XV legislatura – Tornata del 9 febbraio 1884
Il Ministero, ossequente alle tradizioni ed alle consuetudini parlamentari, trattandosi oggi di una questione che riguarda una delle più essenziali
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presidente. Io ringrazio l'onorevole Crispi del suggerimento che egli mi dà e che accetto; tanto più che il caso che si presenta non è nuovo. Altra
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Ho detto che i Parlamenti giammai hanno consentito l'autorizzazione a procedere per duello, e vi ha anche di più, o signori; l'autorità giudiziaria
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Romeo. Poiché nessuno più di me desidera che questa questione abbia una sollecita discussione e un pronto svolgimento, io non ho nessuna difficoltà
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depositario della forza pubblica per qualche parola più o meno viva che io avessi potuto indirizzare a quel mio onorevole collega; o che, discutendo col mio
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vocabolo (quantunque quello usato nella legislazione italiana sia più largo) non muta il concetto della legge, non dà all'articolo un significato diverso
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La costituzione del 1875 andò anche più in là. Nel regolamento del 1876 è richiesto che tutte le volte che un reato avvenga nel recinto del
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andò più in là. La costituzione dell'anno III, tanto pei membri del Consiglio dei 500, quanto per quelli del Consiglio degli Anziani, non volle far
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Billia. L'onorevole Crispi ha avuto ragione sul principio del suo discorso, ha avuto ragione e forse poteva dire qualche cosa di più. Che, cioè, coi
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Ma noi faremmo anche qualche cosa di più se volessimo seguire l'onorevole Crispi nell'interpretare l'estensione e il concetto dell'articolo 258 del
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quelle legislazioni in cui il duello non è punito come reato speciale, esso ricade nella cerchia dei reati comuni, e quindi è punito, molto più
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, che un conflitto ardeva fra il partito progressista composto di 300 e più membri e il partito ministeriale composto di 40 o 50 membri soltanto.
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di privilegio parlamentare. Adopero questa parola privilegio, imperocché la parola prerogative nel diritto costituzionale puro si applica più alla
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Aula delle deliberazioni e non vada più oltre; non abbracci, cioè, altri ambienti compresi nel palazzo delia Camera.
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l'immunità del luogo oltre i limiti entro i quali veramente la legge li definisce e li circoscrive. Quell'articolo del regolamento, dal più al meno
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in nessun'epoca la Camera dei comuni si dimostrò meno indipendente e più corrotta se non all'epoca in cui abusò ed estese oltre misura le prerogative
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Or ora nel 1882 da uno dei più eminenti membri del Corpo legislativo è stata pubblicata un'opera intitolata: l'organisation française. In quest'opera
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Il principio che io sostengo è il più popolare, è il più liberale; esso risponde allo spirito dei tempi, risponde allo spirito della costituzione
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sue funzioni? Ci viene dal procuratore del Re. Ora, l'articolo 59 dello Statuto, più che l'articolo 808 su cui caddero le osservazioni dell'onorevole
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caso, ma non potremo certo trattare la questione più o meno accademica della razionalità della pena dovuta al duello.
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giudicati e discussi. Potremo ragionare senza dubbio di forma di galateo, più o meno parlamentare, nelle nostre osservazioni e discussioni dentro o
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La Commissione parlamentare, mi duole il dirlo, in questa materia, è stata, più fiscale del fisco, e non ha creduto che l'articolo 808 si potesse
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, allora quando il capo dello Stato, rivolge la sua parola ai rappresentanti della nazione; ed hanno veduto allora che la polizia della Camera non è più
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Prego gli onorevoli colleghi di fare attenzione a quest'altro punto ch'è il più grave della controversia:
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Ma v'è di più: la forma della conclusione ultima della Commissione diventa assolutamente d'impossibile accettazione; e perchè, o signori?
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L'articolo 45 dello Statuto è stato più volte illustrato. Ricordo una dotta relazione dell'onorevole Mancini, più tardi una larga discussione nella
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presidente della Camera. Io non posso, non voglio, non debbo apprezzare se quella era la via più legittima con la quale la domanda dovesse inoltrarsi
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Camera. E l'ufficio di Presidenza o, per essere più preciso, i presenti nell'ufficio di Presidenza, furono di unanime opinione che nulla vi fosse da
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suo giudizio sia definitivo, e che l'autorità giudiziaria non vi abbia più nulla a vedere.
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non mi fermo a ciò e vado più oltre; a quello che è il nodo della questione. Da ciò che il presidente ha il diritto, ove lo creda opportuno, di
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l'autorità giudiziaria non abbia essa l'obbligo, l'obbligo il più assoluto, laddove creda che possa esservi un reato, di fare tutte le indagini e le
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questa non è retta; ed ha ragione. Nessuno più di me riconosce il dovere degli uomini di Stato di sapere quando occorra all'opinione pubblica traviata
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Non farò altre citazioni che sarebbero più noiose che utili; a me basta di averne indicate alcune, per mostrare che nè la legge, nè lo Statuto, nè
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improntata dalla più grande delicatezza.
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l'onorevole Martini, perchè pel reato di stampa, pel quale si era intentata una azione giudiziaria non si poteva più procedere essendo incorsa la
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Dunque il presidente della Camera, non soltanto per l'articolo 96 del nostro regolamento, ma più ancora per l'articolo 101 del Codice di procedura
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E più sotto:
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Io, o signori, non voglio intrattenervi di più. Mi restringo semplicemente a quello che ha
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usata dall'onorevole Vastarini-Cresi. Io concordo con lui in quanto alla prima parte, e nella seconda dissento; ma il dissenso è più di forma che di
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presidente. Dunque se è ritirata non se ne parla più. Rimangono quindi, la proposta dell'onorevole
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Romeo. Ma appunto per amor di concordia e per fare che si possa votare più facilmente, dichiaro che modifico la mia mozione nel senso di aggiungere
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il più largo.
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Mancini ministro degli affari esteri. Se vuole, io sono pronto a rispondere anche subito, ma parlerei ai banchi della Camera, non essendovi quasi più
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