XV legislatura – Tornata del 13 aprile 1886
nel mio diritto, era nel mio dovere di fare questa osservazione. Del resto, lascio che la Camera decida come crederà di decidere la questione che è
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che credo di dover rilevare nel mio interesse e per il decoro dell'Assemblea, la quale ha dinanzi a se una questione di garanzia costituzionale e di
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Sbarbaro. Come prova della mia sodisfazione per lo parole del presidente, dichiaro di avere esposto chiaramente il mio pensiero. E non aggiungo altro.
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Dico spiacevole discussione perchè nella questione che avete dinanzi, o signori, non è soltanto implicato il mio diritto, ma è insieme involto un
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Se, per altro, interrogo non il mio interesse particolare, ma l'interesse delle istituzioni, io dichiaro altamente di essere lietissimo che questa
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pure che Le sarà concessa tutta quella larghezza di linguaggio, che è mio dovere di guarentire, e che è diritto di ogni singolo deputato di usare, nei
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non riguarda il decoro del mio collegio, degli 8 mila cittadini, che mi hanno mandato in quest'Aula, ma riguarda anche i diritti, le prerogative, e
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Se mi useranno la cortesia di lasciarmi esporre il mio pensiero, vedranno che ho da fare una osservazione di molta importanza. Potrebbe darsi che
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Per l'interesse del mio diritto, per difesa del mio diritto, che è un diritto vostro, perchè si tratta di una prerogativa di cui vi credo tutti
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Ecco la prima violazione dello Statuto che risulta dagli atti del mio processo quando gli atti del mio processo si vogliano giudicare con la
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Si è nel mio caso verificato ciò che l'onorevole Aventi diceva l'altro giorno dal banco opposto a questo da cui vi parlo.
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Ma non basta, o signori, vi e un altro fatto acquisito alla storia giudiziaria del mio paese che deve essere, non dico portato a cognizione, ma
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La Camera, giudicando del mio processo, deve avere udito (notate bene) gli echi della pubblica coscienza, quel solenne verdetto, che non è
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E se voi farete una discussione ampia come l'esige non il mio diritto, nè la volontà dei miei elettori, ma il vostro decoro, voi potrete trovare in
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io proseguo a dimostrarvi come veramente ricorrano nel caso mio, tutti i termini contemplati nell'articolo 45, che l'Assemblea legislativa possa cioè
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la mia direzione, col mio nome, di cui tutti gli articoli erano sottoscritti da me, esempio non comune nel nostro paese, quel giornale doveva essere
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Sbarbaro. Forse l'inesperienza della tribuna mi avrà fatto adoprare una frase, un argomento non atto a convincere, ma il mio concetto è questo
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Sbarbaro. Manifestamente le mie parole non tradussero chiaramente il mio pensiero
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Io le ho lasciato la massima libertà; una libertà forse eccessiva, perché è mio dovere di rispettare la libertà della parola, ma non posso tollerare
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Ma sono tanto più lieto, tanto più contento che questa piccola interruzione mi metta nella necessità di chiarire bene il mio pensiero, in quanto che
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stampato, col mio nome, sopra uomini e sopra cose, non erano mai state smentite; che non era mai stata impugnata la verità, come s'impugna in un paese
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Nè basta ancora. L'ordine del mio discorso e la necessità della difesa delle prerogative di ognuno di voi e la garanzia costituzionale che tutti ci
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Non basta: quello stesso rappresentante della legge accusò due professori dell'Università di Roma che erano venuti a deporre in mio favore e contro
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di parlare, ma io ho accennato ad un fatto che, notate bene, è avvenuto prima del mio arresto, prima che si architettasse il processo che voi potete
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parlato di tre consiglieri d'Appello, che sono stati sostituiti da altri alla vigilia del mio giudizio. Il fatto non lo voglio giudicare perchè questo non è
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La Camera deve giudicare se, nel caso mio, c'è stata una ingerenza degli uomini investiti delle alte cariche dello Stato, allo scopo di disfarsi di
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Sbarbaro. Sta all'onorevole presidente, di richiamarmi alla osservanza del regolamento. Se, per avventura, sia nella prima parte dei mio discorso
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Questo è l'assunto su cui si fonda tutto il mio discorso: persuadere voi, se pure ve n'è bisogno, di ciò di cui è persuasa tutta la nazione, cioè che
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Alfieri, ed anche l'onorevole Ricci mio concittadino; insomma tutto il fiore della colta società italiana.
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Ho colmata così questa piccola lacuna lasciata nella prima parte del mio discorso, dico quella relativamente all'invasione del santuario della stampa
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Parlamento, e si sono messi nel dimenticatoio quelli di un plebiscito di onore che venne a deporre in mio favore.
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mio caso vi è stato abuso del potere esecutivo sul giudiziario.
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società ci facciamo noi tutti uomini di ordine; ebbene, a mio giudizio Roma e l'Italia hanno avuto questo spettacolo che due sentenze di tribunali
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una cosa che nessuno di voi, neppure il mio più fiero nemico, il più offeso da me, avrà il coraggio di dire, ed è che io sia curante del mio interesse
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Ecco una questione la quale non è nella competenza della Camera; è nella competenza della Corte di cassazione, la quale, secondo il mio modo di
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disposizioni del Codice di procedura penale ed alla giurisdizione della suprema magistratura, è debito mio di dire alla Camera la mia opinione.
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che se non può dirsi che scuota, è certo cosa che non contribuisce alla maggiore solidità delle istituzioni dello Stato. Con sommo mio soddisfacimento
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Perchè la Camera abbia un'idea chiarissima del mio argomento è bene leggere queste quattro righe che costituiscono l'articolo 657 del Codice di
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possa seguire senza lo stato di cattura, non si può dividere l'una dall'altra cosa. Questo, ripeto, è il mio parere e credo di essere nel vero.
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discussione, perchè quanto all'interpretazione della guarentigia della Camera, la Camera è sovrana e può fare quello che vuole; ma è debito mio di
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' interpretazione di un articolo del Codice di procedura penale, e alla giurisdizione della magistratura suprema di Roma, ho creduto mio debito di sottoporre alla
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Accademia della crusca
