Un grido di dolore
hanno diramato ai giornali un appello sullo stesso argomento, del quale si occupa con molte giuste considerazioni Qui quondam, nel numero di aprile
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una pedagogia monastica e celibataria, messi assiduamente in guardia contro la impurità della car¬ne e le insidie del demonio che vi si nasconde
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essi promesse grazie ed aiuti e consolazioni celesti delle quali poi si sentirono poveri, nell'aspra lotta della carne.
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; e si chiedono ansiosamente a che valga e a chi giovi il loro sacrifizio; se sia morale l'ossessione sessuale cui sono condannati.
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dell'ingegno, li intorpidirono in un morbido soliloquio con se stessi. E con tale preparazione non si vince, ma si è vinti nelle aspre lotte della vita
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gli stessi. Quel mondo d'artifizio, una volta crollato, non lo si ricostruisce. La manutenzione non ha più presa su di una rovina interiore.
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avuto, oltre al marito, un amante o una serie di amanti, egli sa, dico, che queste signore, le quali si sono assicurate l'animella sentimentale e
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questo è il lato più strano e più significativo del fenomeno; e fa sospettare che nei capi della Chiesa si sia insinuato il dubbio della immoralità della
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, perché si possa indurre l'autorità ecclesia¬stica o il legislatore civile ad esaminare il loro caso.
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di abrogarla. E così avviene proprio per quelle scuole di seminario nelle quali si educano i giovani al celibato obbligatorio e forzoso; scuole che
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Un consiglio ci resterebbe da dare ad essi. Se sentono che la loro umanità si rifiuta di sottostare all'onere ingenuamente ed incautamente contratto
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