XV legislatura – Tornata del 13 aprile 1886
nostri ordini giudiziarii), erano già stati per quattro volte dinanzi ai magistrati italiani giudicati, e non solo non erano stati trovati
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, ma da tutti i ministri che sì erano da 20 anni succeduti al potere; documenti che avevano
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E basta, o signori, guardare alla qualità degli accusatori che hanno rappresentato la doppia parte di testimoni e di parti lese. Vi erano tre
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, sono comparso due volte; documenti che erano stati giudicati contenere atti di indisciplina e sui quali aveva sostenuto l'accusa un magistrato, il
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, erano riconosciuti dalla magistratura, e dalle autorità del paese innocenti, incolpevoli, fosse un'usurpazione del potere esecutivo, bisognerebbe, o
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la mia direzione, col mio nome, di cui tutti gli articoli erano sottoscritti da me, esempio non comune nel nostro paese, quel giornale doveva essere
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per cangiare il titolo del reato (perchè, difatti, si vedeva che non c'erano elementi), a patto che io non avessi toccato le famiglie dei grandi
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queste comunicazioni officiose mi erano fatte dal direttore delle carceri a nome della questura, mi si disse che, se nel pubblico dibattimento io avessi
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stampato, col mio nome, sopra uomini e sopra cose, non erano mai state smentite; che non era mai stata impugnata la verità, come s'impugna in un paese
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Non basta: quello stesso rappresentante della legge accusò due professori dell'Università di Roma che erano venuti a deporre in mio favore e contro
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sentita quest'altra enormezza. Egli ha detto che i magistrati, fra i quali un presidente di Cassazione, che mi onoravano della loro amicizia, erano
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Spaventa che credevano le accuse assurde, assurdità che si fondava sul fatto che quei documenti erano rimasti per molti anni nell'archivio del Governo.
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