VIII legislatura – Tornata del 23 febbraio 1863
Signori, non è possibile che individui i quali devono adempiere ad un ufficio così grave come quello di deputato dimorino a Torino per tutta una
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Crispi. Benissimo, godo di aver frainteso in questa circostanza. Tuttavia è sempre inoppugnabile l'argomento da me rassegnato alla Camera, quello
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deve adottare il proprio regolamento, e che è necessario il voto di essa. E questo appunto è quello che chiede l'onorevole Sella.
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Questo io doveva dire a giustificazione della Commissione. Del resto, a noi non incumbeva altro debito, tranne quello di portarvi in tempo la
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La questione è più grave di quello che a prima giunta a taluno possa sembrare; questa questione racchiude in sè molta parte dell'avvenire del sistema
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Ecco in che consiste la differenza tra il sistema del signor Sella ed il mio: io voglio che sia il potere legislativo quello che deve sanzionare una
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che è ispirata da un solo desiderio, che mira ad un solo scopo, quello di togliere ogni pretesto d'accusare quello Statuto che ha fatto l'Italia di
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Camera di fissarne una anche per quello che tende ad impedire la violazione di una legge fondamentale, perchè io ritengo che le condizioni in cui si
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Peruzzi ministro per l'interno. Io non posso ammettere la parità di condizione fra il caso attuale e quello cui accennava l'onorevole Cairoli
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importa anzitutto di mostrare all'Italia ed al mondo che continuiamo più alacremente di quello che non si è fatto finora a votare i bilanci; perciò io
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l'Italia ottenga il pareggiamento tra le spese e le entrate, fu quello di prometterci la riforma degli organici delle varie amministrazioni, ovvero
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Debbo a questo proposito dire che il signor ministro non ha alcuna notizia di tutte le gravissime difficoltà che incontrerà inevitabilmente quello
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pubblici prendere, e fin da ora, l'impegno di riformare radicalmente l'organico delle poste, premettendovi lo studio di sistemi diversi da quello adottato
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preoccupato dell'importanza che la discussione proceda, perchè ciò che ha detto il signor ministro per le finanze comprende appunto quello che io
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più estesi di quello lo siano nelle provincie settentrionali. Epperò non è possibile senza una immensa spesa di stabilire in ognuno di detti comuni un
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Camera si parla di precedenza della riforma dell'ordinamento postale sulle altre leggi organiche. Purchè anche quello si riformi (chè naturalmente non
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Ora vi ha un modo molto più semplice ed economico, e che già annunciai in altra seduta, quello cioè di dividere il personale in due categorie: una di
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Questo prova che fra noi l'amministrazione si fa più economicamente, e perchè ciò? Perchè gli stipendi sono in Italia assai minori di quello che
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Ora in Italia il numero delle lettere è di 93 milioni e quello degli stampati di 40 milioni: totale 133 milioni d'oggetti mandati per la posta, e la
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Non bisogna credere che il movimento postale della città di Napoli stia a quello di Torino in proporzione della rispettiva popolazione. Napoli ha
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provincie meridionali, e dar loro un sistema diverso e più imperfetto di quello che vige nelle provincie antiche.
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grandezza della città. Il numero dei porta-lettere in Napoli non supera quello di 94, mentre in Torino il numero degli stessi ascende a 64, dimodochè la
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presidente. Allora è meglio esaurire quello sollevato dall'onorevole Capone.
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civile di quello che è. Egli ha detto: il movimento delle lettere nella città di Torino ha dato questo risultato, il movimento delle lettere nella
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, e sarei lieto se fosse qui presente quello di agricoltura e commercio.
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Egli è vero che non di rado il deputato, per non aggravar di troppo quello a cui risponde, si assume il peso di un francobollo. Ma questo peso è in
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in senso contrario a quello in cui votarono anteriormente; perciò io propongo l'abolizione della franchigia parlamentare postale.
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Torrigiani. Quello che io trovo avverato si è che realmente questi introiti postali per servizi rurali sono minimi, trattandosi di trasporto di poche
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. Certo qualche volta disimpegnano servizi imposti al momento; ma ordinariamente compiono giri d'ispezione, nei quali e il servizio del comune e quello
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inteso, sempre propensa ad accettare tutto quello che piacerà di accettare al Ministero, non meno per certo.
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postale marittima colla casa Palmer ha stabilito un servizio diretto con quello scalo. Si è quindi impiantato colà un uffizio e si è intesa una
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seguito, appunto perchè è compito suo quello di essere sempre in giro. E se l'onorevole Capone si compiacesse di venire una volta alla direzione generale
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quello che ha da essere oggetto di un articolo solo, quello cioè delle indennità di trasporto agl'impiegati.
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trasferte e quindi a spese, ed il servizio cui alludeva [il ministro] dell'agricoltura e commercio, che non è obbligatorio ed universale come quello delle
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Ora il servizio postale nel 1863 è molto più sviluppato di quello che fosse nel 1862, e non essendo d'altra parte completamente organizzato, dà luogo
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. Inoltre si sa che è una condizione indispensabile, inseparabile dell'impiegato di posta, quello di dover vegliare in certe occasioni la notte, per cui
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Capone. Io chiamo l'attenzione del ministro dei lavori pubblici sulla somma di 61 mila lire stanziata in questo capitolo e su quello 179 di questo
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Io desidero chiamare l'attenzione della Camera e del signor ministro su quello che è avvenuto circa queste vetture corriere in Napoli. Erano state
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vero, come lo è, che da 65 franchi che prima si pagavano per la traversata, per esempio, dal porto di Genova a quello di Cagliari, paghino oggi e si
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l'approdo dei piroscafi in un porto sicuro come quello di Brindisi, mentre per i due terzi dell'anno non si approda nella spiaggia di Termoli e di
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Accademia della crusca
