XXIII legislatura – Tornata del 10 febbraio 1910
(Legge la formula)
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presidente. Appena fu nota la immensa sciagura, che per la furia della natura aveva colpito tanta parte della Francia e la sua Metropoli, ho creduto
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La seduta comincia alle 14:50.
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E nel definire la legislazione sociale
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La imponente manifestazione di affetto e di cordoglio, che, nella gentile sua Imola nativa e in Bologna sempre vibrante della più alta idealità
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A lui ripensando, alla lotta degli ultimi mesi contro la malattia che lo insidiava e che egli sopportava con quella rassegnazione che è fatta di
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Altre ancora delle idee da lui con calore propugnate ebbe la legittima soddisfazione di veder penetrate nella patria legislazione; e cioè il
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affermazioni di impossibile o pericolosa realizzazione; e per la responsabilità degli industriali nei casi d'infortuni degli operai sul lavoro, e per la
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La speranza fa vana. La intensità del nostro dolore non può pareggiare la gravità della perdita, che la famiglia, il paese e noi tutti singolarmente
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Più volte ci arrise la speranza di rivederlo, ma non ne avemmo che una ricomparsa fugace. Pure la giovane età, il riposo, e la serenità della mente
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Ma anche noi, a qualunque parte ascritti, abbiamo ragione di onorarlo: perchè, qui dentro, tutti siamo moralmente cointeressati a riconoscere la
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loro occhi una concezione della vita la quale implica logicamente la scomparsa dell'egoismo o almeno la sua massima limitazione.
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Il presidente della Camera, onorevole Farini, lo redarguì più volte, la Camera qualche volta rumoreggiò, egli mantenne tranquillo il suo concetto, e
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Con questo sentimento, io, non socialista, saluto la memoria d'Andrea Costa: la cui vita fu tutta una candida lezione di probità politica e morale, e
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alla commovente e mesta commemorazione fatta dal nostro illustre Presidente, seguita da quella fatta dall'onorevole Fradeletto. Non farò la storia di
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«Siccome dopo la dichiarazione dell'onorevole presidente del Consiglio la mia proposta sarebbe respinta, ed io non vorrei che col seppellimento sotto
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Si potrebbe dire di lui quello che Giosuè Carducci scrisse di Giorgio Imbriani: aveva l'impeto e la concitazione del tribuno, aveva la fede e
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Oggi a parlare di Angelo Majorana, la parola stenta a venire sulle labbra, poiché sta nella mente sempre viva la sua imagine di giovinezza; risuona
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un pensiero reverente. E ad Angelo Majorana dia la mia modesta voce il saluto reverente e affettuoso, anche a nome di altri amici, che col Majorana
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Quando si raggiunse la unità territoriale e politica della Patria mercè le vigorose impazienze delle forze rivoluzionarie e la prudenza tenace e
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II Parlamento, molto prima di quest'ora, aveva reso omaggio all'uomo che onorò questa tribuna, con la parola finché potè, finché cioè non gli fu
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Altri ha rievocato, splendidamente, la sua anima, la grandezza della sua anima, un'anima in cui si contemperarono in un perfetto accordo di genialità
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Gli si proibì il proselitismo, ed egli si fece delle persecuzioni il mezzo più possente di propaganda e di proselitismo, e quando la nostra idealità
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Ma si offerse è dir poco, perchè egli si consacrò tutto quanto alla libertà, consacrò il suo pensiero, la sua azione ai deboli, il suo nome agli
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Quando la nostra idealità non aveva ancora in Italia metodo, disciplina e, sopratutto, la pienezza di contenuto storico che trabocca da essa in
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e di Pavia e con la penna sapiente del Bovio dicemmo che la questione sociale ha il diritto di essere discussa in Parlamento da coloro che vi hanno
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Questa grande idealità di una democrazia senza privilegi e di un proletariato redento fu la luce del suo intelletto, la fiamma del suo cuore ed egli
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Per noi repubblicani - lontani, come disse allora il nostro Imbriani, dal socialismo anarchico e dal socialismo cesareo - la nuova battaglia del
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Onorevoli colleghi! immolarsi in virtù della religione del dovere, è la più alta, la più degna gloria, per un cittadino!
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Perchè io sento il bisogno che la mia voce turbata, ma impressa di grandissimo affetto, si unisca a quella dell'onorando nostro Presidente
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Del forte ingegno, della sana e soda cultura egli avrebbe lasciato segni anche più durevoli, se la sua vita non si fosse spezzata, quando dell'opera
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Sì, certamente, grave lutto, grave danno per la patria comune. Ma per la mia, per la nostra Sicilia, davvero irreparabili. E sembra, infatti, che
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italiana, all'università un maestro incomparabile; agli amici un grande cuore, alla famiglia uno sposo ed un padre, di cui la squisita bontà fu solo pari
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Orlando V.E. Un'amicizia di venticinque anni, di cui giammai la più tenue nube velò la fiamma pura e costante, una amicizia che fu più che fraterna
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La Via. Dopo che eminenti oratori hanno degnamente rievocato la nobilissima
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E tale fa la sua esistenza piena più di opere che di giorni. Ora non è più. Egli è scomparso ed ha compiuto la sua missione. Ed oggi, cessati'i
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Non intendo in questo momento rifare la lunga enumerazione delle opere sue, ma rievocare per un istante la figura morale di questo uomo di vero
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presidente. Ha facoltà di parlare l'onorevole La Via.
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(Vivi e prolungati applausi — Molti deputati stringono la mano all'oratore)
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Non è, dunque, soltanto morto un uomo, ma è svanito un incanto, che la stessa politica, che così rapidamente cimenta e logora le simpatie, non era
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Così delicato, così irresistibile nel penetrare nelle anime, con la semplicità di un buon camerata, faceva accettare, senza rincrescimento, quasi con
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carattere fermo e risoluto, un'opera grandiosa: la conversione della rendita. Oggi il lutto popolare della sua Catania, la tristezza della Camera, lo
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Mi limito ad esprimere tutto il mio cordoglio per la morte del venerato amico, tutta l'angoscia della mia regione per la immatura scomparsa di un
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La morte troppo presto spezzò la giovanile esistenza di Carlo De Michetti, deputato intelligente e volonteroso, che vedemmo assiduo ai lavori
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Avverto la Camera che, per la ristrettezza del tempo, ho già provveduto che alle esequie dell'onorevole Majorana la Camera sia rappresentata dagli
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Lo conobbi da giovane, a Firenze, presso Alessandro Herzen; e fin da allora si faceva notare per la sincerità delle sue convinzioni, per la vivacità
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la meravigliosa duttilità e la potenza di quell'ingegno veramente italico.
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La seduta termina alle 16:00.
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Si ricorda la scrupolosità sua negli uffici che la Camera gli affidò: fu giudice sereno nella Giunta delle elezioni e nei Comitati inquirenti; fu
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13. Facoltà al Governo di modificare la circoscrizione giudiziaria dei mandamenti e dei circondari (138).
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