E Vercesi si guarda bene dall'occuparsi di questioni religiose; queste sono abbandonate ai gesuiti di San Stanislao ed ai teologi della «Scuola cattolica»; solo due volte l'anno si vede in fondo a qualche articolo, con sorpresa, il nome del P. Semeria, grande intelletto di studioso e grande cuore, che rifugge dal considerare quel che c'è dì triste e di vile sotto gli accomodamenti politici.
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E l'Osservatore romano ne lo rimproverò aspramente. e con ciò si sbrigano assai leggermente e del Sillabo e delle rivendicazioni non abbandonate su Roma e della enciclica Vehementer e di tutta l'attività politica della Santa Sede; e fanno, nella realtà, come l'on. Cornaggia fa anche a parole, tenendo lunghi discorsi politici senza neppur mostrare di ricordarsi che a Roma, oltre il Quirinale, c'è anche il Vaticano. Infatti i cattolici italiani che partecipano senza restrizioni alla vita pubblica del loro paese sopprimono ed annullano, senza forse addarsene, tutta l'attività politica della Santa Sede, dal 29 aprile 1848 ad oggi.
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