Un solitario
democrazia cri¬{{132}}stiana autonoma, la Legademocratica nazionale, ridivenuta, secondo il suo desiderio e la sua proposta, Lega democratica cristiana. La
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Ma non molto migliore era stata. la sorte di Giuseppe Toniolo. Il suo programma di azione sociale cristiana fu anzi tanto più duramente colpito in
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. Meda, allora ministro, possono illudere alcuno. Nel suo sogno di democrazia cristiana. Toniolo fu un solitario, sempre; e questa fu la sua sola e vera
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riguardano nella intierezza della sua personalità e del suo essere; e che quindi non ci sono leggi economiche, fissità di rapporti quantitativi
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Toniolo, perché il suo assunto stesso, come vedremo, glielo impediva; se egli ebbe perfetta fiducia nella consonanza e nella identità delle esigenze del
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Nel suo tentativo di comprendere il movimento sociale contemporaneo — e le preoccupazioni «sociali» dominavano gli animi quando egli incominciò ad
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suo più vero pensiero, è fondamentalmente falsa, nel secondo inciso. Tutto per il popolo, sì; poiché della vita egli ha una concezione ascetica, e
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Ma in un altro senso Pio X era anche la nega¬zione del suo programma. Quel grande sogno di palingenesi (parola cara al professore pisano) era dunque
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colpa. Quando aveva detto, correggendo il grido di Marx: Proletari di tutto il mondo, unitevi in Cristo, per Cristo egli intendeva il Papa, suo
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programma cui Leone XIII stesso, sulla fine del suo pontificato, strappò molte penne. Egli è piuttosto erede delle cautele che delle audacie di Leone
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Noi, Giuseppe Toniolo possiamo stimarlo per la illimitata sincerità ed il generoso disinteresse del suo misticismo cristiano, ammirarlo con il
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