XV legislatura – Tornata del 9 febbraio 1884
trattenuto dal farlo.
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discussione e dal prendere parte al voto. Solo nel caso in cui i ministri, per adempiere ai doveri dell'ufficio proprio, siano obbligati a dare alla
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autorizzazione a procedere contro gli onorevoli Nicotera e Lovito, con le forme stabilite dal suo regolamento, e passa all'ordine del giorno.»
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componenti le due Commissioni hanno presentato alla Camera proposte distinte e separate sopra ciascuna delle domande inviate dal Procuratore del Re.
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Le ferite, fatte in duello, come anche l'omicidio, si presentano con caratteri ben diversi che le ferite e l'omicidio nei casi indicati dal Codice
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dal venire ad un esame; ma credo obbligo mio di farlo per ben chiarire la questione.
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La giurisdizione, o signori, voi me lo insegnate, viene dal Parlamento, e l'impero dal principe; e l'una e l'altro si esercitano in conseguenza di
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Fu il decreto del 23 ottobre 1853, firmato dal conte di Cavour, che introdusse i segretari generali nei Ministeri.
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E avvertite, signori, che nonostante che i due articoli del Codice penale abbiano in qualche modo variato l'originale francese dal quale furono
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attribuzioni, che per decreto ministeriale gli sarebbero state conferite. Siamo dunque al di fuori, e lontani assai, 0 signori, dal sistema che l'ordinamento
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vuol rispettato il capo dello Stato. Ora, signori miei, che il capo dello Stato sia in una minima parte rappresentato dal segretario generale non può
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Signori, bisogna andare adagio e non lasciarci prendere dal pregiudizio opposto. Io già questa pubblica opinione non l'ho sentita. Meno i giornali
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«La polizia della Camera spetta a se stessa, ed è esercitata in suo nome dal presidente, che dà alla guardia di servizio gli ordini necessari.»
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L'onorevole Crispi ha esaminato la questione dal punto di vista del diritto; io invece mi permetterò di aggiungere solamente alcune osservazioni dal
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sue funzioni? Ci viene dal procuratore del Re. Ora, l'articolo 59 dello Statuto, più che l'articolo 808 su cui caddero le osservazioni dell'onorevole
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La Commissione parlamentare ha detto che non si poteva procedere intorno al duello, poi che ha ritenuto che ci fosse un reato, dal quale il reato di
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esercitata in suo nome dal presidente che dà alla guardia di servizio gli ordini necessari.» Certo, la guardia di servizio riceve gli ordini dal presidente
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spiegata dal trovarsi implicata nella domanda la persona del deputato Lovito, che fu offeso mentre che faceva parte del Governo come segretario
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domandato dal nostro regolamento alla coscienza del presidente.
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Ma, a questo argomento che nasce dal regolamento, ne aggiungo un altro. Tutti quanti gli onorevoli deputati hanno assistito alle sedute inaugurali
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Lo ricavo dal testo medesimo della relazione, nella quale leggo:
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Siamo chiamati ad entrare negli apprezzamenti di diritto e di fatto ricordati dal relatore della Commissione, per vedere se dobbiamo dar ragione al
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La Commissione parte da un presupposto, che è smentito dal testo del documento.
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«Ed è perciò — così egli si esprime — che, avocati gli atti appena iniziati dal magistrato istruente, mi rivolgo fin da ora all'Eccellenza Vostra
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già esercitata, da colui al quale dal regolamento la prerogativa stessa è affidata, consigliando la temperanza, voi rivedete un giudizio, voi
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si revoca in dubbio (sia pure da un procuratore del Re, non assistito dal guardasigilli) la regolarità dell'esercizio di quella prerogativa, egli
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che fossero rivestiti del mandato di deputati, pur nondimeno non erano esenti, come non lo è alcun altro cittadino, dal dovere di rispondere alla
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Mazza relatore. Io debbo dichiarare, in nome della Commissione, che fu lungi dal nostro intendimento di biasimare, di censurare in verun modo, nè
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Io non posso ora svolgere le ragioni per le quali io stesso fui di opinione che nulla dovesse farsi dal presidente. Non lo posso perchè entrerei
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Presidenza i fatti che erano venuti a sua conoscenza, chiese se e quali provvedimenti nel momento ed in avvenire potessero prendersi dal presidente della
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Fino a che si discuteva il merito della questione io mi sarei ben guardato dal domandar di parlare. Me ne sarei guardato parendomi che questo non sia
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Io veggo in tutte queste cagioni una ragione potente perchè il presidente della Camera si astenesse dal denunziare l'atto; ma dall'essersi egli
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dice che la polizia della Camera spetta a se stessa, ed è esercitata in suo nome dal presidente.
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tratta, qui essa trovavasi dinanzi a una prerogativa, e stimava non poter entrare in questa Camera, senza che dal presidente ne avesse avuto l'assenso.
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presidente un sentimento di delicatezza poteva consigliarlo ad astenersi dal rivolgere la denunzia all'autorità giudiziaria? In questa materia anch'io
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indole delle sue attribuzioni; perchè finalmente vi possono essere delle circostanze speciali le quali trattengano il presidente dal denunziare un atto
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Altri esempi voi troverete nel Belgio; anzi nel Belgio avviene quasi sempre che si passi direttamente dal procuratore generale al presidente senza
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libera la strada, nè si potesse dire che la qualità di deputato lo ha esentato dal giudizio e dalla legge comune. (Bene!)
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Tale è la richiesta formale fatta dal Pubblico Ministero. Tralascio la questiono pregiudiziale relativa alla firma del guardasigilli.
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denunziare i reati d'azione pubblica che si commettono nella Camera, poiché egli non aveva usato di questa prerogativa, dal momento che egli non aveva
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Mazza relatore. Vedute le disposizioni della Camera, mi dispenso dal riepilogare la discussione, e prego gli onorevoli deputati di approvare le
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Ella, nel dare le spiegazioni provocate dal mio discorso, disse avere io affermato che il presidente e l'ufficio di Presidenza avevano emessa una
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A questo io alludeva, quando chiesi alla Camera di non lasciarsi dominare da certe pressioni che vengono dal di fuori e che le toglierebbero la virtù
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Il primo di questi appunti è questo: voi avete ricevuto, e comunicato alla Camera, un documento che vi perveniva dal procuratore del Re; ora questo
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ricevendo la lettera trasmessa gli dal procuratore del Re, come credo che avesse il diritto di ricevere un documento trasmessogli da qualunque
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quali io aveva manifestate le mie idee relativamente alla condotta dal presidente Farini.
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Ma quando non si voglia venire a questa conclusione dell'onorevole Crispi, io non credo che l'ordine del giorno proposto dal mio amico Nocito si
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Per esempio, quelle degli onorevoli Crispi, Vastarmi e Nocito hanno molta rassomiglianza fra loro. Comincerò dal domandare all'onorevole Crispi se
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forse eccessivo se, venendo in votazione il plauso meritato dal nostro illustre presidente, il Ministero, pure astenendosi dal votare, come ha
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«Il sottoscritto desidera interrogare il ministro degli affari esteri sui provvedimenti adottati dal regio Governo a tutela dei nostri interessi e
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