XV legislatura – Tornata del 9 febbraio 1884
Si dà lettura delle conclusioni della Giunta.
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3° che rimanga parimenti sospeso l'esame di merito sulla questione del duello, non potendosi scindere da quello della causa che lo ha determinato.
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dell'effetto non può essere diviso da quello della sua cagione.
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si mettesse da parte in un argomento in cui sono impegnate le prerogative parlamentari. Ciò posto, eccomi a svolgere le ragioni per le quali la
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oltraggi e delle violenze contro i depositarti dell'autorità e della forza pubblica: e questo titolo, che è il tema agli articoli successivi, vi dà il
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causa colpevole) non si dà l'autorizzazione a procedere, pel fatto non ancora provato, e che lo stesso relatore ammette che non costituisca un reato
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vocabolo (quantunque quello usato nella legislazione italiana sia più largo) non muta il concetto della legge, non dà all'articolo un significato diverso
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Da tutte le costituzioni posteriori, a cominciare da quella del 99, sino alla costituzione napoleonica del 1852, quantunque con minori tutele, questa
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Tutte le costituzioni francesi tennero come dovere di tutelare le garanzie parlamentari, a cominciare da quella del 91 sino all'ultima del 1876. Si
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«La polizia della Camera spetta a se stessa, ed è esercitata in suo nome dal presidente, che dà alla guardia di servizio gli ordini necessari.»
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La relazione della Commissione, e l'onorevole Crispi in parte, con essa, hanno desunto da un articolo del regolamento interno della Camera una specie
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Prima di tutto, io domando, da chi viene questa richiesta per poter procedere in materia di oltraggio ad un funzionario pubblico nell'esercizio delle
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Ma c'è un'altra osservazione da fare. La stessa Giunta dice che i precedenti parlamentari sono tutti nel senso, che i procuratori del Re non possono
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Lasciamo la discussione da questo lato, che non merita altre parole, e guardiamola da un altro lato. Se fosse giusto ciò che dice l'onorevole Billia
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Non appena però ebbi letta la relazione della Giunta parlamentare, io mi tranquillizzai, perchè vidi da quella relazione che il nome di
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non è il diritto d'asilo che s'intende di stabilire; qui si tratta di vedere se le prerogative della Camera furono rispettate, se debbono da noi
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è notorio che l'onorevole deputato contro del quale sono rivolte le conclusioni della Commissione è a me legato da vincoli di amicizia antica, salda
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Vastarini Cresi. Io ringrazio l'onorevole presidente; ma siccome son certo che le spiegazioni che darà il presidente non saranno difformi da quello
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«Pare infatti che, trattandosi di oltraggio commesso nella Camera, a pochi passi dall'Aula legislativa, da un deputato contro un suo collega, al solo
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pubblica da perseguirsi in giudizio.»
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denunziare, quando si fosse, convinto che vi era un reato d'azione pubblica da denunziare. Per guisa che, se considerazioni di diritto e di fatto
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La Commissione parte da un presupposto, che è smentito dal testo del documento.
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da tante parti ciò si vuole, consentite a noi pure di esortare questo pubblico funzionario
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«Ed è perciò — così egli si esprime — che, avocati gli atti appena iniziati dal magistrato istruente, mi rivolgo fin da ora all'Eccellenza Vostra
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già esercitata, da colui al quale dal regolamento la prerogativa stessa è affidata, consigliando la temperanza, voi rivedete un giudizio, voi
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si revoca in dubbio (sia pure da un procuratore del Re, non assistito dal guardasigilli) la regolarità dell'esercizio di quella prerogativa, egli
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potevano prendere determinazione diversa da quella che hanno presa.
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nella discussione, ciò che da questo seggio non mi è permesso. Ma ciò nonostante mi piace rammentare il vecchio proverbio: la parola è d'argento ed il
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Camera. E l'ufficio di Presidenza o, per essere più preciso, i presenti nell'ufficio di Presidenza, furono di unanime opinione che nulla vi fosse da
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Questi precedenti si possono da ognuno consultare, ma il tempo mi stringe, nè posso soffermarmici.
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Ciò che forma la novità del caso presente è questo: che si tratta non solo di un atto commesso da un deputato, ma di un atto commesso nel palazzo del
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Ciò posto, a me pare, o signori, che la prima questione da trattare sia questa: Se, essendo avvenuto un atto nella Camera, che poteva avere i
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Ecco, signori, il modo come io considero la questione, e come a me pare che si debba da tutti interpretare sia costituzionalmente, sia per l'uso
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in un caso analogo e non remoto, in cui si trattava d'un oltraggio fatto da un membro della Camera ad un suo collega, proprio nell'Aula delle
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Mazza relatore. Vi sarebbero molte cose da dire, ma vista la legittima impazienza della Camera, abbrevierò.
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Quindi se v'è qualche cosa da correggere, non
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Io non avrei altro da aggiungere. Se però l'onorevole presidente e la Camera credono che io debba riassumere la discussione avvenuta…
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Spiegato in questo modo il procedimento della Commissione, la Camera vede che non solamente esso non diversifica da quello tenuto dall' onorevole
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A questo io alludeva, quando chiesi alla Camera di non lasciarsi dominare da certe pressioni che vengono dal di fuori e che le toglierebbero la virtù
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pubblica da perseguirsi in giudizio.»
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facoltà, e le impedisce di ricevere comunicazioni da chi creda meglio. E io credo che l'onorevole presidente abbia bene tutelato l'interesse della Camera
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egregiamente da parecchi oratori. Solamente voglio aggiungere una osservazione che mi pare sia generalmente sfuggita, e che ha, a mio credere, una qualche
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Una definizione precisa non fu mai fatta; e mi pare che sia molto meglio di lasciare la cosa indeterminata come è al giorno d'oggi. Poiché da una
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esclusivamente alla sala delle deliberazioni. E non accetto l'eccezione fatta da taluni i quali osservavano che l'articolo susseguente parla distintamente della
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vaga la indicazione da ignorarsi perfino contro quale reato si tratti di procedere.»
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Indelli. Se dunque nel caso di cui ci occupiamo sono ancora da fare le indagini; se per la prima volta, che io sappia, si presenta questo esempio
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. L'onorevole presidente, quando credette di dover deferire alla Camera il giudizio su tale questione, non venne ispirato da altro che da un sentimento di
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soltanto dallo Statuto, non mai da un regolamento, ed è con questo criterio che io credo non si possa accettare la proposta dell'onorevole Vastarini
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3° che rimanga parimente sospeso l'esame di merito sulla questione del duello; non potendosi scindere da quello della causa che lo ha determinato.
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L'onorevole ministro dei lavori pubblici non essendo presente, gli sarà comunicata, spero, da uno dei suoi colleghi.
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Accademia della crusca
