Tenere gli occhiali da sole quando si viene presentati. Giocare alla Gioconda non è gentile. Tenere l'unghia del mignolo lunga, specialmente gli
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Fisiognomica, è andata perduta. Ed è persino inutile ribadire l’attenzione di Leonardo per l’interiorità nei ritratti, in quella Gioconda 44. Leonardo da
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caduta di una civiltà non più misura dell’uomo: da qui non parrà arbitrario ed esibizionistico il fatto di una Gioconda apparsa coi baffi per opera del
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percepire come quantitativo anche ciò che di per sé è unico come il capolavoro artistico: è questa la sorprendente rivelazione contenuta nella Gioconda
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Ora, si può presumere ciò che avviene nella Gioconda. La bilancia semplice e facile di un individuo immobile è distrutta per non so quale comunalità
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gioconda, naturalmente, non la schiettezza; ma tuttavia da questo temperamento ravviato e di parco signorile alla rievocazione ellenistica e pseudo
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a pag. 642, dove è detto che la Gioconda «riuscì un miracolo di dottrina artistica, perché non solo il grandioso sfondo e le grandi linee della
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La Cieca, Gioconda, Alvise, Laura, Barnaba, Coro, poi Enzo.
(Gioconda va al paravento. Laura è deposta sul letto)
Gioconda sola presso il tavolo guarda il pugnale, lo tocca, poi prende l’ampolla del veleno.
(mentre Gioconda fa per fuggire s’incontra con Barnaba che spalanca l’uscio ed entra)
La Gioconda sola, poscia il Doge, i Pregadi, i Senatori, i Cavalieri, i Procuratori, Caudatari, Araldi, ecc. Popolo.
(Isèpo scrive. Intanto alla porta del tempio appariscono Gioconda e la Cieca)
(entra Gioconda e s’appiatta dietro la colonna del proscenio. La serenata cessa per un momento)
Entrano Cavalieri e Dame. Alvise sarà alla porta ricevendo e complimentando chi entra. Il Paggio gli sta accanto. Gioconda con Barnaba. Più tardi
(intanto dal fondo della calle si avanzano due uomini che portano in braccio Laura avvolta in un mantello nero. Battono all’uscio. Gioconda si scuote
Barnaba, La Cieca, Isèpo, Zuàne, Coro. Indi sei Sgherri. La Gioconda, Enzo, più tardi Laura, Alvise. Il Popolo porta in trionfo il Vincitore della
(la Cieca è scacciata dal Coro. Gioconda va per soccorrere la madre, ma vedendo Enzo trascinato dalle guardie rimane per un momento sospesa in una
(Tutti si dirigono al tempio. Alvise e Laura primi, i due paggi dopo, indi tutto il Coro, e Gioconda fra la madre ed Enzo. Giunto alla porta della
. Subito dopo Alvise si volge, cerca collo sguardo Laura e non la scorge; sale sul brigantino con passo concitato, e sta dietro a Gioconda mentr’essa dice:)
(movimento di Marinai che corrono ad incendiare il vascello. – Un colpo di cannone spezza l’albero di prora che cade. Enzo, Gioconda e tutta la
Gioconda. – A destra della scena una lunga e buia calle.
(Laura ed Enzo cadono in ginocchio davanti a Gioconda – Quadro)
Barnaba, poscia Isèpo indi per un istante La Gioconda e La Cieca.
Gioconda sola presso il tavolo guarda il pugnale, lo tocca, poi prende l’ampolla del veleno.
Entrano Cavalieri e Dame. Alvise sarà alla porta ricevendo e complimentando chi entra. Il Paggio gli sta accanto. Gioconda.
(entra Gioconda e s’appiatta in fondo. La serenata cessa per un momento)
(la Gioconda e la Cieca attraversano la folla inginocchiata mentre dura l’orazione)
(Gioconda ricomparisce dal lato opposto a quello donde è uscito Alvise. Si guarda intorno, solleva la cortina della cella, poi, vistasi sola, esclama:)
(mentre Gioconda fa per fuggire s’incontra con Barnaba che spalanca l’uscio ed entra)
Entra nel cortile una Mascherata; la segue il popolo cantando e danzando. Poscia un Barnabotto, Gioconda e la Cieca.
(intanto dal fondo della calle si avanzano due uomini che portano in braccio Laura avvolta in un mantello nero. Battono all’uscio. Gioconda si scuote
(Gioconda corre verso Enzo che viene trascinato dalle guardie. Barnaba afferra per la mano la Cieca e, giovandosi della confusione, la spinge entro
(Tutti si dirigono al tempio. Alvise e Laura primi, i due paggi dopo, indi tutto il Coro, e Gioconda fra la madre ed Enzo. Giunto alla porta della
Barnaba, La Cieca, Isèpo, Zuàne, Coro. Indi sei Sgherri. La Gioconda, Enzo, più tardi Laura, Alvise. Il Popolo porta in trionfo il Vincitore della
Gioconda. – A destra della scena una lunga e buia calle.
Gioconda sola presso il tavolo guarda il pugnale, lo tocca, poi prende l’ampolla del veleno.
(Gioconda stringe ad essi la mano; escono da dove sono entrati)
(Isèpo scrive. Intanto alla porta del tempio appariscono Gioconda e la Cieca)
Entrano Cavalieri e Dame. Alvise sarà alla porta ricevendo e complimentando chi entra. Il Paggio gli sta accanto. Gioconda.
Entra nel cortile una Mascherata; la segue il popolo cantando e danzando. Poscia un Barnabotto, Gioconda e la Cieca.
(Gioconda ricomparisce dal lato opposto a quello donde è uscito Alvise. Si guarda intorno, solleva la cortina della cella, poi, vistasi sola, esclama:)
(intanto dal fondo della calle si avanzano due uomini che portano in braccio Laura avvolta in un mantello nero. Battono all’uscio. Gioconda si scuote
Barnaba, La Cieca, Isèpo, Zuàne, Coro. Indi sei Sgherri. La Gioconda, Enzo, più tardi Laura, Alvise. Il Popolo porta in trionfo il Vincitore della
(Gioconda corre verso Enzo che viene trascinato dalle guardie. Barnaba afferra per la mano la Cieca e, giovandosi della confusione, la spinge entro
(Tutti si dirigono al tempio. Alvise e Laura primi, i due paggi dopo, indi tutto il Coro, e Gioconda fra la madre ed Enzo. Giunto alla porta della
Gioconda. – A destra della scena una lunga e buia calle.
Stasera al Teatro Reale dell'Opera si è data la prima rappresentazione della Gioconda sotto la direzione del maestro Tuilio Serafin. L'edizione
faticosamente su uno spunto paradossale e che veniva appena appena salvato dalla robusta comicità, dalla gioconda comunicativa del protagonista.
punto di vista morale l'effetto sarà quello di insegnargli una gioconda pazienza, lo libererà dall'egoismo, gli darà l'abito di operare de sé, e fare
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