XXIII legislatura – Tornata del 10 febbraio 1910
Con questo senso di equanimità che lo seguì anche nelle vicende più tumultuose della sua vita, egli entrò nella XV legislatura alla Camera, appena
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desiderato moderatore nelle più gravi contese.
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Non lo abbandonarono mai gli elettori, dei quali invece ebbe a sostenere la emulazione nel dargli il mandato. Eletto nelle legislature XV e XVI dal
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legislatura loro rappresentante in Parlamento, confermandogli poi il mandato nelle ultime elezioni generali.
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Con la gentilezza squisita del suo Abruzzo, egli portò tra noi una impareggiabile attività, che spiegò nelle numerose Commissioni, delle quali fu
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così eminente, palesando ingegno temprato anche alle difficoltà pratiche della vita, che nelle elezioni generali della legislatura seguite al
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, nelle alterne vicende di speranze e di sconforti.
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competenza nelle più ardue questioni, un tale spirito di sana democrazia, e una così alta concezione delle funzioni dello Stato, che l'animo nostro
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Essa ebbe il suo coronamento nella azione sicura, rapida, illuminata da lui portata nelle amministrazioni a lui affidate, e sovrattutto nella
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E appunto perchè egli fu inflessibile nelle idee, potè essere transigente e mite con le persone. Nulla in lui d'acre e di rudemente settario; egli
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E sempre tenne viva questa sua concezione, che cioè le condizioni economiche specialmente dovessero essere tenute presenti nelle questioni operaie e
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rappresentante di quelle idealità; e nei comizi e tra il popolo anelante a riforme, e tra plebi invocanti diritti, e nelle aule legislative fu amato e
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ascendenti della simpatia» . Andrea Costa, nelle misteriose pulsazioni nel ritmo occulto del sentimento, attingeva la forza e il fascino. Come i
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inesauribile di poesia. Egli ebbe una di quelle anime, insomma, che palpitarono solo nelle grandi figure, le quali, scomparendo, ebbero questo
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Non so se inconscio, o consapevole della brevità della sua carriera, certo fidente nelle risorse della gioventù, e riluttante alle raccomandazioni
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sventure aggiunge le sventure e la colpisce così fieramente nelle sue città e nelle sue genti e nei figli suoi, che si elevano come gli uomini
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Così delicato, così irresistibile nel penetrare nelle anime, con la semplicità di un buon camerata, faceva accettare, senza rincrescimento, quasi con
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