X Legislatura – Tornata del 23 maggio 1870
ministro per le finanze. Io devo far osservare che, siccome noi avevamo un certo numero di direzioni demaniali, di direzioni delle gabelle e di
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sufficienti per collocarle, il che ha prodotto anche in quei paesi una non buona impressione. Noi ci siamo trovati presso a poco in questa medesima condizione
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effettuabile: imperocchè riconosciamo anche noi che realmente sia opportuno il conseguire in ciò qualche risultamento.
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Se noi avessimo davanti agli occhi queste memorie scientifico-tecnico-economiche, noi vedremmo se certe cose si potrebbero con sicurtà fare senza
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le industrie private, e noi guardiamo con occhio anche avido
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capitolo 76, cioè che noi non facciamo mai questioni di campanile, ma mettiamo, come debito nostro, innanzi agli interessi privati, il pubblico interesse.
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cava di Agnana ed i depositi del Pizzo, noi non potremmo barattarli che quasi per nulla, se le lasciassimo deperire, avendole poi a dare a qualunque
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in anno peggiorando sempre; poichè, se guardiamo alle spese che erano scritte nei bilanci dal 1863 a noi, ogni anno si è cercato di scemarle, a danno
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siderurgica, specialmente negli ultimi tempi. Se ci guardiamo attorno, in Italia, noi vediamo che hanno dovuto chiudersi molte miniere, quand'anche non fosse
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noi guardiamo con occhio benevolo questo stabilimento, si vede che le differenze delle spese scemate sono figlie delle disgrazie a cui cono stati
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Ed infatti, o signori, noi abbiamo, di questa mia proposizione, qualche altra prova in Italia, oltre quello che si verifica nello stabilimento di
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Se noi dovessimo qui entrare a discorrere di Agordo, io potrei anche in proposito trattenerne la Camera; ma m'immagino, visto, come dice l'onorevole
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al Ministero un problema che noi non possiamo prendere impegno di risolvere. Con esso egli c'invita a rendere coltivabili con frutto quelle miniere…
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Cadolini. Io voleva solo far osservare che noi dobbiamo far plauso all'intendimento del ministro di affidare all'industria privata tutte quante le
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circa lire 700,000, cifra che a tutte le Commissioni è sembrata enorme e non abbastanza giustificata. Noi anzi siamo stati tentati di proporre
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Quindi io domando, se nell'interesse dell'unificazione dei pesi e delle misure, scopo nel quale certo non vi può essere dissenso fra noi, domando, se
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Seismit-Doda, relatore. Non fu fatta dal ministro delle finanze, fu domandato che s'inscrivesse dal relatore del bilancio della guerra; e noi ciò
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Quindi, se si aggiungono alle lire 11,829,325 le predette lire 61,012, si avrà 11,890,337, che è appunto la cifra da noi portata. Abbiamo poi notata
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Seismit-Doda, relatore. … atteso che nella cifra da noi inserita nella tabella che il presidente sta leggendo, la Commissione ha calcolato anche le
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; noi siamo partiti, dico, da questo criterio che l'attuale ministro delle finanze, avendo ripetuto su tutti i tuoni che vuole fare economie ad ogni costo
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Non toccandosi da noi la cifra, speriamo che l'onorevole Sella non respingerà la modesta domanda.
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Seismit-Doda, relatore. L'onorevole ministro ha rinunciato all'economia; noi ci pieghiamo davanti alla sua inflessibilità nel respingerla.
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essa si radunò, ha veduto colà raccolti addirittura dei metri cubi di stampati. I regolamenti, come esistono ora, bisogna eseguirli, e noi per
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Quelle radicali e, a nostro credere, dannose innovazioni non furono argomento testè di discussione, perchè non si proposero da noi variazioni di
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ministro per l'interno. Mi pare che si tratti di un fatto molto semplice. Se l'onorevole Billia vuole fin d'ora fare la sua interrogazione, noi siamo
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Io credeva, o signori, che davanti alla violenza commessa contro le persone non ci potesse essere un pensiero diverso fra noi.
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Accademia della crusca
