Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abbaia

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Vietato ai minori

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Bonanni, Laudomia 1 occorrenze

E il cane abbaia." Riguarda per traverso, gli occhi in prospettiva ovale deformati da specchio convesso. Non mi stupirei se allungando la testa come una bolla di sapone, aggiungesse che sua madre gli cavava la lingua. Invece: "La sedia sbatte, rientro, e stava appiccata." Mi riprende la mano senza proseguire. È il racconto delle monache, degli altri _tranne il cane abbaia _ quello che ha sentito e risentito, non il suo. Capisco che non vi partecipa più, con un trasalimento dentro. Possibile che vi sia nei bambini, nella natura umana, tale forza di recupero da cancellare tutto, tutto? "Ma perché," mi sfugge. Voglio accertarmi. "Mica la facevo arrabbiare io," dice a un tratto senza quella montatura difensiva e quasi insolente che s'è impressa sulla faccia, "era zia Carmela." Spiega che con la cognata litigavano sempre, s'inquietava. Ecco perché, conclude persuaso. Non si ricorda del padre morto, non sa della guerra bombe paura miseria, ma solo le liti con zia Carmela. C'è dunque questa provvidenza per i bambini: qui la tragedia sembrerebbe risolta in una specie di ruolo che assume, una recitazione di personaggio minore nel racconto che fanno di lui e dal quale s'è ormai staccato. La fila sta abboccandosi nella porta dell'istituto, la monaca non si volta. Ultimo Elio si rigira a guardarmi. Ancora i suoi occhi tondi cerchiati mi stringono il cuore. No, non è che dimentichino, i bambini in un certo senso non dimenticano niente. Se anche non sanno più, tutto è però entrato nella loro sostanza, la memoria si trasforma in sostanza umana. E da grande, senza ricordo, Elio sarà pure fatto di quello che ha subito.

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