XXIII legislatura – Tornata del 10 febbraio 1910
presidente. Appena fu nota la immensa sciagura, che per la furia della natura aveva colpito tanta parte della Francia e la sua Metropoli, ho creduto
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procellosa sua vita, furono evidente attestato, come affermai in nome vostro sul suo feretro, del generale consenso che con la sua scomparsa l'Italia aveva
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Nella legislatura attuale fu eletto dal Collegio di Ragusa Superiore: la sua fama ben a ragione aveva varcato i limiti della provincia nativa.
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Mentre frutti così rigogliosi egli aveva già dati, mentre tutti quelli che lo amarono aspettavano da lui maggiori e ancor più segnalati servigi al
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Il genere degli studi, cui si era principalmente dedicato, lo aveva mirabilmente preparato alla vita politica; e le sue pubblicazioni sul
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pubblico, ci aveva sempre dato la fiducia che egli vincesse la terribile prova, e potesse ritornare tra noi, preparato a nuove lotte e nuovi trionfi.
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era sensibile a tutte le cose buone e belle, comunque si chiamassero; aveva (voi certo lo ricordate) nella faccia, come nella parola, un'espressione
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Crispi, non accettò questa sua interpellanza, perchè disse avergli risposto (come veramente gli aveva risposto) nella discussione del bilancio degli
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Si potrebbe dire di lui quello che Giosuè Carducci scrisse di Giorgio Imbriani: aveva l'impeto e la concitazione del tribuno, aveva la fede e
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oscuri silenzi della tomba, mentre si aprivano per lui giorni luminosi di speranza e di gioia. Egli aveva nel cuore e nella mente i raggi del sole
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II Parlamento, molto prima di quest'ora, aveva reso omaggio all'uomo che onorò questa tribuna, con la parola finché potè, finché cioè non gli fu
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, schiarita la nebbia di segno che l'aveva avvolta, divenne l'anima dei tempi, o per lo meno l'anima della nostra generazione, quando i bisogni umani
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Quando la nostra idealità non aveva ancora in Italia metodo, disciplina e, sopratutto, la pienezza di contenuto storico che trabocca da essa in
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questo grande, colossale, gigantesco combattente, era un combattente di buona fede, che, in tutte le battaglie della sua vita, aveva combattuto
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fine inaspettata di una giovane esistenza che tante speranze aveva destato pel bene del paese!
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gaudio, la superiorità del suo spirito. Qui stava forse la essenziale caratteristica di lui, qui il segreto dei suoi trionfi. Egli aveva, senza
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