XXIII legislatura – Tornata del 10 febbraio 1910
proletariato alla vita politica italiana, e senza dubbio poi il più noto e compreso dalle moltitudini, e da queste sempre e fino negli ultimi anni
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bontà e di grandezza, l'animo mio rivede la figura dell'amico, a cui fui legato per lunghi anni con sentimento vero e profondo di affetto, la figura
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negli anni, ma sempre vivida e generosa di affetti, l'altro la maturità ancora fresca, coronata fino a ieri di fortuna e degna di ogni evento maggiore.
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Ricordo che quando egli vi entrò il 25 novembre 1882, circa 28 anni fa, vi fu quasi un'onda di sospetto sulla sua persona riguardo al suo intervento
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Signori, io non mi dilungo su quello che Andrea Costa ha fatto per il suo partito, solo mi permetto nel nome dell'amicizia che mi legò per molti anni
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Parole fatidiche queste. Perchè oggi noi, dopo vent'otto anni, abbiamo già molte leggi sociali votate ed altre formano programma di governo.
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lunghi anni, suo deputato nel Parlamento, mi associo anche a nome dei colleghi alle parole di compianto affettuoso che da tante parti della Camera, dopo
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risorte all'estero; e si fece apostolo di una nuova idea sociale «fulgente di giustizia e di pietà» . E Andrea Costa per lunghi anni fu strenuo assertore e
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E infatti trenta anni fa con lui il proletariato fece qui dentro la sua prima comparsa rompendo indugi, inibizioni, divieti che lo avevan fatto
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Trenta anni fa! quanto cammino, onorevoli colleghi, dal giorno in cui Bologna lo rinchiudeva nei torrioni dopo lo sforzo febbrile, utopistico dei
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Al paese, ed alla sua nativa città, egli si consacrò, fin dai primi anni della sua giovinezza, e sebbene le prime armi per lui affilate nella
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degli amici, Egli, specie in quest'ultimi anni, crebbe tanto di assiduità e di tenacia, nella sua missione di lavoratore, che fu appunto 1'eccessivo
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Orlando V.E. Un'amicizia di venticinque anni, di cui giammai la più tenue nube velò la fiamma pura e costante, una amicizia che fu più che fraterna
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di nobiltà d'intelletto. In tre anni, tre grandi nomi scomparsi, tre sepolcri aperti, dove si rinchiusero memorie gloriose, e opere feconde e fulgide
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Non sono ancora cinque anni egli era il vincitore in quest'aula, il trionfatore nel paese, compiendo e portando a fine con tenace pensiero, con
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mutato da quello di venticinque anni fa: così vivace e perenne fioriva la primavera della sua giovinezza! Povero, caro te, scomparso, mi torna alla mente
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Io, che gli fui legato da vincoli di una amicizia lunga, affettuosissima, fraterna, io che con i numerosi amici, da ben due anni, trepidai alle
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