Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Il letto vuoto

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Bertoni, Alberto 1 occorrenze

Torno a casa alle due e mezzo, mi metto a letto, leggiucchio, di sicuro ho tolto la sovraccoperta - verde e scostato il lenzuolo: il letto è fatto e

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Il letto vuoto

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Pecora, Elio 1 occorrenze

Torna a discorrere sullo zen, è lì che intravede la salute, certa dell'illuminazione finale. E ripete che la verità è nell'andare, nell'accettare i

poesia

Ritorno a Planaval

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Dal Bianco, Stefano 7 occorrenze

Per alcuni anni ho rispettato l'impegno dei morti, quella volontà di stare senza pensare, e, insomma, di non fare e non pensare, fino al castigo

poesia

Ora che non c'è più la guerra intorno a questo posto astratto, e quelle stesse frasi senza sfiorarmi cadono spuntandosi, ora riprende ardire una

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Per una persona, li ho presi, che da tanti anni e morta eppure ancora forse abita qui e non ci fa compagnia e dei fiori forse non le importa, né del

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I gabbiani stanno sempre nel cielo, che è il loro solo mondo. Quando il vento è più freddo si fanno portare su in alto e si lasciano andare, così da

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sempre in movimento della nuvola pareva quasi sul punto di sciogliersi nel cielo più segreto, e meno male che adesso grazie al vento è ritornata netta e

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che le fa differenti e lucide di sé. E complimenti al platano e addio alla passeggiata, di chi per un momento ha creduto di vederlo e l'ha dimenticato.

poesia

Oggi il vento è cattivo, per questo mi piace. Per due volte è caduta la pianta che amo. lo però mi sono rifiutato di portarla dentro. Ho preferito

poesia

Il letto vuoto

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Bertoni, Alberto 1 occorrenze

Dopo che l'ho chiamato, invece, questo fissandomi latra e salta come un pazzo fino quasi a varcare il suo recinto. Allora mi giro per continuare il

poesia

UNA PARTITA A SCACCHI - Leggenda drammatica in un atto

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Giacosa, Giuseppe 1 occorrenze

E la pioggia continua, fredda, incessante e greve!

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POESIE

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MICHELSTAEDTER, Carlo 6 occorrenze

Tutta la forza dal tuo seno, o terra, il sole ha tratto che salendo avvampa, e l'estate trionfa. Due volte l'erba ti recise avaro il prudente bifolco

poesia

«Guardi dove cammina! o 'che 'gli è cieco?». M'erutta in faccia con fetor di vino un popolano dondolando l'anca. In vasta curva costeggiando il fiume

poesia

Quando pei blandi tramonti, per gli ampi meriggi infocati sui pallidi volti sussurra amor violente lusinghe, e quando maggio riarde il petto all'uomo

poesia

Marzo ventoso mese adolescente marzo luminoso marzo impenitente. Marzo che fai tuoi giochi con le nuvole in alto e con l'ombra e le luci dài mutevol

poesia

Dalla pace del mare lontano dalle verdi trasparenze dell'onde dalle lucenti grotte profonde dal silenzio senza richiami - Itti e Senia dal regno del

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passione e la faccia raccolta che la fiamma nel tempo stesso vela e manifesta. Ma se l'occhio distolgo dalla strada arida e sola che percorro oscura e alla

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Penombre

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Praga, Emilio 16 occorrenze

Staman nel bosco stavo tutto solo i gorgheggi a tradur di un usignuolo, quando un falco calò sul picciol nido e ripartì con un superbo grido: la voce

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Quando era colma l'anima di affetti e di armonie, ho prodigato al lastrico le esuberanze mie; e tracannai, beffandoli, vini di insulse ebrezze, e

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Qui scrutator est majestatis opprimetur a gloria. S. PAOLO. La luna tonda e placida in mezzo al ciel veleggia, sol qualche muro squallido di campanil

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Quando vent'anni avea, e spensierato il suo viaggio correa, egli avea detto alla gaia Isabella: - Tu sei gaia, sei giovane, e sei bella... vuoi tu

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Come un mortale anelava il fuggente globo di Venere; e le montagne sotto il dì nascente parean di cenere. Era l'ora del sonno, e del dolore, e dei

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Amo il buio e il fragor della fucina, e mi piace l'artier che tempra il ferro; la polverosa sua faccia ferina, gli occhi di ferro e le braccia di

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Io voglio farmi un piccolo convento, lontano, solitario, in riva al mare; colà, pieno di sole, in mezzo al vento, starò lieto e tranquillo ad

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carnefice, vorrei farmi becchino per lacerarti, o secolo, quel manto d'arlecchino; e sul tuo muto Golgota cacciarti col tuo Dio, e imprecarti l'oblìo

poesia

Quella superba sua faccia serena passar la vidi tra la folla oscena, e vidi gli occhi della folla ardenti sprofondarsi ne' suoi, come attoniti e

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imbalsamati che all'ospedal dal medico a lungo corteggiati, e agli abbietti cadaveri rapiti ed alla croce, la scienza feroce ai posteri serbò; fra il

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O bella donna di latte e di rosa, donna sdegnosa, m'han raccontato che nessun ti agguaglia nella battaglia ; che hai di ferro le braccia, e che il

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Requiescant in pace Io conoscea due vispe vecchierelle che vicino abitavano di casa: le due cuffie eran sempre alla finestra, e per l'aria venìa un

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Calava il sole e la notte salìa. Piovevano con quelle parole, e colle stelle, goccie d'amore e di malinconia; calava il sole e la notte salìa. Egli

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Noi siamo figli dei padri ammalati; aquile al tempo di mutar le piume svolazziam muti, attoniti, affamati, sull'agonia di un nume. Nebbia remota è lo

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Il marchio aspetto delle bianche chiome, a cinque lustri errando nella vita, vecchio come una quercia, e affranto come un sibarita. E lo sa Iddio se

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frugando in un convento abbandonato. Tutto pieno di note è il volumetto: qua e là qualche versetto della Chiesa all'esametro latino sposa Sant'Agostino

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TAVOLOZZA

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Praga, Emilio 9 occorrenze

Ma chi di voi parlerà… degnamente, osterie che i pittor ricoverate? Delle vostre cucine è nume un niente frammisto di cipolle e di patate! Sognate

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Una mesta mi additarono giovinetta a brun vestita, e mi dissero: - É la Rita che ha perduto il genitor! - Pochi mesi sorvolarono, la rividi in una

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L'ho visto il quadro ... è bello, è sorprendente! Che gagliardo color, che forma pura! ... Però nel fondo non capisco niente, e l'argomento mi mette

poesia

Oh bello è pure, al soffio dell'aura mattutina, il Corso, ove s'esercita la boria cittadina quando sui tetti e i platani da lunge il sol si specchia

poesia

Ma ritornato dalla lunga gita alla casa paterna, a' tuoi diletti, d'alme memorie l'anima arricchita, e la valigia piena di abbozzetti: come lieto

poesia

Donne, voi somigliate alla natura che, se sorride, gli uomini innamora, e desta la mestizia e la paura, quando minaccia e quando si scolora. Ma

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gaia parola, e ripetendola in ritornelli scuciti e belli. Era una canzonetta che parlava d'amore, chiesto e richiesto ai petali d'un fiore: e un fior

poesia

vivi ancora, o vi dice : è l'ultim'anno ? Quest'auretta carezzevole, vecchierelli, vi innamora, o vi strazia col pensiero ch'ella è muta in cimitero? Oh

poesia

Spesso io contemplo in estasi la vecchia libreria, la fida amica, l'anima della stanzetta mia, e, quando mesto io veglio, parmi udirla cantare le

poesia

Trasparenze

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Praga, Emilio 8 occorrenze

Fosti eretto da uomini orgogliosi in un'età di ferro! Nelle viscere tue stan marmo e cerro, bel campanile! I tuoi merli son gloria e apoteosi

poesia

Nella mia stanza squallida, nell'asil mio negletto, oh! quante volte ho detto : sono tranquilli i dì! Son solitario e povero, non ho sorrisi intorno

poesia

? - Il tuo labbruzzo è roseo, e la tua chioma è d'oro, ove me 'n vada ignoro. Ove tu vai me 'n vo! - Allor tu vieni al placido tetto ove veglia Iddio su

poesia

A ENRICO JUNK Della città, madre di inganni e toschi, sei stanco, amico, e aneli ai verdi boschi e a un po'di acqua corrente; a un po' di acqua

poesia

Volge la nostra età per via funesta; Cristo è di nuovo in croce; e la vestal nella sua bianca vesta trema e non ha più voce! La libertà che

poesia

brami. Qui vendemmian. Bei giorni, allegre notti. Tripudiano le valli e le pendici; si arrotondan nel gaudio, al par di botti, mille pancie felici. Son

poesia

Nato pel cielo, e tutto in quello assorto, spirto in esilio sulla nostra mota - spirto creato per fulgere - e morto come un ilota! Anima invasa da

poesia

Mi chiaman pazzo le vicine, e infatti fra tanti matti posso esser matto anch'io. Ma, affé d'Iddio, io le sento russar, le donnicciuole; oppur, da

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