XV legislatura – Tornata del 9 febbraio 1884
dovesse eziandio sospendere l'esame suo e le sue deliberazioni sopra il reato di duello, che fu la conseguenza dell'oltraggio. Dunque, ripeto, io non
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relazioni sulle due domande, quando quella per autorizzazione a procedere per reato di duello non può essere scissa dall'altra, come l'esame
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Il duello, o signori, non è un reato come un altro. Parecchie legislazioni tennero il silenzio sul duello. Nel Codice francese non trovate alcuna
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regio allude, vi sia un reato punibile.
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Ho detto che il preteso oltraggio non costituisce un reato.
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Basta esaminare codesti articoli per essere convinti che il preteso reato non esiste.
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, come vi dimostrerò, non costituisce un reato. La mia opinione era ed è, che si respingesse la domanda del procuratore regio.
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causa colpevole) non si dà l'autorizzazione a procedere, pel fatto non ancora provato, e che lo stesso relatore ammette che non costituisca un reato
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di pubbliche funzioni che nell'esercizio di queste o per l'esercizio di queste può essere stato offeso, manca il reato; e mancando il reato, a che
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Dunque io concludo: Nessuna autorizzazione a procedere pel duello, perchè mai si è data per tale reato in altre occasioni nessuna autorizzazione pel
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La costituzione del 1875 andò anche più in là. Nel regolamento del 1876 è richiesto che tutte le volte che un reato avvenga nel recinto del
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Nella nostra legge positiva, c'è o non c'è un reato di duello? C'è o non c'è nel Codice nostro una sanzione penale che punisce coloro che di questo
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o no del duello. Certo, nelle legislazioni d'Europa, il duello è variamente considerato: in alcune è punito come reato speciale, in alcune no. Ma in
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cui si sia ritenuto reato di oltraggio l'offesa ad un funzionario dell'ordine amministrativo, per esempio
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Ma se in una determinata forma di azione, possa esserci o non esserci reato, allo stato delle cose non può pronunziarsi. Quando le indagini
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Io credo che di tutto ciò che possa avere l'ombra di reato, e che non sia stato commesso qua dentro il recinto dell'Aula, l'autorità giudiziaria
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Crispi. Ma se non c'è reato!
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La Commissione parlamentare ha detto che non si poteva procedere intorno al duello, poi che ha ritenuto che ci fosse un reato, dal quale il reato di
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Onde è che, nel concetto della Commissione, la autorizzazione al procedimento per l'oltraggio, preliminare a quello per il reato di duello, sarebbe
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Billia. Che il reato ci sia o non ci sia lo vedremo di poi, e lo deciderà la Camera quando le indagini preliminari sieno raccolte. Oggi è prematuro.
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Non entrerò, ripeto, nel merito della questione già esaminata dall'onorevole Crispi. Per me il reato di duello c'è, perchè c'è la legge, penale, e
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Il reato d'oltraggio per me è discutibilissimo; anzi dirò addirittura che non c'è, poiché l'oltraggio è l'offesa alla pubblica autorità, e implica
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della competenza che gli viene dall'articolo 96 del regolamento della Camera, avente forza statutaria, non ci vide gli estremi di un reato di azione
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denunziare, quando si fosse, convinto che vi era un reato d'azione pubblica da denunziare. Per guisa che, se considerazioni di diritto e di fatto
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del Re presso il tribunale di Roma a procedere contro il deputato Nicotera per reato di oltraggio ad un ufficiale dell'ordine amministrativo, e passa
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non aveva mestieri di assicurare qui nessuna traccia di reato. Quelli che egli poteva interrogare si trovavano fuori di Montecitorio, e nonostante
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Il presidente non avea fatto investigazioni per conoscere se un reato effettivamente si fosse commesso; quindi egli col decidere che nulla v'era a
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discute non vi fosse reato alcuno.
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sia o non sia reato.
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l'autorità giudiziaria non abbia essa l'obbligo, l'obbligo il più assoluto, laddove creda che possa esservi un reato, di fare tutte le indagini e le
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quando anche lo riguardasse come reato.
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caratteri di reato, il presidente avesse il diritto di denunziarlo all'autorità giudiziaria. E questo diritto a me pare incontestato ed incontestabile. Ma
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Riepilogando adunque la mia argomentazione, il presidente aveva il diritto di denunciare un atto che poteva essere un reato, ma non aveva l'obbligo
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essere denunziato ai tribunali, il decidere se questi abbiano competenza di inquirere sopra un reato che a lui non era sembrato denunciabile in giudizio.
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sentenza, dichiarando di non trovare che il fatto, di cui si discute, costituisse reato.
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della competenza che gli viene dall'articolo 96 del regolamento della Camera, avente forza statutaria, non ci vide gli estremi di un reato di azione
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l'onorevole Martini, perchè pel reato di stampa, pel quale si era intentata una azione giudiziaria non si poteva più procedere essendo incorsa la
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Perchè dunque non la fece? Perchè egli vide, con apprezzamento di diritto e di fatto, che il reato non era perseguibile con azione pubblica. Quindi
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«Allo stato delle cose, tanto manca che questa dimostrazione siasi data, che non solo non apparisce accertata l'esistenza del reato, ma ne è talmente
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Io comprendo l'onorevole Crispi, il quale vi dice: per me nel duello non vi è reato, e quindi nego assolutamente l'autorizzazione a procedere.
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impossibile per mancata specificazione del preteso reato.»
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nuovo, che la giustizia inquirente domandi di fare le indagini sopra un reato, e chiede nel tempo stesso l'autorizzazione a procedere, pare a me evidente
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eletto la Commissione; manca l'indizio del reato, manca la figura del reato, manca qualunque fondamento all'autorizzazione; insomma non c'è nulla che
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Demaria. Sono state presentate due domande: una relativa al reato d'oltraggio, pel quale ho già detto che, nel merito, sono deciso a votare contro
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esistenza di reato.
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, che il solo presidente potrà negare l'autorizzazione a procedere, e per conseguenza, fatta la supposizione che possa avvenire nella Camera un reato
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Quando poi sia presentata la domanda di procedere sul reato per queste indagini accertato, allora la Camera potrà come creda meglio deliberare
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Accademia della crusca
