XV legislatura – Tornata del 9 febbraio 1884
E questa, o signori, a mio modo di vedere, non è solo questiono di forma, che pur sempre sarebbe gravissima, perchè le prescrizioni del regolamento
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trovano completamente svolte nella relazione, e che perciò egli desiderava di svolgerle, io credo che sia mio dovere di cedere a lui la mia volta
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questioni che noi siamo chiamati a svolgere non avranno l'aspetto di questioni politiche. Del resto era mio desiderio e proponimento che la politica
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depositario della forza pubblica per qualche parola più o meno viva che io avessi potuto indirizzare a quel mio onorevole collega; o che, discutendo col mio
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dal venire ad un esame; ma credo obbligo mio di farlo per ben chiarire la questione.
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, amici miei della maggioranza, dopo che vi pregai tanto, non voleste esaudire la mia preghiera? Spero che la Camera sarà del mio avviso. Ho profonda fede
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sia manifestato meno ossequente dell'altro? Il mio illustre amico l'onorevole Mancini vi lasciò un monumento della scienza nella sua relazione del 1870
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Ma io, e per conto mio, e credo anche per conto dell'Assemblea, ritengo pericoloso invocare ancora una impunità…
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e quasi fraterna, e quindi sapendosi questa mia relazione, certamente i miei colleghi avrebbero pensato che l'amicizia faceva velo al mio intelletto
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che io ho affermato, così proseguo il mio ragionamento.
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guardasigilli, anche questo a mio parere è giustificato dalla ragione e dagli esempi.
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Ella, nel dare le spiegazioni provocate dal mio discorso, disse avere io affermato che il presidente e l'ufficio di Presidenza avevano emessa una
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egregiamente da parecchi oratori. Solamente voglio aggiungere una osservazione che mi pare sia generalmente sfuggita, e che ha, a mio credere, una qualche
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Minghetti ha fondato tutto il suo ragionamento in confutazione del mio su questo assioma: che il presidente della Camera aveva il diritto di
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De Saint-Bon. Ciò non è nel mio costume. La mia parola potrà essere inelegante, mai offensiva per alcuno. Il tuono alcune volte può essere così, la
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Ma quando non si voglia venire a questa conclusione dell'onorevole Crispi, io non credo che l'ordine del giorno proposto dal mio amico Nocito si
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Quindi, allorché dovremo sopra questo argomento deliberare, io dichiaro fin d'ora che il mio voto sarà perchè l'autorizzazione non sia concessa.
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Demaria. Onorevoli colleghi, vi prego di prestarmi per poco la vostra benevola attenzione. La formola del mio emendamento mi fu suggerita da quella
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Ad ogni modo, per un sentimento di convenienza parlamentare, ritiro il mio ordine del giorno e mi associo a quello dell'onorevole Crispi.
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Berti ministro di agricoltura, e commercio. Comunicherò al mio collega questa domanda d'interrogazione.
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Berti ministro di agricoltura e commercio. Io ed il mio collega saremmo pronti ad udire lo svolgimento di queste interrogazioni in una seduta
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Accademia della crusca
