XXIII legislatura – Tornata del 10 febbraio 1910
amore agli studi, giovanissimo fu stimato degno di largire dalla cattedra universitaria l'insegnamento di forti discipline: e ivi acquistò credito
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Presidente, in mezzo ai Crispi, agli Zanardelli, ai Ceneri, ai Mancini, ai Depretis e a tanti altri, l'onorevole Costa prese la parola e, coerente alle sue
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Ma si offerse è dir poco, perchè egli si consacrò tutto quanto alla libertà, consacrò il suo pensiero, la sua azione ai deboli, il suo nome agli
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lucidezza del suo spirito, per l'integrità sua e per quella inesauribile bontà, onde tutto si dava alla sua affezionata famiglia, agli amici ed al paese.
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italiana, all'università un maestro incomparabile; agli amici un grande cuore, alla famiglia uno sposo ed un padre, di cui la squisita bontà fu solo pari
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segreta virtù di quel suo prestigio, cui, anche gli avvenimenti dovevano inchinarsi: la qual cosa il pubblico, che si sofferma agli effetti, chiamava
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di Angelo Majorana, più che con le parole ci uniamo col cuore agli elogi, fatti per onorarne la memoria e ci inchiniamo riverenti alle loro tombe
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