella adunanza del 30 Novembre dichiarava in pieno Parlamento che i suoi elettori, prendendo sul serio il programma da lui pubblicato per scroccare un milione di voti, aveano mostrato di essere una mandra di ciuchi. Un secolo addietro, i ciarlatani della politica non giudicavano altrimenti il criterio dei pecoroni che si affidavano alle loro ciance; ma non eran abbastanza civilizzati per dichiarare alla Camera i loro apprezzamenti. Mentre il fascio degli equilibristi si andava scomponendo, i naturalisti guadagnavano aderenti. Nei centri più popolosi e più illuminati si aprivano nuovi Circoli. I recenti affigliati si prestavano con fervore da neofiti alla propaganda del principio. Nelle alte sfere governative, questa diversione dello spirito pubblico verso una riforma comparativamente retriva, era veduta di buon occhio. Pel giorno quindici dicembre i naturalisti furono invitati ad un solenne comizio nella capitale della gioia(35).

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