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grandezza. Ed egli fu tutto in quella idea e per quella idea. L'insegnante di economia politica, l'autore di saggi diligenti e pregevoli di storia eco
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Ed in ciò egli e la scuola sociale cristiana hanno pienamente ragione. L'errore, un errore pratico, incominciava quando l'economista, dimenticando
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E infatti dai cattolici che hanno commemorato il maestro abbiamo sentito dire che egli fu un sociologo e un filosofo, una guida di anime ed un
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lavoratrici e nella loro in parte riconosciuta ed in parte preconizzata ascensione; egli fu un mistico della fraternità umana e del lavoro, un democratico con
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mondo egli era irreparabilmente diviso dalla sua fede. Egli non vide nel socialismo un momento dialettico delle rivendicazioni che, iniziatesi nel
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Nel suo tentativo di comprendere il movimento sociale contemporaneo — e le preoccupazioni «sociali» dominavano gli animi quando egli incominciò ad
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Poiché quando il Toniolo dice: Tutto per popoloe lutto per mezzodel popolo, e in questo motto riassume il proprio programma, egli dice cosa che, nel
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della Chiesa; ed egli era logico, come credente. Ma era la logica di un mistico; e la Chiesa ufficiale, per i suoi fini politici e terreni, preferisce ed
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riparo: che fu la condanna severa, irosa e inflessibile. Toniolo, abbiamo detto, non era di questi: dinanzi ai timori del Vaticano egli si sentiva senza
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egli era stato un Veggente, certo questi cattolici non sono della sua generazione. Se era stato soltanto un Evocatore, essi lo avevano vinto in
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