assicuratore e così pure le cure, salvo quelle a favore del lavoratore affetto da silicosi o da asbestosi associata a tubercolosi attiva, le quali spettano
a tubercolosi polmonare.
tubercolosi polmonare in fase attiva, anche se iniziale.
Resta ferma presso l'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) la gestione dell'assicurazione contro la tubercolosi, con compiti limitati
tubercolosi fornisce il maggior contingente di vittime.
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, perdano l'attitudine al lavoro a cagione della tubercolosi.
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potrà procurare un'assistenza migliore di quella usata fin qui a quei tubercolosi che, stante lo stadio avanzato della malattia, non presentano
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Difficoltà di conoscere la mortalità prodotta dalla tubercolosi. - Le cifre ufficiali sono assai inferiori al vero. - Ragioni di ciò. - La mortalità
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In complesso, però, prevale l'opinione, che, quantunque i tubercolosi possano guarire a qualunque altezza, tuttavia le diverse altezze non sono tutte
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fare colla tubercolosi, è certo che un'altra parte non piccola di esse (credo di non esagerare supponendo la metà) siano state invece delle vere
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ufficialmente come tubercolosi.
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Il medico, costretto a tagliar corto, ascrive alla categoria comune anche dei morti che, invece, avrebbero dovuto essere elencati nella tubercolosi.
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Non è neanche lontanamente possibile di congetturare a quanto possa salire la cifra di quelli, che a questo modo vengono sottratti alla tubercolosi
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La tubercolosi è una malattia propria tanto dell'uomo quanto di diverse specie animali, ed è prodotta da un microbo visibile soltanto col microscopio
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tubercolosi.
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Non si vada mai ad abitare dove ha abitato o è morto un malato di tubercolosi senza prima aver fatto scrupolosamente disinfettare i locali e i mobili
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Assai più raramente i bacilli sono contenuti nelle carni degli animali tubercolosi, ma anche in queste vengono uccisi dalla cottura.
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Ma, anche operando così si ottengono risultati inesatti, perché, essendo la tubercolosi una malattia cronica e frequente, gli ospedali, a seconda
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proporzione fra il numero dei morti di tubercolosi e quello dei morti per qualsiasi malattia, e poscia applicando il rapporto ottenuto al numero totale
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Difficoltà di conoscere la mortalità prodotta dalla tubercolosi. - Le cifre ufficiali sono assai inferiori al vero. - Ragioni di ciò. - La mortalità
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Il dottor Müller a Monaco trovò che tanto fra gli adulti, quanto fra i bambini, il 30% delle morti è dovuto alla tubercolosi; e questa cifra, pure
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veduto, soltanto il rapporto da 1 a 13, tuttavia il Foà stesso fa notare, che la cifra da lui data dei tubercolosi, se si volesse applicare alla
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Che la sua supposizione sia giusta, che la frequenza della tubercolosi sia molto maggiore di quella finora ammessa sul fondamento delle denuncie
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Ma non basta! Chi vuol rendersi conto più esatto della terribile influenza che la tubercolosi esercita sulle popolazioni, deve mettere a calcolo
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Tanto maggiore quindi è l'importanza del fatto che più di un terzo delle morti vi è dovuto alla tubercolosi, e solo un terzo dei morti vi è immune da
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Anche presentemente di mille operai tedeschi dai 20 ai 30 anni invalidi al lavoro, 534 devono l'invalidità alla tubercolosi.
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Ecco, infatti, suddivisi per gruppo d'età, i morti in Italia per tubercolosi generale e locale nei quattro anni 1890-91-95-96. Nella prima linea
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Da queste cifre si può dedurre il danno economico portato dalla tubercolosi in un paese. Esso è incomparabilmente più grave di quello della più parte
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In Italia la piaga della tubercolosi è alquanto meno grave che in Germania e negli altri paesi nordici.
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tubercolosi nei sei anni 1887-92:
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stesso tempo la tubercolosi ne spense più di 3 milioni e mezzo. La gran guerra del 1870 costò alla Germania 43 mila vite, mentre, a dir poco, ogni anno
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modo certo, indiscutibile, la natura infettiva della tubercolosi. Il professore Villemin nel 1865, inoculando sotto la pelle di conigli sani e robusti
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tubercolari in animali suscettibili di ammalare di tubercolosi, produce in questi la malattia; 2.° l'innesto di materie di natura non tubercolare non produce
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Più tardi, nel 1872, l'Armanni di Napoli aggiunse un nuovo argomento a favore della teoria infettiva della tubercolosi, dimostrando specialmente
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, contraggono di frequente la tubercolosi, e sono in grado di trasmettercela col latte e colla carne. Ecco, adunque, un'altra importante sorgente
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La nostra difesa contro la tubercolosi sarebbe affatto insufficiente se ci guardassimo soltanto dagli uomini. Anche molte specie animali vengono
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Parecchi ordini di ricerche hanno assodato che questo dev'essere un modo assai comune di trasmissione della tubercolosi.
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È antica l'osservazione, che nelle prigioni e nei manicomi la tubercolosi infierisce assai più che nella popolazione libera. Ora, nelle prigioni e
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Quando si usano rigorose precauzioni riguardo allo sputo, l'assistere i tubercolosi riesce poco o punto pericoloso, e viceversa. Secondo Cornet, in
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Come appare da quanto si è detto, nessun organo del nostro corpo è risparmiato dalla tubercolosi; dovunque vien portato, il bacillo può esercitare la
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Nella diffusione della tubercolosi ha molta importanza il fatto, che la malattia è assai frequente negli animali, i quali possono trasmettercela
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Nella diffusione della tubercolosi importanza di gran lunga maggiore della carne, ha il latte, e per varie ragioni. In primo luogo è da considerare
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sieno affetti da tubercolosi.
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traccia di tubercolosi.
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Si può quindi ritenere che la resistenza alla tubercolosi non solo varia da persona a persona, ma varia altresì nei diversi momenti della vita di uno
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diventarono tubercolosi.
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Trattando nel Cap. II dei danni della tubercolosi ho detto, come essi sieno maggiori nelle città che nelle campagne, e a prova ho citato le
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Interessante è pure il seguente specchietto, che dimostra come in Francia la mortalità per tubercolosi sia tanto più elevata quanto più popolosa è la
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Fra questi microbi ve n'ha di quelli che, entrando coll'aria nei polmoni dei tubercolosi, vi destano, come già dissi, quelle infezioni secondarie che
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per impedire il diffondersi della tubercolosi bovina.
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