L'analisi si svolge così in due direzioni: a ) il danno ingiusto risarcibile nell'area atipica dell'illecito aquiliano non è solo quello derivante dalla lesione di un diritto soggettivo, attesa anche la risarcibilità di nuove posizioni giuridiche (aspettativa, chances, possesso, integrità patrimoniale); b) l'opzione legislativa a favore dell'estensione delle ipotesi della giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo (che può conoscere anche delle domande risarcitorie connesse ai settori specifici di sua pertinenza ex art. 25 d.lg. 80/1998) dimostra una sensibile attenuazione della generale rilevanza fra diritti soggettivi ed interessi legittimi e la progressiva valorizzazione di un criterio di riparto fondato sulla materia. Si perviene così all'abbandono della necessaria pregiudizialità del giudizio di annullamento in sede amministrativa ed alla possibilità da parte del giudice ordinario di accertare, ai fini risarcitori, l'illegittimità dell'azione amministrativa quale elemento costitutivo dell'illecito aquiliano.
Ciò comporta, da un lato, un notevole affievolimento dell'esonero dell'assicurante dalla responsabilità civile, che il legislatore vorrebbe invece tendenzialmente garantire (art. 10 comma 1 d.p.r. 1124/1965) e, dall'altro, un'ingiustificata limitazione del diritto di rivalsa dell'INAIL, fattori che finiscono per mettere in crisi l'intero sistema di protezione obbligatoria. Nel tentativo di superare le difficoltà rilevate si propone, in particolare: l'abbandono dell'autonoma risarcibilità del danno morale, vista l'ampiezza di tutela accordata alla vittima in seguito alla istituzionalizzazione della figura del danno biologico, figura nella quale può essere contenuto ogni pregiudizio all'integrità psico-fisica; la parziale modifica dei criteri di liquidazione del danno adottati per gli infortuni sul lavoro, in modo tale che anche il ristoro del danno biologico venga garantito integralmente dall'INAIL. Si potrebbe così pervenire ad un giusto indennizzo del danno da infortunio, evitando un esborso eccessivamente oneroso per l'imprenditore e consentendo all'INAIL il corretto esercizio delle azioni di rivalsa, con conseguente contenimento della spesa. Nella ricerca di un accettabile equilibrio dei contrapposti interessi, ai datori di lavoro si suggerisce, infine, di avvalersi, ove possibile, del diritto al risarcimento del danno derivante dalla lesione del credito per l'infortunio del dipendente.
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