?" "Peuh!" esclamò il capitano Squacqueras. "Non mi posso lamentare..." "Dunque, sarebbero tanti!" "No," puntualizzò il capitano "non mi posso lamentare
paraletteratura-ragazzi
mi volete con voi, perciò ho deciso di fare da sola. Parto con Jolanda, il tuo nostromo Nicolino che mi si è affezionato e il mio maggiordomo. Un
paraletteratura-ragazzi
dov'è?" esclamò. "Signor capitano!" Il capitano Squacqueras fece sentire la sua voce. "Che diavolo volete! Perché mi chiamate?" "Non vi vedevo più
paraletteratura-ragazzi
Pagina 197
. - Appena mi lasciano solo - disse fra sè - mi metto io a caccia di quella vagabonda di mia sorella; e le faccio tale una ramanzina, da levarle per
paraletteratura-ragazzi
Pagina 182
: — Tu fai osservazioni a un uccello? Come ti chiami? — Mi chiamano... Margherí, — rispose aprendo un poco i petali per far sentire la voce. — E tu
paraletteratura-ragazzi
Pagina 24
stato? — dicevano. — È stato quell'antipatico animale coi baffi, — spiegò Cipí, — fingeva di dormire, pareva morto, io mi sono avvicinato per vedere se
paraletteratura-ragazzi
Pagina 32
racconta storielle a chi è nei guai, ma credo che non faccia male a nessuno. — Quel tipo non mi piace affatto! — brontolò Cipí. — Perché di giorno non si
paraletteratura-ragazzi
Pagina 84
non parli, straniero, — disse Amilah, — ti dirò come ti ho sorpreso: è stato a causa del modo in cui questa mattina, al cancello del giardino, tu mi
paraletteratura-ragazzi
Pagina 127
. — Sei tu Sakumat, il pittore? — E questa è la mia casa, uomo delle montagne. Chi sei? E perché mi cerchi? — Io sono Kumdy, uomo di bastone del burban
paraletteratura-ragazzi
Pagina 3
, — perché il mare è grandissimo, e non ce n'è mai abbastanza. Pensavo che ci avremmo messo qualche isola, e altre navi: era un progetto che mi piaceva
paraletteratura-ragazzi
Pagina 40
commercio, e me lo mise aperto sul tavolo. - Veda - mi disse - le prime pagine. Io vi cominciai a notare parole e frasi prese dagli scrittori, man mano che
paraletteratura-ragazzi
Pagina 108
me d' una disgrazia qualsiasi, mi scrive un semplice p. c., m'ha l'aria di voler dire per canzonatura o per cavarmela. Ed è veramente canzonatura il
paraletteratura-ragazzi
Pagina 126
leggere in qualche loro scritto una locuzione o un costrutto di lega impura. Diceva fuor dei denti: - Queste son bricconate, mi scusi. - Questo non è uno
paraletteratura-ragazzi
Pagina 154
Cara cugina, Ringrazio te, tuo marito e i tuoi figliuoli grandi e piccoli dell'allegra giornata che mi faceste passane in casa vostra, e mantengo la
paraletteratura-ragazzi
Pagina 43
I veri seguaci di Gesù. E diceva ancora: - Chi vuoi essere mio discepolo, rinneghi sè stesso, prenda la sua croce e mi segua. - E cosa voleva dire
paraletteratura-ragazzi
Pagina 187
nell'anima. Ora io mi domando: se l'Italia era così divisa fra genti e dinastie straniere, che onore potevano avere gli italiani? Per nostra fortuna, poi
paraletteratura-ragazzi
Pagina 19
Apostoli: - Tutti quelli che mi hanno seguito fin qui sono digiuni. Bisogna dar loro da mangiare. - Signore, non abbiamo nulla, - risposero gli Apostoli
paraletteratura-ragazzi
Pagina 191
Guccio cerca legna per il fuoco. - Se tu mi segui. trovo io il modo - esclamò Guccio con una fermezza che fece sorridere di compassione e nello
paraletteratura-ragazzi
Pagina 35
sapiente. Perchè mi dànno sempre dell'asino se esso è sapiente? - domandò Cherubino. - Tu sei un asino ignorante. - Ma asino è sempre asino. - Quello
paraletteratura-ragazzi
Pagina 49
Segantino. - Reverendo, mi perdoni se entro in questo modo: ho bussato, e forse non mi ha sentito. Son questi i crociati, i ragazzi perseguitati dalla
paraletteratura-ragazzi
Pagina 29
penso, Blabante, che di qui a là ci sia abbastanza acqua che corre per non importunare quella che vediamo, se mi levo l'elmo... Il fatto è che mi
paraletteratura-ragazzi
Pagina 12
conte, ma sei di quelli che non mi piacciono! E poi... so che hai il fiato un po' pesante... Ma vieni: ti farò cantare, ti farò ballare, e poi ti
paraletteratura-ragazzi
Pagina 29
portò via il direttore, sparando ghiaietta con le ruote posteriori. - Mi sa... - fece il dottor Pastori, prendendo a braccetto Melchiorre. - ...Mi sa
paraletteratura-ragazzi
che non ha piú bisogno di bambinaia perché lui oramai ha imparato a soffiarsi il naso. - Mi basterebbe il contorno d'insalata senza la carne. - Non
paraletteratura-ragazzi
Pagina 12
farmi compagnia. Parla, dunque. Dimmi qualche cosa. Bellissima fece segno di sí con la testa. - Sí? Che cosa mi dici? Che Rosetta verrà presto? - Sí
paraletteratura-ragazzi
Pagina 14
— E ora, se vi movete, mi avanzo io, — dichiarò. Tutto il mondo sa che non si può competere con un Tit armato. Quei tre non si mossero. — Lascia
paraletteratura-ragazzi
Pagina 43
Grigia, non essere cosí modesta, — disse la buona Regina, — e cosí paurosa. Non mi riesce di vedere che uno dei tuoi occhietti rossi, che fa capolino
paraletteratura-ragazzi
Pagina 61
trombetta d'argento? Oh, mi dimenticavo. Una volta, suonò. Suonò tanto piano che la udí soltanto Caterinuccia che la teneva sotto il cuscino. Aveva
paraletteratura-ragazzi
Pagina 73
scarpa, cominciava ad aver paura di un nuovo incontro con don Giovanni il capo-birro. - E se mi dicesse: Lèvati la scarpa e la calza? - Non è lo
paraletteratura-ragazzi
Pagina 66
- dice con stizza - perchè mi tormenti? non ci stai bene in casa mia? - No, proprio - risponde Milena per il dentino - in casa tua non ci sta a suo
paraletteratura-ragazzi
Pagina 161
! - risponde l'ometto - tra poco esco di nuovo e mi impolvero un'altra volta. La mamma tace e scodella la minestra. Serve tutti e lascia Nino con il tondo
paraletteratura-ragazzi
Pagina 173
ricchissimi se temiamo Iddio, se fuggiamo il peccato, e facciamo il bene. - E il figlio rispose: - Padre, io farò tutto ciò che voi mi avete raccomandato
paraletteratura-ragazzi
Pagina 259
ONORARE I GENITORI Il maestro di Nino entra in classe con la faccia scura. E dice subito: - Ho visto una scena che mi ha disgustato. Un bambino
paraletteratura-ragazzi
Pagina 27
tenuta da tutte per un sennìno. "O sentiamo! esclam� la direttrice, facendo bocca da ridere. "Mi pare che non si sia incominciato troppo bene celebrando
paraletteratura-ragazzi
"La valente donna di cui oggi mi tocca a parlarvi, valorose compagne mie, si appella Anna Maria Arduino, una delle più rare donne del suo tempo
paraletteratura-ragazzi
Pagina 163
, che ho inteso subito per la carta, mi hanno fissato in quell' idea, e ho buttato là a caso." "E ci ha azzeccato." "Ma ecco: che vuol dire fermo gli
paraletteratura-ragazzi
Pagina 247
italiane? non mi sarei fatto intendere da tutte quante? "Sì, sì, esclamarono tutte." "Veniamocene adesso a quella famosa stanza che i Francesi, tanto
paraletteratura-ragazzi
Pagina 254
Madonnina Malaspina; la quale, confermando a me il fatto, che mi pareva incredibile, mi scrisse: "In non ho merito punto: feci soltanto il dover mio
paraletteratura-ragazzi
Pagina 270
, e chiese di vederle. Osservò minutamente ogni cosa e poi disse: — Maestà, vi manca il meglio. — Che cosa mi manca — L'albero che parla. — Infatti
paraletteratura-ragazzi
Pagina Titolo
diventerò dopo scorticata, non direste che il servigio che mi renderete è pessimo. - Il barbiere stese la dichiarazione e donna Peppa la firmò. - Ora
paraletteratura-ragazzi
per mare e per terra, e mia madre quando sono uscito mi ha detto: «Esci, cercala bene e la troverai!» Ora, giacchè la sorte m'ha favorito, dobbiamo
paraletteratura-ragazzi
sempre più aumentato. Infatti, non appena stette bene andò dal Duca zio e gli disse: - Zio, dite quel che volete, ma io stasera voglio che mi prestiate
paraletteratura-ragazzi
Cavaliere, e Maricchia dentro di sè disse: - O corte o morte! - Poi rivolta al Cavaliere: - Signor Cavaliere, per favore, mi vuol raccogliere quel
paraletteratura-ragazzi
. — Questo lavoro, — dice Delfina, — non mi convince. — Io lo trovo facilissimo, — ribatte Armando. — Pensi se avessimo dovuto ripetere la parola
paraletteratura-ragazzi
Pagina 14
distinta: — Lamberto, Lamberto, Lamberto... — Signorina, guardi che io mi chiamo Ottavio, — dice il medesimo. — Spiritoso, — osserva il giovane Armando
paraletteratura-ragazzi
Pagina 30
boxe. — Ottavio, facciamo un paio di riprese, — dice, sempre con il punching ball mi annoio. — Troppo onore, zio. — Dài, non voglio picchiarti sul
paraletteratura-ragazzi
Pagina 79
, mi guarda con la faccia chiusa come un pugno, abbassa il vetro del finestrino e sibila tra i denti: - Grazie, il parabrezza me lo pulisco da solo
paraletteratura-ragazzi
. Sembro un cuoco che rimesta dentro un pentolone, con un cucchiaio per ogni mano. Il suono sale alto come un fumo. È quasi buio. Mi sento uno stregone
paraletteratura-ragazzi
suo papà mi ha accompagnato a casa con una macchina grande come un autobus, tutta luci, freni e frecce e la musica a tutto volume. All'incrocio di largo
paraletteratura-ragazzi
comperare. Aiuto a riempire i bauli delle auto e poi porto via i carrelli vuoti. Mi passano per le mani pacchi e pacchetti, borse e borsette, dolci e
paraletteratura-ragazzi
Pagina 61