XV legislatura – Tornata del 9 febbraio 1884
Romeo. Ho domandato di parlare con molta esitanza; ma riconoscendo quanto sia importante l'argomento del quale dobbiamo discutere, non mi sono
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Pare a me adunque che si sarebbero dovute presentare alla Camera due relazioni con due conclusioni distinte. Ma nella specie che cosa si è fatto? Noi
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Ora, mentre siamo nel primo stadio del giudizio, è indiscutibile che con la violazione di queste prescrizioni del regolamento veniamo anche a
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autorizzazione a procedere contro gli onorevoli Nicotera e Lovito, con le forme stabilite dal suo regolamento, e passa all'ordine del giorno.»
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verrebbe a turbare l'ordine della discussione; e invece di fare la discussione nel merito, che è la discussione che noi dobbiamo fare con molta sollecitudine
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Le ferite, fatte in duello, come anche l'omicidio, si presentano con caratteri ben diversi che le ferite e l'omicidio nei casi indicati dal Codice
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lui vedova si querelò per la punizione del colpevole: l'alta Corte di giustizia è convocata, ed essa si arresta ai primi passi e dichiara con apposita
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Nel 1829 il duca di Wellington, primo ministro del Re d'Inghilterra, fu obbligato a battersi in duello con il conte di Winchilsea; e non si
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discuto con deputati; posso fors'anche essere stato poco conveniente nelle mie parole; ebbene vi ho risposto come deputato, e voi considererete come
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Nel 1861, il segretario generale dell'interno fu abolito, con un decreto del barone Ricasoli; nel 1866
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Con decreti ministeriali non si stabiliscono e non si regolano, sennonché gli ufficii amministrativi. E allora? E allora la questione è risoluta. Il
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dell'autorità e della forza pubblica che potessero essere offesi con gesti, minaccie, parole e via dicendo. Si tratta di persone le quali, sono
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Da tutte le costituzioni posteriori, a cominciare da quella del 99, sino alla costituzione napoleonica del 1852, quantunque con minori tutele, questa
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con voi, a suo tempo; ma oggi, dico soltanto in tesi generale: un segretario generale non ha nessuna funzione pubblica?
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In una di quelle seduto il principe di Bismark con quel suo fare altiero pretendeva che il potere disciplinare del presidente si arrestasse davanti
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La relazione della Commissione, e l'onorevole Crispi in parte, con essa, hanno desunto da un articolo del regolamento interno della Camera una specie
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l'onorevole Crispi l'ha portata con le ultime considerazioni del suo discorso; io intendo di esaminare se una deliberazione quale egli ce la propone sia una
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fondi perii bilancio della marina. Il principe di Bismark se ne lagnò, ma il signor Wirchow rispose con ironia alle ragioni che avevano condotto lui e
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L'onorevole Crispi ha accennato allo studio lungo, faticoso e coronato di successo con cui la Camera dei Comuni inglese rivendicò e tenne fermi i
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E nel rispondervi accusò il principe di Bismark di osservazioni men che veraci. Se ne offese il Bismark e in piena Camera, con quel suo fare burbero
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L'articolo 808 del Codice di procedura penale aggiunge: «La richiesta dell'autorizzazione sovrana si farà con rapporto trasmesso per via gerarchica
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di grazia e giustizia, non il procuratore del Re, che doveva avere delle relazioni e dei contatti con questa rispettabile Assemblea. Nè questa è solo
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E spiego subito la ragione dei due termini benevolenza e diffidenza. Mi avrebbe al certo ascoltato, con benevolenza, perchè sempre che mi è accaduto
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, e mi consigliava a ciò il convincimento che la Camera avrebbe dovuto ascoltarmi con benevola diffidenza, se la frase può passare.
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autorizzazione; ma non doveva il procuratore del Re e la Commissione confondere ed unire insieme la domanda del procedimento con la domanda di fare le
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domandarle di ascoltare con le altre anche la opinione mia intorno a questo problema.
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Re che con quell'istanza, sfornita di tutte le forme volute dalla nostra legge, insorge contro la decisione presidenziale.
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«Se il presidente non lo denunziò, ciò non potè essere certamente se non perchè, con apprezzamento di fatto e di diritto, indispensabile all'uso
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giudiziaria, con apprezzamento di diritto o di fatto, stabilì di non denunziarlo, che cosa siamo noi oggi chiamati a fare? Siamo chiamati a giudicare
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consigliarono il presidente a non denunziare quel fatto, ciò vuol dire che al presidente non parve quello un fatto perseguibile con azione pubblica.
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presidente della Camera esaminò il fatto di cui si discute, e con lui l'esaminò l'ufficio di Presidenza, e ad unanimità fu presa la soluzione della
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che suoni biasimo al nostro presidente, io credo che la presente discussione non possa chiudersi altrimenti che con quella risoluzione che io vi
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(Con forza)
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E d'altra parte, quand'anche la Camera con sentisse nelle conclusioni della Commissione, cioè di concedere che il procuratore del Re continui le
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Egli citò alcune parole della relazione scritta dall'onorevole Mazza, le quali in certo modo concordano con questo suo giudizio.
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presidente della Camera. Io non posso, non voglio, non debbo apprezzare se quella era la via più legittima con la quale la domanda dovesse inoltrarsi
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Non poteva anche temere che, prendendo l'iniziativa di denunziare un suo collega con ciò venisse, quasi direi, a porre un peso nella bilancia del
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sono d'accordo con l'onorevole Crispi; il sentimento pubblico è in contradizione colla legge e ciò spiega a sufficienza la sua astensione.
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Parlo sempre del presidente, e in ciò concordo con le dichiarazioni fatte finora. Imperocché m'è d'avviso che la Presidenza possa essergli consiglio
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presidente, ma è con quello in pienissimo accordo.
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«Se il presidente non lo denunziò, ciò non potè essere certamente se non perchè, con apprezzamento di fatto e di diritto, indispensabile all'uso
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Perchè dunque non la fece? Perchè egli vide, con apprezzamento di diritto e di fatto, che il reato non era perseguibile con azione pubblica. Quindi
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Si dice che la Camera non è in relazione che con alcune autorità elevate. Invece è tutto l'opposto. Il nostro Statuto parla chiaro e netto che
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Abbiamo però una seconda domanda per un fatto compiutosi fuori del palazzo legislativo, domanda presentata con tutte le forme volute e confermate dai
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soltanto dallo Statuto, non mai da un regolamento, ed è con questo criterio che io credo non si possa accettare la proposta dell'onorevole Vastarini
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l'autorizzazione a procedere. Con tale domanda si chiede alla Camera di poter proseguire le preliminari indagini del fatto, di potere inquirere; e
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usata dall'onorevole Vastarini-Cresi. Io concordo con lui in quanto alla prima parte, e nella seconda dissento; ma il dissenso è più di forma che di
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Minghetti. Chiedo la divisione per questo. Nell'ordine del giorno dell'onorevole Crispi c'è una proposizione, con la quale si approva l'operato del
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dichiarato al principio della seduta, non si associasse con tutto il cuore a questa dichiarazione, che sarà, credo, votata dalla Camera intera.
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Di Sant'Onofrio. Trattandosi di interessi che richiedono una tutela immediata, ed essendo conveniente che il paese conosca con sollecitudine in
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Accademia della crusca
