Un grido di dolore
, pieni la mente di una artificiosa ed ingannatrice apologia della Chiesa e dei mezzi celesti infallibili con i quali essa, a chi non voglia di proposito
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loro faticosa corvèe e le loro ore, spesso non poche, di libertà. Pochissimi combattenti davvero, e in trincea. Vita di soldati e fra soldati, dunque
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Tornare indietro, dimettersi, rientrare nelle file del laicato, rifarsi un'altra vita? Innanzi tutto, la crisi di molti non giunge a questo. Essi
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corso di esercizi spirituali la polvere del mondo e poi riprendere la vita di prima. Ahi, ma se questa era ancora e sempre la stessa, essi non sono più
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società e la ditta ecclesiastica con occhio nuovo, e impa¬rato a sorridere un poco, dentro di sé, dei loro superiori celibatarii, non avrebbero che una
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Ma proprio questa via è la più chiusa. I superiori, che sono oramai al termine della lunga lotta sessuale, non li ascolterebbero. Chi osasse primo
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E allora a questi sacerdoti ex militari, a quelli di essi che non vogliono, come parecchi loro colleghi vanno facendo, uscire tacitamente dal
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sono praticamente (e parlo degli studi che corrispondono al ginnasio e liceo, non della teologia) esonerate da ogni osservanza delle leggi che riguardano
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, se non possono più nel loro intimo considerare come madre l'istituzione che li condanna all'osservanza di un loro voto innaturale, seguano la loro
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Ma questo consiglio non osiamo quasi darlo, pensando alla infelicità alla quale, nel nostro miserabile paese, quelli che lo seguissero sarebbero, più
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