Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Otto giorni in una soffitta

204587
Giraud, H. 46 occorrenze
  • 1988
  • Salani
  • Firenze
  • Paraletteratura - Ragazzi
  • UNICT
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sorpresa! - Buon giorno, Leonia, - dice allegramente, la signora d'Aufran. - E i bambini? - Sono andati a far merenda dalla signora Bord. Li ha accompagnati

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si propone di tornare presto a casa, senza però dire in qual giorno: farà una sorpresa. La prossima lettera sarà per Alano. - Che fortuna!... - esclama

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- Non volevate sapere dove sono andata ieri? - comincia Maria, infilando i calzini a Maurizio. - Oh, sì, raccontaci la tua passeggiata! - Ebbene

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pubblicato per la prima volta a puntate sul settimanale parigino per l'infanzia «La Semaine de Suzette» nel 1929 con 35 illustrazioni di Maurice Berty

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immerso il dito nella tazza mentre saliva. E ora è così desolata! Alla fìne Nicoletta si calma un po', e mostra a Francesco un povero visino rosso

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giuoco da organizzare. Maurizio va a cercare nel suo armadio il vestito che faranno mettere a Nicoletta. - Ci vorrebbe anche un cappello, no? - domanda

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le ombre che passano. Ma a un tratto si stropiccia gli occhi. Non ha veduto due Maurizi, uno accanto all'altro? E non ha anche visto che se ne sono

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essa fa i tre giri e Maurizio gira intorno a lei cantando, non distingue i passi dei fuggitivi. Francesco trascina Nicoletta correndo verso la casa

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. - Sei sicura - domanda - che la vecchia strega non verrà a cercarti qui? Come sei fuggita? - Dalla sua soffitta. Aveva fatto rizzare una scala per

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desiderio di rivedere i miei cari bambini, - dice la signora d'Aufran che ho mandato a spasso il medico e la cura e sono ritornata. - Che felicità

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scoperta. I ragazzi hanno fretta di saper tutto. - Infine, mamma, - domanda Francesco - come hai fatto tu, appena arrivata, a trovare. Nicoletta subito

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mi avevano detto che tornavi, » pareva volesse dirò « ma io I' ho indovinato.... A un tratto ho sentito che succedeva qualcosa, non sapevo bene che

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proprio nulla in tutto ciò che vede dopo il suo ritorno. Leonia le ha parlato delle visioni di Maria e la signora d'Aufran ha riso; ma non tocca a lei

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, - dice Leonia. - C'erano troppi maschi.... - E, senz'aspettare le proteste della padrona, va a prendere la merenda di Nicoletta. Mentre mangia

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undici di Alano, non si erano mai resi conto, come si rendeva conto lui, della loro responsabilità. Quanto a Nicoletta, ha avuto sempre fiducia, ma era

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' idea di salire a giocare in soffitta, Nicoletta avrebbe dovuto passar la notte sul tetto! - Altro che la notte!... - rinforza Maurizio. - Tutta la

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. - Gesummaria! Il mio dolce! - borbotta essa, precipltandosi dietro a Maurizio, con gli occhiali sulla punta del naso, mentre un grosso gomitolo di

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volta soltanto a stare con le bambine e a giocare con loro, non parlereste così... Per aver avuto a che fare con una cuginetta poco amabile, le avete

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la bambola del salotto.... Allora è di casa?... Andiamo a vedere più da vicino se è proprio la bambola. » Con un balzo leggero, il gatto è sul

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La fanciulla morde con appetito la bella fetta di pane e conserva, pur continuando a chiacchierare. - Dunque, - dice - il signore che passeggia

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e mangia perchè è impossibile fare altrimenti e perchè Maria viene a chiamarlo senza stancarsi fino a che non ha lasciato la biblioteca; ma la sua

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bottiglia di vino bianco e ne riempie quasi la tazza. I giovani babbi non hanno ancora la nozione di ciò che è conveniente dare a una fanciulletta. Ora

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Francesco. - Capisci, Nicoletta, la mattina Maria sta dietro a noi ancora come se fossimo piccini, perchè è molto tempo che è in casa nostra: è stata

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ama molto «i suoi ragazzi ». - E ora dovete andare a lavorare, - aggiunge. - Sì, Maria, - dice Francesco in tono dignitoso - ma però devi lasciarci

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sudato quattro camicie. - Verremo a giocare con te dopo pranzo, - promette Francesco. - Tu intanto guarda le figure. Non ti annoierai troppo, vero

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- E se lo dicessimo a Maria? - suggerisce Maurizio. - Dire che cosa? - Che Nicoletta.... - Maria avvertirà lo zio Fil, puoi star sicuro. - Ho un

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casa, per farli preparare prima di mettersi a tavola. Una sola minaccia può indurli. - Vi priverò del dolce! - grida fuori di sè. Privati del dolce! E

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resto, - risponde filosofìcamente Nicoletta - basta attaccarli a un chiodo in modo da poterli vedere. Che poi siano sulle mie spalle o altrove, saranno

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è l'ora di lavorare. Dovreste esser seduto davanti alla vostra scrivania, a fare i compiti. - Maurizio non protesta. Siede saggiamente davanti alla

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delle albicocche? Ho un bel fare il conto: non ce n' è mai abbastanza!... Costa caro dar da mangìare a questi tre ragazzi. Fortunatamente la signora non è

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lavorerai al nostro ritratto, altrimenti non progredisce. Francesco esita: ha una gran voglia di mettere a prova il suo talento di professore. Ma

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tranquillità. Nicoletta ha tutto il tempo d' imparare a giocare a dama e di battere due volte Maurizio, cosa di cui è molto orgogliosa, ed egli, cattivo

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' immaginazione. - Prima, il giorno avanti per esempio, racconteremo a Maria che, per fare come in uno dei nostri libri, vogliamo condurre con noi il primo ragazzo

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- No, no, - protesta Maurizio. - Voglio esser punito io; ma ci vorranno delle monellerie molto grosse. - Comincia a tavola col rovesciare il

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Francesco e Alano con Nicoletta. - E fatto, - annunzia trionfante. - Che cosa? - È fatto. Giovedì rimango a casa. - E bisogna che racconti la storia in

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Quella mattina, quando Maurizio e Francesco portano la colazione a Nicoletta, trovano la loro figlia nel suo letto, triste e pallida, che dà loro

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- Che avete, signor Alano? - domanda precipitandosi verso di lui. - È malato, - dice Maurizio senza arrossire. - Credo che bisognerà andare a cercare

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Maurizio. - Vedrai fra un po' arrivare Maria con la tazza del decotto.... Come faremo per portarla a Nicoletta? - E stasera la minestrina leggera, - risponde

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tanto male al cuore. - Non hai fame? - No, affatto. - Va bene. Sai, il dottore ha detto: « Dieta fino a stasera, e stasera una minestrina leggera». È

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lasciarvi a casa. Credo che la punizione sìa sufficiente, per questa volta, e verrete con noi. - Patatrac! Bisogna proprio dire che è un perdono

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giovani babbi, soddisfatti, scendono a desinare alla loro volta. Grazie alle loro cure Nicoletta è guarita.

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meno denaro di quello che credeva dopo.... dopo aver pagato i funerali. Credo che appunto per questo sia di cattivo umore, e sia diventata a un

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camminare? - No, affatto. Senti, Maria: peggio per me: mi aiuterete a salire e resterò con lo zio Fil e con Leonia. - Che peccato! - Oh, sì! Rifaremo

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Dopo essersi assicurato che Leonia è in cucina intenta a fare il dolce, ciò che significa che non si moverà per un pezzo, Francesco va a prendere

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del ruscello; a miss Emmy, l' istitutrice degli Aubry, è entrato un bruco nei capelli, ed essa ne ha avuto una paura terribile. Giovanni Bord ha

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- È un gatto! - È una civetta! - No, è una bambina! - I tre ragazzetti son là col naso in aria, a contemplare l'oggetto delle loro esitazioni. Due

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