XII legislatura – Tornata del 1 maggio 1876
Giorgio Asproni, che aveva l'animo gentile ed i costumi purissimi, aveva dato ogni suo affetto alla patria e rivolta ogni sua cura agli studi
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Giorgio Asproni, che contava ben nove Legislature, non fu soltanto deputato di Nuoro, suo collegio natio, ma ebbe anche la fiducia di altri collegi e
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Nulla mai chiese, e nulla ottenne per sè, anche nei brevi momenti in cui gli amici suoi furono al potere. Non brillava sul suo petto immacolato
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la voglio grande e onorata. Queste sue ultime parole compendiano la sua vita, riassumono la sua fede, costituiscono il suo più splendido elogio, e
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seppe così al vivo dipingere col suo sovrano pennello.
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rianimarlo sul suo letto di morte io gli diceva: faremo un'interpellanza! e sorrideva e si rianimava e pareva risanarsi.
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sterminate, e gli devo qui questa giustizia al cospetto della filosofia, al cospetto della religione, che sempre lo trovai consentaneo al suo passato, sempre
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, del suo ingegno e del suo cuore lo rendessero caro agli amici suoi più intimi.
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scrivessi l'alto ed estremo suo pensiero, espresso così: «Io ho amato sempre l'Italia, che voglio grande e onorata.» Detto questo, spirò.
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elevati e in quello supremo dell'amore della patria. La mia amicizia con Giorgio Asproni è stata lunga e costante. E ho ammirato le sue virtù e il suo
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accolto nel suo desiderio di concordia una proposta diversa da quella che egli ha mantenuto.
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circostanza ho preso io primo la parola per deplorare la perdita del Raeli, il suo appunto coglie anche me, perchè sembra che coloro i quali in quella dolorosa
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, perchè ho parlato dell'onorevole Asproni come uomo d'Italia, e in questo senso il mio rispetto per lui è uguale al suo.
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suo discorso favorevole, anzi favorevolissimo al principio che informa questo progetto, un ordine del giorno.
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riserve, che la diserzione pei nati del 1840 poteva avvenire pure posteriormente e che l'indulgenza del Governo voleva fissato il suo termine a tutto l'anno
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certissimo che niuno vorrà dare il suo voto contrario a siffatta proposta.
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l'onorevole Pierantoni, respingo il suo ordine del giorno perchè avrebbe l'inconveniente di esautorare la legge nel momento stesso in cui stiamo per
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L'onorevole Mantellini voleva giustificare questa proposta contenuta nell'articolo 8, ed addusse, con l'ingegno suo peregrino, coll'acume della sua
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non si può giustamente pretendere che un abitante dell'estrema Sicilia, che un alpigiano venga fino a Roma a trovare il suo avvocato per far
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discussione mi permetterebbe di tenere ancora la Camera impeguata in una questione simile. D'altronde l'onorevole Chiaves nel suo discorso spiegò largamente
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, quando il suo interesse cada sotto l'impero dell'autorità amministrativa. Questo, signori, si avvera in parecchi casi in cui diritti rilevanti sono in
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Presentata la tesi sotto questo aspetto, ed io non voglio discutere il suo valore, si spiega come si sia potuto aggiungere che per non passare di
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questa stessa quistione; sicchè ci può essere conflitto di giurisdizione, non conflitto di attribuzione. Un'azione qualunque deve avere il suo giudice
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generale, salvo le eccezioni che dipendessero da casi espressi di legge. In mancanza di legge espressa la parte potrà chiamare il suo interesse un
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esplicazione, ma persino nel suo nascere. Ora, mentre noi vogliamo l'indipendenza del potere giudiziario, non possiamo degradare il potere amministrativo.
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assegnati, e col suo atto lede l'interesse di un cittadino, questo interesse evidentemente in tal caso diventa un diritto; la sua qualità di diritto
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abbia agito nella pienezza del suo potere e delle sue attribuzioni. Quindi, non essendovi materia contenziosa, evidentemente non vi è contenzioso
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tutti quei rimedi legali che prima erano in poter suo.
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regolare discussione emettere il suo giudizio?
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dipendono dall'autorità amministrativa. Un prefetto dichiara pubblica un'acqua la quale sorge in un fondo privato. Come è suo diritto, il proprietario attacca
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soggetta la terra del privato cittadino, l'autorità amministrativa eleva a suo beneficio il conflitto, e così l'autorità giudiziaria non può più occuparsi
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all'indulgenza della Camera. Crediamo che ne risulti abbastanza chiarito non essere possibile ritogliere all'autorità giudiziaria, e per avventura al suo
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abusato di questa gelosa attribuzione, e non l'abbia adoperata con indipendenza quante volte il cittadino abbia reclamato il suo diritto offeso da un
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Quante volte vi sono atti del potere esecutivo, o dell'amministrazione pubblica i quali, anzichè provvedere discrezionalmente, come è suo compito
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combatterla, ha osservato che il suo articolo 3 gli pareva contenere una formola equivoca, anzi tale che toglieva (mi pare che questa fosse la sua espressione
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Dunque l'atto dovrà essere tolto di mezzo, rivocato, o modificato, dall'autorità amministrativa; e cesserà di avere il suo giuridico effetto. Non è
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il Ministero attuale intende attenersi, pel suo grande e sincero rispetto al Parlamento, per l'importanza immensa che giustamente attribuisce a
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l'autorità giudiziaria ciò abbia dichiarato, il suo giudicato in tutta l'estensione e sotto tutti gli aspetti è obbligatorio per l'amministrazione, esso la
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Accademia della crusca
