Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIFI

Risultati per: abbagliata

Numero di risultati: 1 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE

658234
Capuana, Luigi 1 occorrenze

Aprì gli occhi, e rimase abbagliata. Avea davanti una fila di stanze, così ricche e così splendide, che quelle del palazzo reale, in confronto, sarebbero parse vere stalle; e Testa-di-rospo che dormiva, in fondo, sopra un letto lavorato d'oro e di pietre preziose, con cortinaggi di seta e lenzuola bianche più della spuma. E non aveva più quella schifosa Testa di rospo; ma era così bella, che, al paragone, la Gigliolina, bella e bianca come un giglio, sarebbe parsa proprio una megera. Accecata dal furore, la Regina pensò: - Ora entro, e mentre dorme, la strozzo colle mie mani. Ma il muro si richiuse a un tratto, e lei vi batté la faccia e si ammaccò il naso. Senza aspettare che facesse giorno, tornò su in camera. Sentiva nelle carni un brucìo, un gonfiore!... Stende una mano, e si scorge che, da capo a piedi, era piena di zecche. Si sveglia il Re: è pieno di zecche anche lui. Si svegliano i ministri, le dame di Corte, insomma tutte le persone del palazzo reale; son tutti, da capo a piedi, pieni di zecche; e, dal prurito e dal dolore, non possono reggere: - Accidempoli alla Regina, che volle dormire nel canile! Il Re corse di nuovo da Testa-di-rospo. - Figliuola mia, dàcci aiuto! - Mamma cagna, dategli aiuto! Mamma cagna, Bau, bau! No, no! Non ne vuol sapere. - Figliuola mia, dàcci aiuto! Che aiuto poteva dargli? Mamma cagna rispondeva sempre: - Bau, bau! No, no! Intanto tornava il Reuccio per sposare Testa-di-rospo. Tutti erano occupati a tagliar le zecche, colle forbici, perché strappare non si potevano; facevano più male. E più ne tagliavano e più ne rimaneva da tagliare: - Accidempoli alla Regina, che volle dormire nel canile! Allora il Re montò in furore. Afferrò la Regina pel collo, e disse: - Trista femmina, che cosa hai tu fatto, da attirarci addosso tanti guai? La Regina non ne poteva più e confessò ogni cosa: che avea detto come le Fate non potrebbero farne una pari; che avea comprato quella bambina a peso di oro; che avea fatto fare il vestito incantato per bruciare viva Testa-di-rospo. - Ora son proprio pentita, e domando perdono alla Fata! Disse appena così, che alla Reginotta cadde giù quella schifosa Testa di rospo, e la Gigliolina si trovò vestita come una figliuola di contadini, qual era. La Reginotta splendeva come il sole, sicché, per guardarla, bisognava mettersi una mano agli occhi. Le zecche erano sparite, e non se ne vedeva neppure il segno. Il Reuccio di Portogallo e la Reginotta si sposarono; e se ne stettero e se la godettero e a noialtri nulla dettero.

Cerca

Modifica ricerca