XXIII legislatura – Tornata del 10 febbraio 1910
Quel telegramma che l'illustre mio collega volle, nel darne comunicazione all'Assemblea da lui tanto degnamente presieduta, accompagnare con parole
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Ma sento che, nel riprendere i nostri lavori, voi sarete con me concordi nel volgere un'altra volta il pensiero e il cuore alla Francia amica
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Si inscrisse all'Estrema Sinistra, che non conosceva allora divisioni di parti, e partecipò lealmente con essa ai lavori parlamentari svolgendo
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La imponente manifestazione di affetto e di cordoglio, che, nella gentile sua Imola nativa e in Bologna sempre vibrante della più alta idealità
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Con questo senso di equanimità che lo seguì anche nelle vicende più tumultuose della sua vita, egli entrò nella XV legislatura alla Camera, appena
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cui svolgeva un ordine del giorno «per affermare che l'esercizio di Stato segnava il progresso naturale alla soluzione equa e definitiva del problema
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A lui ripensando, alla lotta degli ultimi mesi contro la malattia che lo insidiava e che egli sopportava con quella rassegnazione che è fatta di
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riconoscimento, comè enti giuridici, delle associazioni cooperative di lavoratori, tanto in città che in campagna, e la modificazione della legge di
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penalità, che non fu presa in considerazione soltanto perchè il guardasigilli onorevole Zanardelli, dichiarandone già compreso il concetto nel suo progetto
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Mentre frutti così rigogliosi egli aveva già dati, mentre tutti quelli che lo amarono aspettavano da lui maggiori e ancor più segnalati servigi al
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l'espressione del sentimento valga più che ogni arte di parola; e l'attestazione della nostra angoscia risulti, più che dalle frasi, dalla intensità della
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Certo il contegno di Andrea Costa potè e dovette variare; variò secondo le ragioni imperiose della realtà, reclamanti a volta a volta l'impeto che
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Più volte ci arrise la speranza di rivederlo, ma non ne avemmo che una ricomparsa fugace. Pure la giovane età, il riposo, e la serenità della mente
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Il concetto che nell'esame delle questioni sociali, predominava in Andrea Costa era questo: che non ai moventi politici, ma alle condizioni
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Lacava. Come il più anziano della Camera io, che mi onorai e mi onoro ancora di essere stato uno degli amici più cordiali di Andrea Costa, mi associo
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Ricordo che in quel giorno, nella Camera, tutti guardavano a lui, quasi si chiedessero se egli avrebbe, oppur no, giurato. Andrea Costa giurò
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E con ciò io credo, o signori, di essere più utile a voi che a noi, perchè della questione sociale avete assai più voi a temere che noi!»
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Signori, io non mi dilungo su quello che Andrea Costa ha fatto per il suo partito, solo mi permetto nel nome dell'amicizia che mi legò per molti anni
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Andrea Costa fu lottatore più fuori che dentro la Camera, più uomo di azione che di parole. Così, ad esempio, nei disastri nazionali si trovò sempre
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Il migliore ricordo che ho di Andrea Costa è questo: si avvicinava l'inverno del 1899-900, e nella sua Bologna, nella sua Emilia vi era una grande
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Non aggiungerò parole a quelle bellissime ed affettuosissime che sono state pronunciate
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Bava. Onorevoli colleghi! Come il più anziano dei rappresentanti della regione che diede i natali ad Andrea Costa e lo elesse, e lo confermò per
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«Siccome dopo la dichiarazione dell'onorevole presidente del Consiglio la mia proposta sarebbe respinta, ed io non vorrei che col seppellimento sotto
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breve vita operosa, larga eredità, sia nella scienza, che coltivò con amore intenso, sia nella letteratura, che proprio nei suoi ultimi giorni onorò con
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in quest'Aula in suo onore. Il Poeta che gli era stato maestro disse dell'idea nuova «benediciamo chi per lei cadea» e noi sempre devoti alla memoria
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Tutte le anime nobili si piegano commosse sulla tomba, che sarà lungamente lacrimata.
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Continuiamo noi dunque le battaglie; ma nei momenti più aspri torni l'immagine del precursore sereno a ricordarci che il nodo vitale del movimento
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E attestino pure gli oratori che mi seguiranno, come hanno attestato quelli che mi hanno proceduto, che quest'ultimo tribuno d'Italia, quando
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Perchè, se ho bene inteso il significato della commemorazione che ha avuto così efficace e valoroso interprete, parmi che esso abbia voluto dir
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Bentini. Onorevoli colleghi, sinceramente avrei preferito che a commemorare Andrea Costa si fosse levata da questa parte della Camera, dal gruppo al
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Ma per noi di questa parte della Camera la sua scomparsa è ben altra cosa. Per noi è la luce più bella delle nostre idealità, che si è spenta, di
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Perchè, onorevoli colleghi, le fedi come le nostre, che sono destinate a trionfare quando che sia e come che sia, al loro primo affacciarsi hanno
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affetto e di ammirazione ad Andrea Costa; e in quel lungo corteo, che seguì il feretro nella giornata di neve, non tanto mi colpirono le molte
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moltitudine che lo seguiva, quanto mi colpì 1'unanimità del sentimento che era rappresentata dalla diversità della gente che andava dietro quel carro
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così alto cittadino; ecco perchè, onorevole Presidente ed eloquenti oratori che mi avete preceduto, avete sentito la necessità di esaltare il nome di
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No, questa unanimità di rimpianto, questo rispettoso cordoglio che trabocca da tutti gli animi dei presenti, deriva da un altro fatto: dal fatto che
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Nella dolorosa perdita dell'impareggiabile amico, il quale più che soccombere, disparve, manca a me la parola acconcia per dirvi di lui, ciò che
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De Benedictis. Consentite che io faccia eco alle nobili parole pronunziate dall'illustre nostro Presidente e dall'onorevole Cernili, per l'onorevole
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politica, non fossero state apportatrici di successo, non per questo si sgomentò, nè si ritrasse, che anzi raddoppiò di efficacia e di zelo, e pur estraneo a
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Non è vero che la sua fine fosse prevista. Protesta e conclama il sentimento di quanti ne udirono la eloquenza così fluente, ad un tempo, e impetuosa
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Orlando V.E. Un'amicizia di venticinque anni, di cui giammai la più tenue nube velò la fiamma pura e costante, una amicizia che fu più che fraterna
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Sì, certamente, grave lutto, grave danno per la patria comune. Ma per la mia, per la nostra Sicilia, davvero irreparabili. E sembra, infatti, che
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per lui e elle egli ricambiò (affetto vivissimo), l'onore di rappresentare il collegio che, con solenni votazioni, affidò a lui il mandato politico
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Non è, dunque, soltanto morto un uomo, ma è svanito un incanto, che la stessa politica, che così rapidamente cimenta e logora le simpatie, non era
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La Via. Dopo che eminenti oratori hanno degnamente rievocato la nobilissima
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Muratori. Legato con vincoli di verace affetto ad Angelo Majorana, la Camera mi permetterà che aggiunga una parola alla nobile commemorazione fatta
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Io, che gli fui legato da vincoli di una amicizia lunga, affettuosissima, fraterna, io che con i numerosi amici, da ben due anni, trepidai alle
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Avverto la Camera che, per la ristrettezza del tempo, ho già provveduto che alle esequie dell'onorevole Majorana la Camera sia rappresentata dagli
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Si ricorda la scrupolosità sua negli uffici che la Camera gli affidò: fu giudice sereno nella Giunta delle elezioni e nei Comitati inquirenti; fu
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presidente. Come la Camera ha udito, ho già proposto che siano inviati telegrammi di condoglianza alle famiglie degli onorevoli Costa, Majorana e De
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