4. Ai fini del presente articolo il fondo rustico deve essere costituito da particelle catastali riportate in una stessa partita e contigue l'una
Gli AA. riportano la prima parte dei risultati ottenuti nell'ambito di uno studio sistematico sulle fonti di particelle ambientali sicuramente non
Le manipolazioni tecnologiche di particelle, viventi o non viventi. alle dimensioni di 1:1.000.000.000 di metro presentano anche implicazioni
L'esperienza dell'esposizione a particelle aerodisperse di dimensioni nanometriche (PN, dimensioni < 100 nm) negli ambienti lavorativi e di vita
domandare come un povero uomo possa mettere insieme le particelle disperse di una Esposizione universale.
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in tante altre particelle ad un poco di distanza l'una dall'altra.
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particelle di carburi, con conseguente diminuzione della durezza.
particelle di carburi secondari si può diminuire la durezza sino a 56 Hrc.
2)matrice ferritica in cui sono dispersi i carburi primari e parte dei carburi secondari (di V, Cr e o) e con particelle sferiche di Fe3C e una
A parità di tipo e quantità di carburi, il maggior volume delle singole particelle porta ad una diminuzione della durezza perché diminuisce l'area
ferritica ma si ha la precipitazione di carburi duri (carburi secondari), sotto forma di particelle sferoidali fini e disperse in maniera abbastanza
semplice suddivisione del corpo di un individuo, ma per mezzo di piccole particelle di sostanza — quali sono per esempio le uova — entro il corpo dell
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geni non ci appaiono così più come particelle isolate e indipendenti, bensì come elementi di un sistema armonico e complesso, collegati da intime
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particelle a attraverso la materia. Tali particelle (che sono come è noto atomi di elio doppiamente ionizzati, cioè carichi positivamente, lanciati dalle
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Che il principio di indeterminazione debba valere anche per le particelle materiali, lo si può dedurre logicamente dalla validità del principio
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3° Metodo. - Sappiamo che particelle materiali di grande energia, come le particelle , possono rendersi isolatamente visibili, sia mediante la
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densità media delle particelle sarà . Perciò in un qualsiasi spazio chiuso S ve ne saranno in media
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rendere conto dell'emissione spontanea di particelle da parte dei nuclei delle sostanze radioattive.
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, occasionalmente, attraversare una barriera di potenziale più alta dell'energia che essa possiede. Le particelle a del nucleo si comporteranno, qualitativamente
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Vediamo ora come si può trasportare questa nozione nella meccanica quantistica. Se noi assegnamo, p. es., le coordinate di un sistema di particelle
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trattasse di particelle identiche (p. es., elettroni) si dovrebbero fare altre considerazioni, che rimandiamo al cap. VI.
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sarà fatta fondandosi sull'analogia rilevata al § 19. Partiamo perciò dall'espressione classica dell'hamiltoniana di un sistema di N particelle in
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Tornando al caso delle N particelle elementari, diremo che esse sono «statisticamente indipendenti» se la P ha la forma seguente (1) Si verifica
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È questo il solo caso in cui la P è determinata dalla conoscenza delle Pk. Si noti che le particelle possono non essere statisticamente indipendenti
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Quanto sopra si estende immediatamente a un sistema di N particelle distinte: l'operatore hamiltoniano è in tal caso (usando le stesse notazioni
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Nei casi ordinari (corrispondenti cioè nel modello classico a particelle dotate di velocità piccole rispetto a c, sì da potersi usare la meccanica
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che la massa delle particelle positive fosse tanto diversa da quella degli elettroni. Con la scoperta sperimentale del positrone (1932), le «lacune
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Se il sistema consta di particelle uguali, e si indicano con le coordinate e i momenti della particella i-esima (incluse le variabili di spin), è
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(1) Lo studio generale delle proprietà di simmetria delle autofunzioni di particelle è stato fatto coi metodi della teoria dei gruppi da E. WIGNER
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Consideriamo ora uno stato generico, anche non stazionario, rappresentato da una certa . Se si ammette (come nel caso di due particelle) che
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Passiamo ora alla prima approssimazione, tenendo conto dell'azione reciproca tra le due particelle, che introdurremo come perturbazione, seguendo i
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, dato generalmente ai fenomeni caratteristici dei sistemi con particelle uguali (1) V. W. HEISENBERG, ZS. f. Phys., 3S, (1926) p. 411. . Supponiamo
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'; ma, come tosto mostreremo, il punto G', quando si facciano tendere simultaneamente a zero i volumi di tutte le singole particelle di C, tende sempre
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numerosi punti di contatto tra particelle asimmetriche. Quando queste sostanze sono in quiete, la struttura rimane rigida e ha le caratteristiche di un
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Il flusso di particelle emesso dal filamento è, per l’appunto, un flusso di elettroni, le particelle elementari con carica negativa, scoperte poi da
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La polvere ci mette in contatto con il microcosmo. La cosa più piccola che possiamo vedere a occhio nudo sono le particelle di polvere in sospensione
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Così non di rado nel liquido del preparato si formano delle correnti, che trascinano le particelle solide sospesevi, e che non hanno, come ben si
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5.° Finalmente l’azione repellente si manifesta non solo fra il Sole e le code, ma anche fra le particelle di cui le code sono composte, come poc
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riduce in ultima analisi all'attrazione elettrica elementare fra particelle di materie vicine, senza pretendere tuttavia di spiegare ulteriormente codesta
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Se, come già ammetteva DESCARTES, il calore è un movimento disordinato delle particelle elementari della materia, e il movimento si lascia spiegare
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Come-in questa teoria si è condotti dai rapporti fra calore e lavoro alla ipotesi che il calore corrisponda ad un moto intimo delle particelle dei
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concezione, ma riguarda i due fluidi come costituiti di particelle materializzate (elettroni) il cui trasporto costituisce le correnti.
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sapere per ogni mezzo e per ogni ordine di fenomeni che vi si svolgano, quali sono le particelle eteree a cui debbonsi attribuire i fenomeni stessi
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non come una forza emanante dai loro baricentri, ma pertinenti alle loro particelle.
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secondi i fluidi elettrici circolano lentissimamente e possono quindi ritenersi trattenuti dalle particelle della materia.
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ritorna utile, giacchè, l'ipotesi di una azione del solvente sul movimento delle particelle in soluzione, conduce con JAHN, ad una correzione delle leggi
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Si comprende agevolmente come queste peculiarità dei sistemi contenenti particelle identiche vengano ad alterare i pesi statistici da attribuirsi ai
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’è per ora alcuna prova sperimentale. Quest’ultima sarebbe costituita da particelle debolmente interagenti (indicate con la sigla Wimp) previste dalle
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della Terra, sono in corso nel mondo. Il Sole, supernove, pulsar, buchi neri e altri fenomeni violenti inviano messaggi tramite queste particelle. I
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Benché queste particelle siano così difficilmente afferrabili, lo studio del cielo nella “luce” dei neutrini è di grande interesse: può darci notizie
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